Requisiti per iscriversi al Fondo Casalinghe

 Il fondo casalinghe altro non è che un fondo di previdenza, disciplinato a partire dal primo di gennaio del 1997. Il fondo riguarda le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti, i quali provengono da responsabilità di natura familiare.

Requisiti per iscriversi al Fondo Casalinghe

Hanno la possibilità di iscriversi a questo fondo di previdenza, i soggetti di entrambi i sessi che hanno un’età compresa tra i quindici e i sessantacinque anni. Tali soggetti, tuttavia, devono ottemperare ai seguenti requisiti richiesti:

– i soggetti devono svolgere un lavoro in famiglia, il quale non deve essere retribuito e deve essere collegato a responsabilità di natura familiare, estraneo ad ogni vincolo di subordinazione;

– i soggetti non devono essere in possesso di una pensione diretta;

– i soggetti non devono prestare attività lavorativa di natura dipendente o di natura autonoma per la quale è previsto l’obbligo di iscrizione ad altro ente o cassa previdenziale;

– i soggetti devono prestare attività di natura lavorativa part-time qualora, in relazione all’orario e alla retribuzione percepita, venga determinata una contrazione delle settimane utili per il diritto a pensione.

Come iscriversi al Fondo Casalinghe

La richiesta di iscrizione al fondo casalinghe può essere presentata secondo gli iter seguenti:

– Presso la sede Inps, direttamente o attraverso uno dei centri di Patronato riconosciuti dalla legge, i quali assistono in forma del tutto gratuita i lavoratori;

– la domanda può essere inviata tramite posta, a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento;

– la domanda può essere trasmessa on-line, accedendo al sito http://www.inps.it.

La domanda può essere effettuata attraverso l’apposito modulo messo a disposizione presso le sedi Inps. Inoltre la domanda può essere redatta in carta semplice.

Modalità e tempistiche di iscrizione

La decorrenza dell’iscrizione parte dal primo giorno del mese successivo al mese in cui viene perfezionata la presentazione della domanda. Una volta effettuata, la richiesta mantiene la sua validità anche se non sono stati eseguiti versamenti di sorta.

Coloro che erano iscritti presso la Mutualità pensioni sono automaticamente iscritti presso il nuovo fondo e possono utilizzare i contributi versati alla stregua di un “premio unico d’ingresso”.

Il versamento per iscriversi al Fondo Casalinghe

L’importo dei versamenti per iscriversi al Fondo Casalinghe è libero. In ogni caso, mediante versamento di almeno 25,82, euro verrà accreditato agli iscritti un mese di contribuzione.

L’Inps accrediterà per ogni anno tanti mesi di contributi quanti se ne evincono dividendo l’importo complessivo versato nell’anno per 25,82 euro. Ad esempio, se in un anno si versano110 euro, i mesi accreditati saranno 4.

Il versamento può essere saldato in qualsiasi momento dell’anno tramite bollettini di conto corrente postale che l’Inps invia a casa insieme alla lettera di accoglimento dell’iscrizione.

I contributi versati sono interamente deducibili dal reddito imponibile Irpef del soggetto dichiarante, anche per i familiari fiscalmente a carico.

Requisiti richiesti e prestazioni

A carico dell’Inps ci sono le seguenti prestazioni:

– pensione di inabilità, con almeno 5 anni di contributi, a patto che sia intervenuta l’assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività di natura lavorativa

– anzianità, a partire dal 57° anno di età, a patto che siano stati versati almeno cinque anni, ovvero sessanta mesi, di contributi.

La pensione di anzianità:

sarà liquidata soltanto se l’importo maturato risulterà almeno uguale al totale dell’assegno sociale maggiorato del 20% (1,2 volte l’assegno sociale);

è esclusa dall’importo al compimento del sessantacinquesimo anno di età. Non è contemplata la concessione della pensione ai superstiti.

