Ancora assunzioni in vista per Max Mara

 Già poco tempo avevamo parlato di interessanti proposte di lavoro da parte di Max Mara. Ora, a poco più di un mese di distanza il famoso marchio italiano di abbigliamento ha dato visibilità ad una nuova ricerca in corso.

Il Gruppo Max Mara è nato nel 1951 come azienda famigliare per volontà di Achille Maramotti. Una scelta coraggiosa che però ha dato i suoi frutti: ad oggi Max Mara è diventato un brand internazionale che può vantare 41 società, oltre 5.000 dipendenti, e negozi e sedi operative in ben 105 paesi nel mondo.

Le figure ricercate al momento, che saranno tutte impiegate nelle varie sedi italiane, si rivolgono a profili professionali specializzati. Vediamo l’offerta di lavoro Max Mara nel dettaglio.

Shop Supervisor – Italia

Per questo ruolo Max Mara è alla ricerca di candidati che siano in possesso di un diploma o di laurea con specializzazione in materie economiche. Richiesta anche esperienza pregressa nel ruolo.

Store Manager – Italia

La ricerca, aperta in tutta Italia, è volta a diplomati o laureati che abbiano una buona conoscenza della lingua inglese, possibilmente con esperienza nel mansione.

Per tutti i dettagli sulle sedi di lavoro, i requisiti richiesti e le modalità di candidatura si rimanda al sito del Gruppo Max Mara alla pagina dedicata alle Carriere.

Bayer assume

Il settore farmaceutico offre sempre delle interessanti possibilità di lavoro per i giovani che hanno scelto di specializzarsi in queste discipline. Al momento una delle offerte migliori di lavoro arriva da Bayer, una delle più grandi ed importanti case farmaceutiche a livello internazionale.

Bayer è una grande società che vanta tantissimi anni di storia e di esperienza: fondata nel 1863 da Friedrich Bayer e da Johann Friedrich Weskott, la casa farmaceutica tedesca, fin dalla sua nascita, si è distinta per l’investimento delle sue risorse nella ricerca e nell’innovazione. Non a caso, infatti, Bayer è conosciuta per alcune delle più grandi scoperte farmaceutiche della storia, come l’aspirina e il metadone.

Al momento Bayer, la cui sede principale si trova a Leverkusen, sta cercando nuovo personale da inserire nell’organico delle sedi italiane. Vediamo il dettaglio delle posizioni aperte.

Stage Area HR – Supporto HR per la sede di Segrate (Milano)

Account Contabilità Generale per la sede di Milano

Assistant per la sede di Milano

Regulatory Affairs Assistant per la sede di Milano

Stage Area HSEQ per la sede di Filago (Bergamo)

Per tutte le informazioni sui requisiti richiesti da Bayer per partecipare alle selezioni e sulle modalità di invio della candidatura si rimanda alla pagina dedicata alle Carriere del sito dell’azienda.

Randazzo assume

 Interessanti occasioni di lavoro nel mondo dell’ottica. A proporle è il Gruppo Randazzo, una grande società che rappresenta una delle realtà più attive in Italia in questo settore.

Il Gruppo Randazzo, infatti, è il proprietario dei marchi Optissimo, Ottica Romani e Optique, famosi e capillarmente presenti in tutta la penisola. L’azienda è nata nle 1980 a Palermo e ad oggi, questa piccola realtà si è trasformata in una grande rete di negozi, oltre 100 su tutto il territorio nazionale e un totale di circa 730 dipendenti.

Al momento l’azienda sta cercando diversi profili da impiegare nei negozi della Gruppo di tutta Italia. Vediamo nello specifico di cosa consiste questa offerta di lavoro.

Ottici per le sedi di Marcianise (CE), Alatri (FR), Grandate (CO), Serravalle (AL), Civate (LC), Cantù (MI), Adamello (BS), Villasanta (MI), Catania, Roma e Marsala

Retail Manager per le sedi di Lombardia e Lazio

Responsabile di marketing per le sedi di Milano

Addetti alle vendite per i negozi di Siracusa

Stage Area Sicurezza e Servizi Tecnici per la sede di Palermo

Addetto IT per la sede di Palermo

Per tutte le informazioni sui requisiti richiesti per partecipare alle selezioni per le diverse posizioni di lavoro presso Randazzo e per l’invio della propria candidatura si rimanda al sito del Gruppo alla pagina dedicata alle carriere.

