Johnson & Johnson assume in Italia

Nuove opportunità di lavoro in Italia nel settore chimico farmaceutico. Sono state indette le selezioni in vista di assunzioni Johnson & Johnson nel nostro paese. Johnson & Johnson è una multinazionale americana organizzata nei tre comparti di Business, Farmaceutico, Medicale e Diagnostico e Largo Consumo. Nata nel 1886 in New Jersey, l’azienda è al primo posto nel mondo per quanto riguarda la realizzazione di prodotti e dispositivi per le terapie chirurgiche e farmaceutiche, e opera anche nella commercializzazione di prodotti per l’igiene personale.

Johnson&Johnson vanta al momento ben 250 aziende facenti parte del Gruppo, situate in oltre 60 Paesi del mondo, anche in Italia, che impiegano più di 120.000 dipendenti.

La celebre azienda è al momento alla ricerca di numerose figure da inserire presso varie sedi in Lombardia e Lazio. Gli interessati alle assunzioni Johnson & Johnson possono valutare le offerte di lavoro in Italia attive in questo periodo.

Assunzioni
La ricerca è indirizzata generalmente a laureati, particolarmente nei settori di Statistica, Ingegneria gestionale, Farmacia, Biologia, Chimica, CTF, Scienze della Vita, Business, materie tecniche, discipline economiche e scientifiche, anche senza esperienza. I candidati selezionati saranno assunti con contratto a tempo determinato o integrati in percorsi di stage, in generale della durata di 6 mesi, negli stabilimenti del’azienda situati nelle province di Latina, Roma e Milano. Ecco un elenco delle opportunità di lavoro attualmente in corso.

Opportunità di lavoro

Stage Demand Analyst, Latina;
Operations & Logistic Planning Manager, Latina;
Stage Health Economics and Reimbursement Job, Pratica di Mare (RM);
Stage area marketing, Pratica di Mare (RM);
Operatore Farmaceutico (categorie protette), Latina;
Stage area Quality per neolaureati, Lazio;
Addetto al controllo qualità, Latina;
Stage Health Economics and Reimbursement, Pratica di Mare (RM);
Agent Commissions Clerk, Pratica di Mare (RM);
Payroll Specialist, Pratica di Mare (RM);
Customer Service Representative, Pratica di Mare (RM);
Planning Scheduler, Latina;
Stage Organizzazione eventi, Pratica di Mare (RM);
– Stage Dipartimento tecnico, Pratica di Mare (RM);
Clinical Support Specialist settore cardiovascolare, Pratica di Mare (RM).

Opportunità di lavoro a Milano
Regulatory Affairs Manager, Cologno Monzese (MI);
Financial Analyst, Milano;
Stock Analyst, Opera (MI);
Jr Financial Analyst, Cologno Monzese (MI);
Jr Credit Collector, Cologno Monzese (MI);
Stage SOX (Sarbanes Oxley Act), Cologno Monzese (MI);
Product Specialist, Lombardia.

Come candiarsi alle offerte
Gli interessati alle future assunzioni Johnson & Johnson e alle offerte di lavoro attive possono candidarsi visitando la pagina dedicata alle carriere del gruppo, e registrando il curriculum vitae nell’apposito form.

Volotea assume assistenti di volo e staff

 Volotea offre posti di lavoro nel comparto dei trasporti aerei. La celebre compagnia spagnola ha indetto le selezioni per Assistenti di volo e figure di Staff.

Volotea è una compagnia aerea che ha sede a Barcellona, creata dagli stessi fondatori della compagnia aerea spagnola Vueling. La flotta è formata esclusivamente da aerei Boeing 717, equipaggiati con motori Rolls – Royce, i quali hanno una capacità di 125 posti e offrono un alto livello di comfort a bordo, con solo cinque sedili per fila. Volotea, compagnia operante nell’Europa del Sud su tratte corte e medie, collegando città piccole / intermedie con voli diretti, a prezzi assai competitivi, conta ben 50 destinazioni.