Come e dove presentare la domanda

Le domande per iscriversi al fondo casalinghe possono essere trasmesse mediante i canali seguenti:

– Domanda via Web: servendosi dei servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN attraverso il portale dell’Istituto http://www.inps.it

– Domanda via telefono: chiamando al numero 803164 il contact center integrato. Il numero è gratuito da rete fissa. Inoltre, è possibile chiamare il numero 06164164 da rete mobile. Il numero è a pagamento secondo la tariffa del proprio gestore telefonico

– Domanda nei patronati e presso tutti i centri intermediari dell’Istituto, avvalendosi dei servizi telematici offerti dagli stessi

Fondo Casalinghe: quanto spetta 

L’importo del fondo è determinato in base il sistema di calcolo contributivo.

Requisiti per ottenere l’assegno sociale

 Quando si parla di assegno sociale si parla di una prestazione di natura prettamente assistenziale, la quale trascende completamente dal versamento dei contributi.

Tale prestazione è appannaggio di quei cittadini che si trovano in condizioni economiche svantaggiose, dunque a disaggio, e si trovano inoltre in situazioni reddituali particolari per le legge ha previsto alcune forme di ausilio.

Verifica

Naturalmente, fatte queste dovute premesse, è opportuna una verifica del possesso dei requisiti per i cittadini suddetti. Tale verifica viene effettuata una volta all’anno.

In termini di prestazione economica, l’assegno sociale vien liquidato sempre mediante carattere di provvisorietà in virtù del reddito presunto.

Nell’anno seguente l’Inps opera la liquidazione definitiva o ancora la modifica, oppure la sospensione concentrata sulle dichiarazioni reddituali rese dagli interessati.

L’assegno sociale non è mai soggetto a trattenute Irpef.

Inoltre, l’assegno sociale non è reversibile ai familiari superstiti ed è altresì inesportabile.

Assegno sociale: a chi spetta

Resta da capire a chi spetta questa particolare prestazione economica. Hanno a tutti gli effetti diritto all’assegno sociale quei cittadini italiani che soddisfano i seguenti requisiti (da verificare):

– cittadini che hanno compiuto il 65° anno di età;

– cittadini che risiedono effettivamente e in maniera permanente in Italia;

– cittadini che non posseggono un reddito, o meglio, posseggono nello specifico redditi di importo inferiore ai limiti statuiti dalla legge.

Casi particolari

In particolari casi da verificare possono avere diritto all’assegno sociale quei cittadini comunitari, nonché gli stranieri titolari di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno CE, nel caso in cui siano registrati cittadini soggiornanti durante un lungo periodo.

Dal primo giorno di gennaio del 2009, per ottenere a tutti gli effetti l’assegno sociale, occorre possedere un ulteriore requisito. Di cosa si tratta? Occorre avere soggiornato in maniera del tutto legale nonché in via continuativa in Italia per almeno dieci anni.

Come e dove presentare la domanda per l’ottenimento dell’assegno sociale

La domanda per l’ottenimento dell’assegno sociale può essere presentata solo ed esclusivamente attraverso via telematica, mediante uno dei seguenti canali:

Domanda via Web: servendosi, dunque, dei servizi telematici accessibili in maniera diretta dal cittadino mediante PIN attraverso il portale dell’Istituto, http://www.inps.it;

Domanda via telefono: chiamando al numero 803164 il contact center integrato, da rete fissa. Il numero è gratuito. Oppure si può chiamare al numero 06164164 da rete mobile. Quest’ultimo numero è a pagamento in base alla tariffa del proprio gestore telefonico;

Domanda tramite patronati e tramite tutti i centri intermediari dell’Istituto  Inps: recandosi nei patronati oppure nei centri che fungono da intermediari dell’Inps è possibile presentare domanda per ottenere l’assegno sociale, usufruendo dei servizi telematici messi a disposizione dagli stessi.

