Chi può richiedere un permesso retribuito

 In una serie di post pubblicati in precedenza ci siamo occupati di un aspetto del mondo e della normativa lavorativi: il cosiddetto permesso retribuito.

In un primo post abbiamo infatti spiegato che cosa si intende e quando, cioè per quali particolari esigenze e circostanze è possibile richiedere un permesso retribuito al proprio datore di lavoro o al proprio responsabile del personale.

Come richiedere un permesso retribuito

 In un post pubblicato in precedenza abbiamo descritto che cosa si intendete per permesso retribuito e abbiamo spiegato in quali particolari circostanze è possibile richiederlo. 

Che cosa è un permesso retribuito

 A volte può capitare, per una serie di motivi e di esigenze personali, di avere necessità di chiedere un permesso dal lavoro.

In questi casi è allora utile sapere che ogni lavoratore ha diritto a chiedere una sospensione dell’ attività lavorativa qualora si abbia importanti  e comprovate esigenze personali. 

Le principali forme di manifestazione del mobbing

 Essere vittima di mobbing può portare a delle conseguenze anche molto gravi per il lavoratore che, trovandosi vittima di comportamenti vessatori da parte di colleghi o dello stesso datore di lavoro, possono sfociare in depressione e, come dimostrano alcuni casi avvenuti recentemente, anche nel suicidio.

► Cos’è il mobbing?

In questo ultimo caso si tratta di situazioni estreme, ma è comunque importante saper riconoscere il mobbing fin dal suo primo manifestarsi in modo da poter tutelare il proprio posto di lavoro e se stessi come previsto dalla legge italiana.

Il mobbing può assumere diverse forme e non tutte sono facili da riconoscere, ma la Corte di Cassazione ne ha individuate 13. Eccole.

Le forme di mobbing più diffuse 

Pressioni o molestie psicologiche

Calunnie sistematiche

Maltrattamenti verbali e offese personali

Minacce o atteggiamenti miranti ad intimorire ingiustamente od avvilire, anche in forma velata e indiretta

Critiche immotivate e atteggiamenti ostili

Delegittimazione dell’immagine, anche di fronte a colleghi e a soggetti estranei all’ambiente di lavoro

Esclusione  od immotivata marginalizzazione dall’attività lavorativa

– Attribuzione di compiti dequalificanti in relazione al profilo professionale

Impedimento sistematico ed immotivato all’accesso a notizie ed informazioni inerenti all’attività lavorativa

► Le cause e conseguenze del mobbing

Marginalizzazione immotivata del lavoratore da attività formative, qualificanti o di aggiornamento

– Esercizio esasperato di forme di controllo sull’operato atte a produrre disagio

Atti vessatori correlati alla sfera privata del lavoratore

– Attribuzione di compiti esorbitanti od eccessivi

 

Le cause e conseguenze del mobbing

 Il mobbing è una condizione sempre più diffusa in Italia, ma non sempre i lavoratori che ne sono vittime riconoscono questa forma di vessazione nei loro confronti come tale e, quindi, non mettono in atto le giuste strategie per difendersi.

► Cos’è il mobbing?

Le principali cause di mobbing, che può essere messo in atto sia dal datore di lavoro, che da un superiore che, ancora, dai colleghi stessi, sono delle forme di gelosia nei confronti del lavoratore che portano alla manifestazione di comportamenti vessatori nei suoi confronti con il chiaro intento di eliminare il lavoratore dalla realtà aziendale tramite il suo licenziamento.

Nella maggior parte dei casi il mobbing viene messo in atto come forma, ovviamente non sana, di competizione, che si dovrebbe risolvere, nelle intenzioni di chi la mette in pratica, con il licenziamento del lavoratore da parte del datore di lavoro o con le dimissioni spontanee del lavoratore.

Ma sul lavoratore il mobbing può avere delle conseguenze diverse come la comparsa di problemi psichici o di disturbi psicosomatici che possono sfociare nella depressione e, nei casi più gravi, nel suicidio del l lavoratore vittima di mobbing.

► Le principali forme di manifestazione del mobbing

Solitamente i lavoratori maggiormente soggetti al mobbing appartengono a due categorie molto distanti tra di loro: da un lato ci sono i nuovi assunti, in modo particolare se sono in una condizione di precariato, e, dall’altro, i lavoratori più dotati o quelli che godono di una ottima reputazione nei confronti dei datori di lavoro.

Cos’è il mobbing?