Per far fronte ad una continua crescita, l’azienda è alla costante ricerca di personale, con una vera passione per le compagnie aeree, al quale offre grandi opportunità di crescita professionale. Gli interessati alle assunzioni Volotea possono valutare le offerte di lavoro attive per Assistenti di volo e ruoli di Staff.

Assistenti di volo
La ricerca è indirizzata a candidati di età superiore ai 18 anni, con conoscenza fluente della lingua inglese, buona forma fisica, in grado di nuotare, disponibili a mobilità geografica per risiedere nelle varie basi dislocate in Italia, Francia o Spagna, oltre a un passaporto europeo in corso di validità. Verranno prese in considerazione, ma non sono determinanti per il processo di selezione, esperienze precedenti nel settore dell’aviazione o dell’assistenza clienti, e il possesso di un titolo ufficiale di Assistente di Volo.

Staff
La compagnia aerea iberica seleziona canditati al fine di coprire diverse posizioni presso numerose sedi in Europa. La buona conoscenza dell’inglese è un requisito fondamentale per qualsiasi ruolo, ed il titolo di studio minimo richiesto è il diploma di scuola media secondaria. I candidati che stanno ancora studiando possono fare richiesta per svolgere uno stage in Volotea, ed in ogni momento è possibile mandare una candidatura spontanea o rispondere alle offerte di lavoro pubblicate sul portale aziendale.

Assunzioni Bentley: maxi recruiting da 1000 posti di lavoro

E’ stato reso noto un piano di assunzioni Bentley per la copertura di ben 1000 posti di lavoro. La notizia, diramata in questi giorni mediante un comunicato ufficiale dell’azienda, muove da una conferma: entro il 2016 sarà messo in vendita un nuovo SUV della casa automobilistica britannica.

Esso sarà prodotto completamente presso lo stabilimento di Crewe, in Inghilterra. Proprio per incrementare l’organico in vista del nuovo sforzo produttivo, lo storico marchio britannico di automobili di lusso ha annunciato un piano di assunzioni Bentley che condurrà alla copertura di oltre 1000 posti di lavoro nel Regno Unito, rivolto anche a candidati di provenienza estera.

L’azienda, forte del momento positivo che sta vivendo l’intero mercato automobilistico e del supporto del Governo britannico mediante la Automotive Industrial Strategy recentemente avviata per contribuire alla vitalità del settore, ha fatto presente, inoltre, che investirà più di 800 milioni di sterline nella sede di Crewe e nello sviluppo di nuovi modelli. Le prospettive, pertanto, potrebbero ampliarsi.

Bentley, casa automobilistica britannica nata nel 1919 nei pressi di Londra, attualmente appartiene al Gruppo Volkswagen. Oggi la Bentley Motors può puntare su un organico di circa 4mila persone presso l’headquarter di Crewe, nel Regno Unito, e nel solo 2012 ha esportato prodotti per oltre 1 miliardo di sterline di valore.

Requisiti per l’assegno di invalidità civile

 Cos’è la prestazione di invalidità civile

L’assegno di invalidità civile è una prestazione che viene erogata dall’Inps ai contribuenti che ne facciano richiesta presentando la documentazione che attesta la sopraggiunta riduzione della capacità lavorativa per infermità fisica o mentale.

Chi ha diritto all’assegno per invalidità civile?

La prestazione di invalidità civile spetta a lavoratori dipendenti, autonomi anche se iscritti a fondi pensioni sostitutivi ed integrativi dell’assicurazione generale obbligatoria.

I requisiti per avere l’assegno di invalidità civile

Per ottenere l’assegno di invalidità civile il soggetto

Deve aver subito riduzione della capacità lavorativa a meno di un terzo

Deve aver accumulato almeno 260 contributi settimanali (cinque anni di contribuzione e assicurazione) di cui 156 (tre anni di contribuzione e assicurazione) nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda.