Assegno sociale: quando spetta

L’assegno sociale ha una decorrenza che parte dal primo giorno del mese successivo al mese in cui viene perfezionata la presentazione della domanda. Occorre, però, essere naturalmente in presenza di tutti i requisiti disposti dalla legge.

Requisiti per l’ottenimento dell’assegno sociale

Al fine di certificare il diritto all’ottenimento dell’assegno sociale, è necessario disporre dei requisiti necessari disposti dalla legge. Appare, dunque, opportuno elencarli:

– età;

– cittadinanza;

– residenza effettiva e dimora abituale in Italia;

– requisiti di natura reddituale.

Assegno sociale: quanto spetta

Rimane, dunque, da comprendere quanto spetta a coloro che sono in diritto di ottenere l’assegno sociale. Al fine di determinare la misura massima dell’assegno che spetta alle suddette tipologie di lavoratori e individui, occorre tenere in considerazione la differenza che intercorre tra limite di reddito previsto annualmente e quello che è il reddito dichiarato.

Tenendo in considerazione ll’entità del reddito personale e/o coniugale, l’assegno sociale può essere liquidato in modalità intera o in modalità ridotta.

L’importo mensile dell’assegno è conferito dalla misura massima spettante, suddivisa in tredici mensilità.

Cercasi responsabili e animatori per Singleinvacanza

 Il Tour Operator Singleinvacanza.it, specializzato nell’organizzazione di vacanze per soli cuori solitari, è alla ricerca di ben 220 persone da assumere per la prossima stagione turistica 2013 sia come responsabili che come animatori.

Realtà giovane ma già molto affermata, Singleinvacanza.it opera sia sul territorio nazionale che su quello internazionale, con oltre 150 agenzie distribuite sul il territorio italiano, oltre che con il sito internet costantemente aggiornato con nuovi pacchetti e destinazioni.

I nuovi membri dello staff che saranno selezionati avranno il compito di gestire i vari gruppi di turisti che si rivolgono al tour operator e di fare in modo che ci possa essere tra loro uno scambio continuo con escursioni, serate, feste e momenti di aggregazione per tutto l’intero periodo della vacanza.

I requisiti per candidarsi alla posizione di animatore sono:

– età compresa tra 24 e 30 anni
– almeno due anni di esperienza nel ruolo
– conoscenza di una lingua tra  inglese, francese e spagnolo.

I responsabili, invece, dovranno avere le seguenti caratteristiche:

– età compresa tra 28 e 36 anni
– esperienza in villaggi turistici di almeno 4 anni
– conoscenza di una lingua tra  inglese, francese e spagnolo.

Le candidature per entrambe le posizioni possono essere inviate, con curriculum corredato di fotografia, all’indirizzo mail: [email protected].

Fendi assume a Roma

 Da piccola realtà tutta italiana, Fendi, grazie all’impegno e alla costanza del suo fondatore e dei suoi eredi, è divenuta uno dei brand italiani più apprezzati e conosciuti al mondo.

Al momento la multinazionale, da qualche anno appartenente al gruppo LVMH, sta cercando personale per la sua sede di Roma, che intende assumere sia con contratti di lavoro che con offerte di tirocinio formativo.

Offerte di lavoro da Fendi

Modellista Junior, posizione per la quale viene offerte un contratto full time a tempo indeterminato.

Internal Controls EU con perfetta conoscenza dell’inglese e almeno cinque anni di esperienza pregressa nel ruolo. Si offre contratto a tempo indeterminato.

– Editions & Catalog Specialist. Richiesti cinque o sei anni di esperienza nel ruolo.

– Junior Credit Collector per recupero crediti, con ottima conoscenza della contabilità e di SAP.

Offerte di Stage da Fendi

– Stage Dipartimento IS&T – Innovation

– Stage HR Ufficio Internal Communication & Employee Events

– Stage HR Area Recruitment

– Stage dipartimento Hr – Ufficio Payroll Europa

– Stage IT- Supply Chain Area

– Stage Store Planning

– Stage Ufficio Legale

– Stage Archiving & Data Entry Dipartimento CRM

Tutte le informazioni sui requisiti richiesti e le modalità di invio della candidatura si trovano all’indirizzo: www.cercalavoro.monster.it.