 I lavoratori sono sempre più spesso vittime di mobbing sul lavoro, ma non sempre sono consapevoli di quanto sta accadendo intorno a loro o, peggio, non denunciano il fatto in quanto temono che la loro reazione possa portarli a perdere il lavoro.

Ma il mobbing non deve assolutamente essere tollerato per questi motivi perché il suo perdurare può portare anche a danni gravi e irreversibili per la salute psico-fisica del lavoratore.

► Le cause e conseguenze del mobbing

Ma come si fa a riconoscere ed identificare il mobbing?

Secondo la sentenza n. 528 del 31 marzo 2011 del TAR Puglia Bari Sezione I, per poter parlare di mobbing è necessario che si verifichino queste condizioni:

1. molteplicità di comportamenti di carattere persecutorio, illeciti o leciti quando considerati singolarmente, posti in essere con intento vessatorio e in modo sistematico nei confronti del dipendente;

2. tali comportamenti devono essere lesivi della salute o della personalità del dipendente;

3. deve sussistere un nesso eziologico tra la condotta del datore o del superiore gerarchico e il pregiudizio all’integrità psico-fisica del lavoratore;

4. l’intento persecutorio deve avere carattere di oggettività.

► Le principali forme di manifestazione del mobbing

In merito a questa sentenza, la Corte di Cassazione civile (Sez. lav. n. 3785 del 17 febbraio 2009) ha precisato che si può parlare di mobbing quando

la condotta del datore di lavoro o del superiore gerarchico, sistematica e protratta nel tempo, tenuta nei confronti del lavoratore nell’ambiente di lavoro, si risolve in sistematici e reiterati comportamenti ostili che finiscono per assumere forme di prevaricazione o di persecuzione psicologica, da cui può conseguire la mortificazione morale e l’emarginazione del dipendente, con effetto lesivo del suo equilibrio psichico e del complesso della sua personalità.

Le otto professioni dove trovare lavoro

 In Italia in lavoro non c’è ma questo non vale per tutte le professioni. Almeno stando a quanto emerso durante il Festival del Lavoro 2013 di Fiuggi dall’indagine elaborata dalla Fondazione studi consulenti del lavoro, secondo la quale ci sono 150 mila posti di lavoro disponibili in Italia.

► Lavoro estivo: le professioni più ricercate

Sono tutte professioni che i giovani non vogliono più fare o dei quali non conoscono l’esistenza in quanto la scuola e la formazione battono sempre le stesse strade contribuendo a formare un esercito di disoccupati. Ma il lavoro in Italia c’è, basta guardare nella giusta direzione per trovarlo.

Secondo la Fondazione studi consulenti del lavoro il primo settore nel quale ci sono moltissimi posti vacanti a disposizione dei giovani è quello dei lavori manuali. Un settore che non conosce crisi, o dove la crisi si fa sentire di meno, ma che pone delle condizioni lavorative ‘dure’: un esempio sono i panettieri, che lavorano durante la notte, ma ai quali, appunto per questo, viene data una giusta retribuzione.

In questo settore sarebbero disponibili fino a 1.040 posti vacanti. Stesso discorso vale per il falegname.

In Italia sembra che ci sia anche una forte mancanza di infermieri specializzati (lo scorso anno ne sono stati richiesti ben 22 mila, la maggior parte delle richieste, però, è rimasta senza un candidato) e di tecnici informatici.

Altro settore nel quale c’è la possibilità di trovare un’occupazione è quello degli infissi con 1.500 posti disponibili.

► I profili lavorativi più ricercati dalle agenzie per il lavoro

Inoltre, in Italia mancano all’appello persone che siano disposte a lavorare in bar e ristoranti (posizioni che spesso sono ricoperte da studenti) e a fare i pasticceri.

In conclusione, se in Italia si vuole trovare un lavoro, è necessario guardare verso le professioni che richiedono abilità manuale.

Assunzioni ABB in Italia

 ABB Asea Brown Boveri Ltd – è una grande multinazionale svizzera che opera nel campo delle tecnologie per l’energia e l’automazione. La sua sede principale è a Zurigo, ma la multinazionale è capillarmente diffusa a livello internazionale grazie alle sue 100 sedi distribuite in oltre 100 paesi del mondo, tra i quali anche l’Italia, che danno lavoro a 145.000 dipendenti.

Se anche voi volete entrare a far parte di questa realtà, è arrivato il momento giusto in quanto la ABB ha aperto le selezioni alla ricerca di nuovo personale proprio in Italia. I candidati che saranno selezionati saranno inseriti nelle sedi ABB italiane di Lombardia, Lazio e Veneto.