L’assegnazione della prestazione di invalidità civile non obbliga il soggetto a cessare l’attività lavorativa.

Come si presenta la domanda per l’assegno di invalidità civile?

Come si calcola l’importo dell’assegno di invalidità civile

Come le pensioni, anche l’importo dell’assegno di invalidità civile viene calcolato in base al sistema contributivo (in base all’ammontare dei contributi versati) se l’attività lavorativa del soggetto richiedente è iniziata dopo il 31 dicembre 1995 e con il sistema misto per i lavoratori che hanno iniziato prima di quella data. 

Erogazione e validità dell’assegno di invalidità civile

La prima erogazione dell’assegno di invalidità civile avviene ad un mese della presentazione della domanda, se il contribuente soddisfa tutti i requisiti.

Dopo tre anni è necessario fare nuova richiesta di invalidità civile, ma a partire dal terzo rinnovo diviene automatica e trasformata in pensione di vecchiaia quando si raggiunge l’età pensionabile.

Come si presenta la domanda per l’assegno di invalidità civile

 La domanda per l’assegno di invalidità civile deve essere presentata all’Inps per via telematica. Alla domanda deve essere allegata tutta la documentazione che certifica la sopraggiunta perdita di capacità lavorativa.

Il primo requisito per ottenere l’assegno di invalidità civile è la perdita di più di un terzo della capacità produttiva per sordità, cecità, handicap e disabilità.

Come si presenta la domanda per l’invalidità civile

La procedura per la presentazione della domanda di invalidità civile è stata completamente informatizzata – pur rimanendo una delle procedure più complicate – a partire dal 1 gennaio 2010.

Prima di procedere all’inoltro della richiesta, è necessario reperire tutta la documentazione necessaria per la certificazione del sopraggiunto stato di invalidità.

Visita presso un medico certificatore

Il soggetto che vuole fare richiesta dell’assegno di invalidità civile deve recarsi da un medico certificatore in possesso del Pin rilasciato dall’Inps per la compilazione dei certificati on line.

Lista dei medici certificatori dell’Inps

Il medico procederà ad una visita preventiva necessaria per attestare la natura dell’invalidità. Lo stesso medico invierà il certificato all’Inps e ne stamperà anche una copia per il paziente. Il certificato ha un numero identificativo che deve essere riportato nella domanda.

Richiesta della visita della Asl

Entro 30 giorni dal rilascio del certificato, il soggetto deve richiedere una visita alla Asl di competenza per il territorio. Al momento della visita dovrà essere esibito il certificato.

Se non si richiede la visita entro 30 giorni, il certificato scade e sarà necessario ripetere la visita.

Invio della domanda all’Inps

Il richiedente deve inviare la domanda all’Inps per via telematica (può procedere da solo se in possesso di un Pin personale o richiedere l’assistenza di un Caaf). Per farlo è necessario compilare il modello della domanda sul sito dell’Inps in tutte le sue parti, inserendo anche il codice identificativo del certificato.

All’invio della domanda il sistema propone una data per la visita di controllo.

 Esposto per falsi invalidi – Guardia di Finanza

La visita dell’Inps

La data proposta dal sistema può essere modificata temendo conto che la prima visita deve avvenire entro i 30 giorni dalla data della visita dell’Asl, periodo ridotto a 15 giorni per patologia oncologica. Il richiedente sarà avvertito della visita tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

Questa seconda visita avverrà in presenza di una commissione medica dell’Asl di riferimento (integrata da un medico dell’Inps), che ha il compito di redigere un verbale elettronico che deve essere approvato all’unanimità da tutti i componenti.

In caso di parere non unanime l’Inps acquisisce la documentazione per procede ad una ulteriore analisi, della quale darà responso, se positivo entro dieci giorni e, se negativo, ad una nuova visita entro 20 giorni.