Previsioni indotto economico Expo 2015

 L’Expo 2015 sarà un’occasione unica per la città di Milano e per l’Italia intera. Un grande evento che attirerà investimenti sia dal nostro paese che dall’estero, per un totale di 25 miliardi di euro di produzione aggiuntiva. E’ quanto ha preventivato lo studio realizzato da team di analisti economici coordinati da Alberto Dell’Acqua, professore della Bocconi.

Di questi 25 miliardi di produzione aggiuntiva previsti nel periodo 2012/2020, generati da investimenti della società di gestione e dei Paesi partecipanti, aumento dei consumi, turismo e nuove imprese create, di guadagno puro, ossia calcolato al netto di costi, ci saranno 10,5 miliardi, quindi meno della metà, di cui potranno beneficiare lavoratori, imprese e investitori. Il settore che maggiormente beneficerà di questo evento è quello del turismo.

► La ricetta OCSE per salvare il mondo del lavoro italiano

Secondo Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano:

Expo sarà un volano per la crescita, capace di dare una svolta importante alla nostra economia. Le imprese saranno il motore dell’evento ma per farlo funzionare bene c’è bisogno di uno sforzo da parte di tutti e dello spirito di squadra tra istituzioni.

Dichiarazione, questa, che ben si adegua al mercato del lavoro dell’Expo. Infatti, secondo le stime, l’esposizione universale di Milano potrà generare circa 200mila posti di lavoro, ma, per ottenere un tale risultato, è necessario comprendere le tipologie di professionalità necessarie al buon svolgimento dell’evento e trovare un collegamento coerente tra domanda ed offerta.

Come ottenere la pensione supplementare

 La pensione supplementare si configura come una prestazione economica liquidata, dietro richiesta, al lavoratore che può far certificare una contribuzione versata all’Inps non sufficiente a soddisfare il diritto ad un’altra pensione (pensione di anzianità o assegno ordinario di invalidità) con i requisiti contributivi normalmente richiesti.

Pensione supplementare: a chi spetta

Possono richiedere la pensione supplementare queli lavoratori titolari di un conto assicurativo presso l’Inps, i quali sono già titolari di un’altra pensione a carico di un Fondo sostitutivo, esclusivo o esonerativo dell’Assicurazione Generale Obbligatoria, come ad esempio Stato, Inpdap, Fondi Pensioni integrativi e sostitutivi.

La pensione supplementare, spetta altresì a coloro che:

– sono in possesso di una pensione a carico del fondo di previdenza del Clero secolare per i ministri del culto delle confessioni religiose diverse dalla cattolica;

– sono titolari di assegni vitalizi erogati in sostituzione della pensione, dall’Inadel ai dipendenti degli enti locali, dall’Enpas ai dipendenti dello Stato, dall’Opera di previdenza per il personale delle ferrovie e dall’istituto postelegrafonici ai dipendenti delle amministrazioni corrispondenti;

– sono i familiari superstiti dei lavoratori suddetti.

Lavoratori iscritti all’Enpals

Per quanto riguarda i lavoratori iscritti all’Enpals è prevista la pensione supplementare in caso di contribuzione versata in una o più gestioni speciali dei lavoratori autonomi qualora il richiedente sia il titolare di pensione a carico dell’Enpals. Pensione che, dunque, deve essere riconosciuta in virtù delle norme che regolano i rapporti tra Inps ed Enpals.