Le offerte di lavoro di ABB

Senior Project Manager, Sesto San Giovanni (MI)
Machines Sales Support, Vuittone (MI)
Product Engineer Specialist, Dalmine (BG)
Project Department Manager, Sesto San Giovanni (MI)
Project Control Coordinator, Sesto San Giovanni (MI)
Quality Manager, Dalmine (BG)
Project Planner Ogp Projects, Sesto San Giovanni (MI)
Senior Process Coordinator, Sesto San Giovanni (MI)
2 Product Manager Junior, Bergamo
Sales Specialist, Monselice (PD)
Product Manager, Sesto San Giovanni (MI) e Dalmine (BG)
Service Sales Specialist, Vuittone (MI)
Technical Designer, Vuittone (MI)
Product Engineering Specialist, Frosinone
Hse Design Specialist, Sesto San Giovanni (MI)
R&D Engineer, Lodi
Buyer, Lodi
Key Account Manager, Sesto San Giovanni (MI)

Per tutte le informazioni sui requisiti richiesti dalla ABB per ogni posizione di lavoro aperta e per l’invio della propria candidatura, consultare la pagina dedicata alle Carriere del sito della multinazionale.

 

Assunzioni Telecom Italia

 Telecom è una delle più grandi compagnie telefoniche al mondo, con una forte presenza, oltre che in Italia dove è la compagnia leader del settore della telefonia fissa e mobile, soprattutto nel Sud America.

Telecom non si occupa solo di telefonia con Telecom Italia e Tim. Infatti la sua presenza sul territorio è segnalata anche da altri marchi come La7, MTV Italia e Olivetti, che sono in grado di offrire al grande pubblico infrastrutture e piattaforme tecnologiche per i servizi di telecomunicazione avanzata.

Al momento Telecom è alla ricerca di varie figure da inserire attraverso programmi di formazione on the job per le sedi di Roma, Torino, Pisa, Firenze, e Trento.

L’offerta è accessibile a tutti i laureati in Ingegneria, Economia, Statistica, Matematica, Fisica, Informatica, Psicologia, Architettura e nelle materie umanistiche che abbiano una buona conoscenza della lingua inglese e dimestichezza con la tecnologia informatica.

Le offerte di lavoro di Telecom Italia a Roma

Consumer Communication BTL Management;
Operational Planning and Innovation;
Technology Mobile Control;
Consumer Programmazione Commerciale;
TI Lab Wireline Control Layer Engineering;
Corporate Identity & Public Relations Brand Strategy & Monitoring;
Business Pre Sales and Delivery Management Large;
Consumer Trade Marketing;
TI Lab Wireless Access & Coverage Engineering;
TI Lab Multimedia Solutions;
Corporate Identity & Public Relations;
TI Lab Wireless Devices & Devices Management.

Le offerte di lavoro di Telecom Italia a Torino

Innovazione Research & Prototyping Swarm Homes;
TI Lab Home Network & Wireline Devices;
TI Lab Services Platforms Innovation Smart City;
Innovazione Research & Prototyping Isole digitali;
Innovazione Research & Prototyping E-education;
TI Lab Services Platforms Innovation E-care;
TI Lab Testing Labs;
Innovazione Research & Prototyping;
Innovazione Mobile Applications and Services;
TI Lab Control Layer Innovation;
TI Lab Program Reporting & Service Stability;
TI Lab Terminal Equipment & Application Lab;
Innovazione Research & Prototyping Energy@home;
TI Lab Services Platforms Innovation Smart Metering;
Innovazione & Industry Relations Teleriabilitazione Motoria.

Le offerte di lavoro di Telecom Italia a Pisa, Firenze e Trento

Innovazione Application and Over the Top Services
Business Pre Sales and Delivery Management Strategic
Innovazione Research & Prototyping Open Living Data.

Per maggiori informazioni sui requisiti richiesti da Telecom Italia per le posizioni di lavoro aperte e per l’invio della propria candidatura, consultare la pagina dedicata alle Carriere del sito internet della compagnia telefonica.

Come richiedere l’ ASPI – Assicurazione Sociale per l’ Impiego

 In questo post forniremo alcune indicazioni per richiedere all’ INPS, in pochi semplici passi, la cosiddetta ASPI, ovvero l’ Assicurazione Sociale per l’ Impiego che ha sostituito, a partire dalla scorso 1 Gennaio 2013, la vecchia indennità di disoccupazione sempre erogata dall’ INPS.