Le professioni più richieste entro il 2015

 Quella dell’Isfol (Istituto per lo sviluppo e la formazione professionale dei lavoratori) sembra una previsione molto più rosea di quelle che si sentono ultimamente sul mondo del lavoro.

► I 10 lavori più pagati del futuro

Un mondo del lavoro immobile che non dà spazio ai giovani con ben poche distinzioni di livello di istruzione e di esperienza. Ma, secondo l’Isfol questa situazione è destinata a sbloccarsi da qui al 2015, anno in cui si vedrà finalmente la luce in fondo al tunnel.

L’Isfol prevede almeno 800 mila nuove assunzioni, prevalentemente orientate verso i due estremi del livello di istruzione: si richiederanno lavoratori altamente specializzati e quelli con qualifiche medio basse, piuttosto che professioni relative alla fascia media di istruzione.

Le professioni più richieste entro il 2015

Tra le professioni che richiedono un alto grado di specializzazione, l’Isfol prevede che le più richieste saranno:

Ingegneri;

Professionisti dell’educazione, dell’istruzione e della formazione;

Tecnici della chimica e della fisica;

Esperti nel settore sanitario;

Tecnici assicurativi e finanziari.

► Le otto professioni dove trovare lavoro

Mentre nella fascia medio bassa di istruzione si distingueranno per numero di richieste di lavoratori

Operai;

Artigiani;

Servizi di pulizia non qualificati;

Ristoratori;

Servizi turistici non qualificati.

Le professioni meno richieste entro il 2015

Come anticipato, a soffrire dello stallo del mondo del lavoro, anche dopo il 2015, quando secondo l’Istituto, le condizioni di occupazione torneranno alla stabilità, ci saranno le professioni che si trovano nel mezzo, a metà tra le professioni altamente qualificate e i lavori più ‘umili’:

Addetti macchine produzione e lavorazione minerali e metalli;

Artigiani del cuoio, della pelle e delle calzature;

Allevatori;

Operai industria tessile;

Tecnici dei laboratori fotografici;

Gestori stock;

Dirigenti.

Prorogata la validità dei certificati di esposizione all’amianto per gli esodati

 Con il Decreto del Fare è stato raggiunto un importante traguardo per gli esodati che durante la loro carriera lavorativa siano stati esposti all’amianto.

► Tiriamo le somme sugli esodati: il primo decreto

L’articolo 42-ter della legge di conversione al decreto legge del fare, infatti, ha previsto che i certificati rilasciati dall’Inail che accertano l’esposizione all’amianto restino validi anche per la definizione dell’ammontare del trattamento pensionistico anche per tutti i lavoratori che risultino cessati (mobilità, proseguimento volontario contributi e beneficiari di fondi di solidarietà) alla data del 23 giugno 2013, giorno di entrata in vigore del del D.L. 76/2013.

Quindi, per tutti questi lavoratori esodati il calcolo del trattamento pensionistico si effettuerà in base ai coefficienti di moltiplicazione definiti in base al grado di esposizione all’amianto, e sono invalidati tutti i provvedimenti di revoca delle certificazioni già rilasciate.

Cos’è il beneficio previdenziale per l’esposizione all’amianto

Il beneficio previdenziale che l’Inps ha accordato in relazione all’esposizione all’amianto consiste in una maggiorazione del trattamento pensionistico in base a dei coefficienti di moltiplicazione proporzionali al tempo di esposizione del lavoratore.

► Tiriamo le somme sugli esodati: il secondo e terzo decreto

I coefficienti di moltiplicazione delle pensioni per l’esposizione all’amianto

I coefficienti di moltiplicazione che si applicano ai trattamenti pensionistici erogato dall’Inps hai lavoratori che ne abbiano fatto richiesta tramite certificazione dell’Inail sono:

1. 1,5 per i periodi di prestazione lavorativa nelle miniere e nelle cave di amianto;

2. 1,5 al periodo di esposizione all’amianto, nel caso di contrazione di malattia professionale documentata dall’INAIL a causa della medesima esposizione;

3. 1,25 all’intero periodo di esposizione all’amianto soggetto alla relativa assicurazione INAIL, purché di durata superiore a 10 anni.