Pensione supplementare: a chi non spetta

Non hanno, invece, diritto alla pensione supplementare nell’Assicurazione Generale Obbligatoria le seguenti tipologie di lavoratori/titolari di pensione:

– titolari di pensione a carico di Casse e Fondi per liberi professionisti: parliamo dunque di medici, avvocati e ingegneri;

– titolari di pensione a carico dell’Enpals dal momento che le norme regolanti i rapporti tra Inps ed Enpals contemplano l’emissione di un unico trattamento pensionistico per tutta la contribuzione versata presso i due enti;

– titolari di pensione estera di uno Stato che non intrattiene convenzionato con l’Italia;

– titolari di pensione estera di un Stato convenzionato, dal momento godono del diritto alla totalizzazione dei periodi di lavoro svolti all’estero o nel nostro Paese e alla conseguente liquidazione della pensione pro-rata.

– titolari di pensione a carico della Gestione Separata dei lavoratori parasubordinati.

Per quanto concerne, invece, i lavoratori parasubordinati iscritti alla gestione separata dell’Inps, costoro possono richiedere la pensione supplementare nella loro gestione nel caso in cui non abbiano raggiunto i requisiti per il diritto ad un’autonoma pensione nella gestione stessa, qualora titolari di una pensione a carico dell’assicurazione generale obbligatoria, delle modalità esclusive e sostitutive della medesima, delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e ancora delle gestioni previdenziali obbligatorie dei liberi professionisti.

Requisiti per ottenere la pensione supplementare

Possono ottenere la pensione supplementare coloro che:

– sono già titolari di liquidazione o sono in procinto di ricevere liquidazione, una pensione principale a carico di un Fondo sostitutivo, esclusivo o esonerativo dell’Assicurazione Generale Obbligatoria;

– posseggono almeno un contributo settimanale o mensile versato nell’Assicurazione Generale Obbligatoria;

– non sono in possesso dei requisiti di assicurazione e di contribuzione richiesti per ottenere la pensione autonoma.

Casi particolari

Inoltre, per quanto riguarda la pensione supplementare di vecchiaia c’è bisogno di

– essere in età pensionabile: aver compiuto, cioè, l’età prevista per la pensione di vecchiaia nel fondo dove si chiede la pensione supplementare;

– aver terminato il rapporto di lavoro dipendente.

Per ottenere la pensione supplementare di invalidità occorre, oltretutto:

possedere il requisito sanitario richiesto per ottenere l’assegno ordinario di invalidità: si tratta dunque della capacità lavorativa ridotta a meno di un terzo a causa di infermità fisica o mentale).

 

LA DOMANDA

 

La domanda può essere inoltrata esclusivamente in via telematica attraverso uno dei seguenti canali:

Web – avvalendosi dei servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN attraverso il portale dell’Istituto, www.inps.it

telefono – contattando il contact center integrato, al numero 803164 gratuito da rete fissa o al numero 06164164 da rete mobile a pagamento secondo la tariffa del proprio gestore telefonico

patronati e tutti gli intermediari dell’Istituto – usufruendo dei servizi telematici offerti dagli stessi

Pensione supplementare: quando spetta

La pensione supplementare decorre:

– dal primo giorno del mese successivo a le mese in cui viene presentata la richiesta, qualora la domanda di pensione supplementare di vecchiaia sia stata presentata entro il 31 di dicembre del 2007;

– tenendo in considerazione le finestre di accesso, nel caso di pensione supplementare di vecchiaia presentata in data successiva al primo gennaio 2008.

– dal primo giorno del mese successivo al mese in cui viene presentata la domanda o il riconoscimento del requisito sanitario, nel caso di pensione di invalidità;

– dal primo giorno del mese successivo al decesso, in caso di pensione supplementare ai superstiti.

Pensione supplementare: quanto spetta

Per determinare l’importo della pensione viene attuato un sistema di calcolo, che può essere:

retributivo: nel caso in cui la contribuzione versata nell’Assicurazione Generale Obbligatoria si riferisceaa periodi solo antecedenti il primo di gennaio del 1996;

misto: una quota viene calcolata con il sistema retributivo e una quota viene calcolata con il sistema contributivo nel caso in cui il lavoratore possa far certificare la contribuzione versata nell’Assicurazione Generale Obbligatoria sia per periodi antecedenti il primo gennaio del 1996 sia per periodi successivi al 31 dicembre del 1995.

contributivo: nel caso in cui la contribuzione si riferisca esclusivamente a periodi successivi al 31 dicembre del 1995.