 

Ulteriori chiarimenti per il primo e il secondo decreto esodati

 Il messaggio che l’Inps ha diramato a proposito dei due decreti sugli esodati, con i quali sono state garantite le coperture per 120.000 lavoratori, è il nr. 6645 del 22 aprile 2013. Con questo messaggio l’Istituto vuole chiarire alcuni punti delle condizioni di accesso alla salvaguardia.

► Firmato il terzo decreto esodati: lista dei salvaguardati

Ciò che in sostanza l’Inps vuole comunicare con questa nuova nota è che per accedere al pensionamento con le regole previgenti la legge n. 214 del 2011 (la legge di stabilità che contiene la riforma delle pensioni a causa della quale tutti questi lavoratori si sono trovati senza impiego e senza pensione) devono permanere fino al momento di decorrenza della pensione, compreso il periodo necessario per l’apertura della cosiddetta finestra mobile.

Inoltre, l’Inps chiarisce che i lavoratori cessati dal rapporto di lavoro per accordi individuali o collettivi, le cui domande di accesso fossero state accettate dalle Commissioni delle Direzioni territoriali del lavoro competenti ma che fossero rimasti esclusi dal beneficio, devono presentare nuova istanza per l’accesso al benefici alle stesse DTL entro il 21 maggio 2013.

► Terzo decreto esodati: criteri di assegnazione e adempimenti

Anche tutti i lavoratori cessati per accordi individuali o collettivi di incentivo all’esodo che non hanno presentato domanda di salvaguardia per la prima tranche di copertura, ossia quella relativa ai primi 65.000 esodati, possono – sempre se in possesso dei requisiti necessari – fare istanza di salvaguardia entro e non oltre il 21 maggio 2013 alla Direzione territoriale del lavoro competente.

Terzo decreto esodati: criteri di assegnazione e adempimenti

 Nella tarda serata di ieri è arrivata la notizia che il Ministro del Welfare Elsa Fornero ha firmato il terzo decreto esodati che garantisce la copertura, ossia la possibilità di andare in pensione con le vecchie regole, ad altre 10.000 persone.

► Firmato il terzo decreto esodati: lista dei salvaguardati

Per l’esattezza saranno 10.130 i lavoratori che potranno beneficiare di questa copertura – contando anche i primi due decreti il totale degli esodati salvaguardati sale a 130 mila persone – ai quali lo Stato assegnerà l’assegno pensionistico secondo alcuni criteri di precedenza.

Criteri di assegnazione della pensione

1. per i lavoratori in mobilità il criterio di assegnazione è la data di cessazione del rapporto di lavoro;

2. per i lavoratori che sono stati autorizzati alla prosecuzione volontaria  del pagamento dei contributi, la pensione sarà assegnata in base alla data di cessazione del rapporto di lavoro precedente all’autorizzazione ai versamenti volontari;

3. i lavoratori cessati in base a rapporti collettivi o individuali vale la data di cessazione del rapporto di lavoro, data che deve risultare da documenti attendibili.

Cosa è necessario fare per richiedere la copertura stabilita dal terzo decreto esodati

1. I lavoratori in mobilità devono fare istanza alla Direzione Territoriale del Lavoro di competenza allegando l’accordo di mobilità;

2. i lavoratori cessati per accordi individuali presentano istanza alla Dtl di competenza per residenza, mentre i cessati per rapporti collettivi la presentano alla Dtl dove hanno sottoscritto l’accordo.

3. IN tutti gli altri casi la domanda va presentata all’Inps.

Firmato il terzo decreto esodati: lista dei salvaguardati

 E’ da tempo che si aspettava che il Ministro del Welfare Elsa Fornero apponesse la sua firma anche sul terzo decreto di salvaguardia per gli esodati. Dopo i primi due provvedimenti di salvaguardia, infatti, mancavano all’appello ancora un discreto numero di persone che si stava legittimamente chiedendo se, anche per loro, sarebbero arrivate le coperture che permettessero di andare in pensione secondo le vecchie leggi.

Il decreto è stato firmato a fronte del parere delle commissioni parlamentari competenti e d’intesa con il ministro dell’Economia.

► Guida alla richiesta di tutela per gli esodati all’Inps

Il provvedimento rientra nella Legge di Stabilità 2013 (legge 228/2012, articolo 1, commi 231-235) e prevede che altri 10.130 lavoratori possano andare in pensione in base ai criteri anagrafici e contributivi in vigore prima della riforma del ministro stesso. In questo modo il numero delle persone che potrà accedere alla pensione sale a 130mila.