Nessun obbligo di iscrizione all’Inps per lavoro famigliare

 Anche per il lavoro nell’azienda di famiglia è prevista una distinzione tra lavoro occasionale e lavoro continuativo, distinzione necessaria per dettare il relativo obbligo all’iscrizione di una posizione previdenziale presso l’Inps.

Con la Circolare 10478 del Ministero del Lavoro sono stati chiariti i parametri di distinzione per le collaborazioni familiari nei settori dell’artigianato, dell‘agricoltura e del commercio.

In questi ambiti l’iscrizione all’Inps non è necessaria se si tratta di una collaborazione occasionale e a titolo gratuito, ma solo se prestata da due precise categorie di lavoratori: i pensionati, che, in base alla circolare si caratterizzano per una scarsa tendenza a impegnarsi in una attività abituali, e i lavoratori che prestano già opera in un’altra azienda a tempo pieno, impossibilitato per la scarsità di tempo a disposizione ad impegnarsi sistematicamente in un’altra attività lavorativa.

Per queste due tipologie di lavoratori che prestino servizio occasionalmente e a titolo gratuito presso l’attività di famiglia nei settori dell’artigianato, del commercio e dell’agricoltura, non sussiste l’obbligo di iscrizione alla relativa gestione dell’Inps.

Per tutte le altre tipologie vale la regola generale: non è necessario iscriversi all’Inps per la collaborazione nell’azienda famigliare se la prestazione è prestata per meno di 90 giorni in un anno, frazionabili in 720 ore.

Guida alla rateazione dei debiti contributivi per accorpamenti Inpdap e Enpals

 L’Inps, con la Circolare 108/2013, ha dato notizia dell’entrata in vigore, a partire del 12 luglio 2013, delle nuove direttive per la rateizzazione dei debiti contributivi in fase amministrativa. Nella stessa circolare è specificata anche la procedura per la rateizzazione per i contribuenti debitori delle gestioni Inpdap e Enpals, ormai accorpate all’Inps.

► Le novità per i debiti contributivi, la rateizzazione breve

Quindi, per i contribuenti iscritti alle gestioni previdenziali Enpals e Inpdap, sussistono gli stessi principi di tutti gli altri contribuenti. Una volta che si sia verificata la presenza di debiti o sanzioni a carico del contribuente (che possono essere verificati anche con le nuove procedure telematiche dell’Inps), questi deve presentare una sola domanda telematica di rateizzazione, pena l’annullamento della richiesta, nella quale sono riassunti tutti i debiti accumulati.

È possibile rateizzare tutte le somme dovute per omissione o evasione, le somme dovute a titolo di ritenute previdenziali e assistenziali a carico dei lavoratori e anche gli eventuali crediti vantati dall’Inps.

 Guida all’iter unico per la rateizzazione dei contributi non pagati

La rateizzazione standard ha durata di massima di 24 mesi. Nel caso in contribuente al quale siano stati contestati debiti contributivi in fase amministrativa non possa far fronte al pagamento in questo numero di rate, attraverso specifica domanda da inoltrare al Ministero del Lavoro, la rateizzazione può essere portata anche a 36 o 60 rate.

A quanto ammonteranno le pensioni tra 20 anni? Le proiezioni dell’Inps

 Chi è entrato nel mondo del lavoro da poco tempo non avrà accesso allo stesso trattamento pensionistico riservato ai lavoratori più anziani, in quanto il calcolo della pensione verrà effettuato solo in base al sistema contributivo (e non più, quindi, anche in base al sistema retributivo) ossia all’ammontare dei contributi previdenziali versati all’Inps.