 

Euro Master Studio cerca personale per vacanze studio

 Tour Operator  tra gli operatori internazionali più grandi del settore, Euro Master Studio organizza ogni anno vacanze studio per l’INPDAP – Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica per le quali è alla ricerca di diverse figure da impiegare per la prossima stagione.

Le posizioni aperte sono:

Assistente per disabili. Richiesta età minima di 24 anni, laurea in Psicologia o Pedagogia, diploma di Dirigente di comunità o altri titoli equivalenti, preferibilmente con esperienza

Group Leader per soggiorni all’estero, con età minima di 24 anni e massima di 42

Group Leader per soggiorni in Italia, tra i 21 e 40 anni con esperienza

Infermieri qualificati e iscritti all’Albo professionale

Medici

Responsabili attività sportive con diploma Isef o laurea in Scienze Motorie con età minima di 23 anni. .

Responsabili Attività Teatrali con diploma dell’Accademia di Arte Drammatica, laurea in DAMS o titoli di studio equivalenti con esperienza pregressa

Trasfertisti per l’accompagnamento dei gruppi di minorenni su tratte nazionali che si occuperà della gestione dei documenti e dell’assistenza dei ragazzi. Età superiore ai 24 anni.

Per candidarsi ad una delle posizioni aperte da Euro Master Studio e per tutte le informazioni  si rimanda alla pagina lavora con noi del gruppo.

Cercasi Animatori

 Darwinstaff, società con oltre venti anni di esperienza nel settore dell’intrattenimento, specializzata nella selezione e formazione di personale per servizi di animazione nelle strutture turistiche, è alla ricerca di ben 108 animatori da inserire nel proprio organico per la prossima stagione estiva.

Tra le varie destinazioni possibili ci sono villaggi turistici, parchi di divertimento e agriturismi di diversi paesi come Italia, Spagna, Croazia, Tunisia, Canarie, Grecia, Egitto, Capoverde, S.Domingo, Messico, Bahamas, Maldive, Mauritius e Kenya. La ricerca è rivolta sia a candidati con esperienza che senza esperienza che saranno distribuiti su posizioni diverse in base alle esigenze e alla predisposizione personale.

Per i candidati senza esperienza è previsto un corso di formazione organizzato da Darwinstaff. La retribuzione può variare in base all’esperienza e al ruolo ricoperto. 

Le candidature, complete di fotografia a formato intero, dovranno pervenire in formato cartaceo a

Darwin SRL – Ufficio risorse umane, Piazza del Pesce 1 – 50122 Firenze

oppure via email all’indirizzo [email protected].

 

A chi spetta la pensione di inabilità

 La pensione di inabilità altro non è che una prestazione economica, emessa dietro domanda, la quale premia quei lavoratori per i quali viene verificata l’assoluta e permanente impossibilità di effettuare qualsiasi attività di natura lavorativa.

Assegno per assistenza personale e continuativa

I pensionati di inabilità, accertato il fatto che si trovano nell’impossibilità di deambulare senza l’ausilio permanente di un accompagnatore e che non sono in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, possono presentare richiesta al fine di ottenere l’assegno per l’assistenza personale e continuativa. L’assegno per l’assistenza personale e continuativa presenta le seguenti caratteristiche:

– non spetta agli inabili nel caso in cui questi ultimi siano soggetti a ricovero in istituti di cura o di assistenza a carico della pubblica amministrazione;

– non è compatibile con l’assegno mensile versato dall’Inail agli invalidi, sempre a titolo di assistenza personale continuativa;

– è un assegno ridotto, per coloro i quali sono già in possesso di una prestazione analoga erogata da altre modalità di previdenza obbligatoria e di assistenza sociale, in misura corrispondente all’importo della prestazione stessa;

– da ultimo, l’assegno non è reversibile ai superstiti.