Per l’operatività del provvedimento di salvaguardia sarà comunque necessario attendere la registrazione presso la Corte dei Conti e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Chi sono i salvaguardati del terzo decreto di salvaguardia

1. i 2.560 lavoratori che sono stati collocati in mobilità (ordinaria o in deroga) entro il 31 dicembre 2011 e cessati dal rapporto di lavoro entro il 30 settembre 2012, che matureranno i requisti per la pensione entro la fine della mobilità, o comunque entro il termine ultimo del 31 dicembre 2014.

2. i 1.590 autorizzati al proseguimento volontario dei contributi entro il 4 dicembre 2011, che al momento dell’entrata in vigore della riforma  (28 dicembre 2011) avevano già versato almeno un contributo. Possono accedere anche se hanno continuato a lavorare, solo se non con contratto dipendente a tempo indeterminato e senza aver guadagnato, alla data del 4 dicembre 2011, una cifra superiore ai 7.500 euro annui lordi. In questo caso il requisito per la pensione deve essere maturato entro il 36esimo mese successivo all’entrata in vigore della Riforma (entro il dicembre 2014).

3. 850 autorizzati alla prosecuzione volontaria dei contributi e collocati in mobilità alla data del 4 dicembre 2011. In questo caso si dovrà attendere fino al termine della mobilità prima di effettuare il versamento volontario, ma solo se i requisiti per l’accesso alla pensione vengano maturati entro fine dicembre 2014.

5. 5.130 lavoratori che hanno concluso il rapporto di lavoro per accordi individuali o collettivi stipulati entro il 31 dicembre 2011 (il rapporto deve essere stato cessato entro il 30 giugno 2012). Anche nel caso abbiano continuato a lavorare, hanno diritto alla salvaguardia se, al 30 giugno, non hanno guadagnato più di 7.500 annui lordi e se hanno perfezionato i requisiti richiesti entro fine dicembre 2014.

Mastercard è alla ricerca di Stagisti

 Se siete prossimi alla laurea e per questa estate avete intenzione di iniziare a confrontarvi con il mondo del lavoro, non lasciatevi scappare l’occasione che arriva direttamente da MasterCard che sta cercando dei nuovi talenti da inserire nel proprio organico che possano portare nuova linfa vitale ad un prodotto che gode già di un ottimo successo.

E lo fa con un programma di stage dedicato proprio ai laureandi: è il programma di stage Campus Summer MasterCard, al quale possono partecipare tutti gli studenti universitari che hanno in programma di laurearsi tra il 2013 e il 2014 e che permetterà ai selezionati di entrare a far parte di questa grande azienda sia in Italia che all’estero.

L’obiettivo è quello di trasformare gli studenti in dei professionisti del settore attraverso una formazione mirata da svolgersi attraverso vari stage che si terranno in Italia, Germania, Inghilterra, Irlanda e Belgio.

I requisiti per partecipare alle selezioni che vi permetteranno di partecipare al Campus Summer MasterCard sono, oltre alla laurea da ottenersi entro il 2014, un alto rendimento accademico e la conoscenza dei principali programmi informatici.

Per avere maggiori informazioni sulle sedi di lavoro e per l’invio della propria candidatura per il programma di stage Campus Summer MasterCard si rinvia al sito del gruppo alla pagina dedicata alle job opportunities.

Commessi e responsabili per Inditex

 Il settore dell’abbigliamento offre sempre delle ottime opportunità di lavoro. In questo periodo sono diverse le aziende che stanno cercando nuove leve da inserire negli store con diversi ruoli, sia per profili junior che per profili senior. Dopo avervi parlato delle offerte di lavoro di Zara, oggi vediamo quelle di Inditex, il grande gruppo del mondo della moda che, tra l’altro, possiede anche la stessa Zara.

Inditex oltre al marchio Zara, possiede anche altri numerosi brand famosi in tutta Europa ed oltre. Tra questi ci sono Bershka, Massimo Dutti, Oysho, Pull&Bear, Stradivarius, Zara Home e Uterque. Il proprietario di questo grande gruppo è  Amancio Ortega, l’uomo più ricco d’Europa, che è riuscito a farlo crescere fino ad annoverare ben 5.000 punti vendita in 78 Paesi tra Europa, America, Asia ed Africa.

Al momento il gruppo è alla ricerca di personale per coprire i ruoli di commesso e di responsabile negozio per molti dei suoi brand. Vediamo nel dettaglio l’offerta di lavoro di Inditex.

Commessi e Commesse 

Le sedi di lavoro saranno gli store Inditex di Venezia e Milano, quelli di Oysho di Venezia; gli Stradivarius di Chieti e i Pull&Bear di Perugia.