Con le nuove regole si alza anche l’età pensionabile e, quindi, per andare in pensione si dovranno attendere anche i 70 anni. Inoltre, dal momento che la pensione viene calcolata solo in base al sistema contributivo, non è detto che l’assegna che si percepirà sia commisurato alle esigenze di vita.

A questo proposito l’Inps ha elaborato alcune proiezioni nelle quali è stato calcolato il valore della prestazione pensionistica alla quale si avrà diritto in base al tasso di sostituzione (il valore dell’ultima retribuzione percepita) sia per i lavoratori dipendenti che per quelli autonomi che abbiano effettuato la prima iscrizione all’Inps al compimento dei 25 anni di età e che abbiano una retribuzione annua lorda in termini reali (in valore di oggi) pari a 15 mila euro.

I calcoli sono stati effettuati per autonomi e dipendenti di tre diverse età: 40, 50 e 60 anni.

Secondo questi requisiti, quindi, l’Inps ha evidenziato che:

– il lavoratore di 40 anni che ha iniziato a lavorare dal 1 gennaio 1996 avrà diritto alla pensione calcolata solo in base al metodo contributivo;

– il lavoratore di 50 anni al 1996 ha già accumulato una quota di pensione con il metodo di calcolo contributivo;

il lavoratore di 60 anni, se al 31 dicembre 1995 ha già accumulato 18 anni di contribuzione, potrà accedere al calcolo in base al sistema retributivo per tutti i contributi versati fino al 31 dicembre 2011; il sistema contributivo verrà utilizzato sull’anzianità maturata a partire dal 1 gennaio 2012.

Nel calcolo del valore delle pensioni in base al tasso di sostituzione effettuato dall’Inps, inoltre, i lavoratori dipendenti sono stati analizzati per tre diverse tipologie di carriera e, quindi, di retribuzione: lavoratore dipendente di livello medio impiegatizio (retribuzione finale pari a 30mila euro); dipendente di livello medio, come un funzionario, con una retribuzione finale di 60 mila euro e, infine, il dipendente di livello alto con ruolo dirigenziale e retribuzione, al momento del pensionamento, di 120 mila euro.

La stessa suddivisione è stata fatta per i lavoratori autonomi, prendendo in considerazione diversi livelli di reddito derivanti da attività di commercio.

Per entrambe le categorie di lavoratori il è stato preso in considerazione il pensionamento a 68 anni o 70 a seconda della situazione individuale.

 A quanto ammonteranno tra 20 anni le pensioni dei dipendenti?

► A quanto ammonteranno tra 20 anni le pensioni dei dipendenti?

Dall’analisi dei risultati delle proiezioni fatte dall’Inps si nota come con l’introduzione del solo metodo contributivo per il calcolo della pensione, i redditi che saranno garantiti ai futuri pensionati che solo da poco affacciati nel mondo del lavoro sono nettamente inferiori a quelli garantiti con il calcolo della pensione in base al sistema retributivo o misto.

Emerge fortemente anche il fatto che la pensione diminuisce con il decrescere dell’età dei contribuenti, con la copertura offerta dal sistema si riduca al crescere della retribuzione percepita.

Situazione, questa, che si fa ancora più marcata per i lavoratori autonomi.

Gli elementi che influiscono sul calcolo della pensione

Sul calcolo della pensione per le nuove generazioni, influiscono in maniera determinante le seguenti circostanze:

evoluzione retributiva durante la carriera;

tipologia di inquadramento contrattuale (sempre dipendente, contratti alternativi o libero professionista; eventuali periodi di part time eccetera);

scelte operate dal contribuente come richiesta del riscatto dei periodi di laurea, ricongiunzione o totalizzazione dei periodi maturati in più gestioni, adesione alla previdenza complementare, utilizzo del Tfr come forma di risparmio previdenziale.