Responsabili di negozio

Le sedi di lavoro nelle quali saranno assunti i responsabili di negozio prescelti sono gli store Inditex di Milano, Lonato (BS), Antegnate (BG), Cagliari, Pescara, Chieti, Molfetta (BA) e Palermo. Inoltre ci sono anche i negozi Oysho di Roma, quelli di Massimo Dutti di Torino e gli Stradivarius di Verona.

Per tutte le informazioni relative ai requisiti richiesti per partecipare alle selezioni e per l’invio della candidatura si rimanda al sito di Inditex, alla pagina dedicata alle carriere.

Inps al collasso: secondo Mastrapasqua nel 2015 non ci saranno soldi per pagare le pensioni

 La notizia è arrivata direttamente dal presidente dell’Inps, anzi, della SuperInps, il nuovo grande istituto di previdenza sociale che si è venuto a creare dopo che il decreto Salva Italia ha stabilito la fusione tra Inps, Inpdap e Enpals. Mastrapasqua ha inviato ieri una lettera nella quale scrive chiaramente che l’Inps potrebbe non avere pi sufficienti risorse per garantire il pagamento delle pensioni già dal 2015.

► Basta ai pignoramenti delle pensioni e degli stipendi in banca

La fusione tra i diversi istituti previdenziali, ognuno dei quali aveva in carico un determinato tipo di lavoratori, non sembra assolutamente aver creato benefici alle casse del grande carrozzone che si è venuto a creare. Il discorso è semplice e quanto mai paradossale: lo scorso anno l’Istituto di Previdenza Nazionale ha chiuso con una perdita di circa 10 miliardi di euro, il che ha fatto crollare il suo patrimonio, che è ciò di cui l’Inps si serve per l’erogazione delle pensioni, da 41 a 15,4 miliardi di euro.

A questa perdita si è aggiunto il buco che già esisteva nelle casse dell’Indpad – Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica (lo Stato non è sempre stato puntuale nel pagamento dei contributi per i suoi dipendenti) che ha creato, quindi, alla grave situazione della quale Mastrapasqua sta cercando di trovare una soluzione.

► Nessun assegno pensionistico integrativo per i giovani di oggi

Il problema, ora, è nelle mani del prossimo esecutivo di governo, se e quando si formerà, con la possibilità, molto concreta, che si predisponga l’ennesima riforma del sistema pensionistico italiano.

 

 

Incentivi al lavoro: ci sono le leggi ma non i decreti attuativi

 L’ultima notizia per quanto riguarda gli incentivi al lavoro è che poche ore il Ministero del Lavoro ha firmato il decreto per l’individuazione delle aree geografiche che presentano disparità di genere per fare in modo che le aziende di questi territori possano iniziare a beneficiare degli sgravi del 50% se assumono donne senza lavoro.

► Firmato il decreto per incentivare l’occupazione femminile

Un ottima cosa, peccato però che a questa firma non sia seguita la pubblicazione del decreto attuativo che rende effettiva la possibilità di usufruire degli sgravi fiscali previsti dal provvedimento.

E’ un problema che si sta verificando per quanto riguarda tutte le nuove norme che prevedono degli incentivi per l’impiego di giovani disoccupati o per il reinserimento nel mondo del lavoro di coloro che ne sono usciti per licenziamenti da crisi.

Come spiega il consulente del lavoro Alessandro Rota Porta intervenendo oggi a Salvadanaio, i provvedimenti sono fermi sul tavolo della Corte dei Conti, l’Istituzione che dovrebbe provvedere alla ratifica dei relativi provvedimenti.

Questo determina uno stallo della situazione che lascia le imprese che vorrebbero assumere, proprio perché ci sono degli incentivi, e i disoccupati appesi ad un filo, in attesa di una possibilità che tarda ad arrivare.

Il meccanismo si inceppa perché questi provvedimenti attuativi non sono mai contenuti nella norma che disciplina questi incentivi, ma sono delle emanazioni a singhiozzo: un po’ come se ai datori di lavoro lo stato consegnasse un’automobile a cui manca il volante, e quindi non la si può mandare avanti. Il problema è nel completamento di queste procedure. La riforma è entrata in vigore nel luglio 2012, siamo ad aprile 2013 e i datori di lavoro, di fatto, non possono ancora godere di questi bonus che sono stati introdotti. Le regole del gioco sono falsate.

► Un milione di famiglie italiane è senza lavoro

Stessa situazione anche quando in gioco c’è l’Inps: in riferimento agli incentivi previsti per l’assunzione di over 50, è proprio l’Inps che dovrebbe dare le istruzioni operative, in questo caso non serve un decreto attuativo, ma tutto è ancora fermo e le imprese non possono andare a scomputare gli sconti dal versamento della contribuzione.