Pensione di inabilità: a chi spetta

Hanno diritto alla pensione di inabilità le seguenti tipologie di lavoratori:

– lavoratori dipendenti;

– lavoratori autonomi: si tratta, dunque, di artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri;

– lavoratori iscritti ai fondi pensioni sostitutivi ed integrativi dell’Assicurazione Generale Obbligatoria.

Requisiti richiesti per ottenere la pensione di inabilità

– Ai lavoratori deve essere certificata un’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività di natura lavorativa per effetto di infermità o di difetti di natura fisica o mentale;

– Devono esserci almeno 260 contributi settimanali: in altri termini si tratta cinque anni di contribuzione e assicurazione. Di questi contributi, almeno 156, pari a tre anni di contribuzione e assicurazione, devono essere avvenuti nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda.

E’, altresì, richiesta, sempre in termini di requisiti:

– la cessazione di ogni forma di attività lavorativa;

– la cancellazione dagli elenchi di categoria dei lavoratori;

– la cancellazione dagli albi professionali;

– l’effettiva rinuncia ai trattamenti a carico dell’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione ed a qualsiasi altro trattamento sostitutivo o integrativo della retribuzione.

Come fare domanda per la pensione di inabilità

La domanda può essere presentata solo ed esclusivamente mediante via telematica, attraverso uno dei seguenti canali:

Domanda via Web: servendosi dei servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN mediante il portale dell’Istituto http://www.inps.it

Domanda via telefono: chiamando al numero 803164 il contact center integrato. Il numero è gratuito da rete fissa. Si può inoltre chiamare il numero 06164164 da rete mobile. Il numero è a pagamento secondo la tariffa del proprio gestore telefonico

Domanda nei patronati e presso tutti gli intermediari dell’Inps: recandosi nei patronati e nei centri intermediari sarà possibile usufruire dei servizi telematici offerti dagli stessi

Alla richiesta per ottenere la pensione di inabilità occorre allegare la certificazione medica (il modello SS3).

Pensione di inabilità: quando spetta

La pensione di inabilità ha una decorrenza dal primo giorno del mese successivo al mese in cui viene perfezionata la presentazione della domanda nel caso in cui risultino a tutti gli effetti soddisfatti i requisiti, siano essi sanitari o amministrativi, richiesti dalla legge.

La pensione di inabilità potrà essere soggetta a revisione.

Pensione di inabilità: quando spetta

La pensione di inabilità ha una decorrenza a partire dal primo giorno del mese successivo al mese in cui viene perfezionata la presentazione della domanda nel caso in cui risultino soddisfatti tutti i requisiti, sia sanitari sia amministrativi, richiesti dalla legge.

La pensione di inabilità potrà essere soggetta a revisione.

Pensione di inabilità: quanto spetta

L’importo della pensione di inabilità sarà determinato mediante un sistema di calcolo:

– sistema di calcolo misto: una quota viene calcolata con il sistema retributivo e una quota viene calcolatacon il sistema contributivo;

– sistema di calcolo contributivo: viene effettuato questo calcolo nel caso in cui il lavoratore ha iniziato l’attività lavorativa dopo il 31 dicembre del 1995.

Anzianità contributiva

L’anzianità contributiva maturata viene elevata (nel limite massimo di 2080 contributi settimanali) dal numero di settimane che intercorrono tra la decorrenza della pensione e il compimento di 60 anni di età sia per le donne sia per gli uomini a seguito dell’introduzione del sistema contributivo per le anzianità maturate dal primo gennaio del 2012.

Nuova normativa bonus bebè 2013

 La nuova normativa riguardante il bonus bebè -decreto del Ministero del lavoro del 22 dicembre 2012- è stata pubblicata il 13 febbraio in Gazzetta Ufficiale e prevede, per il triennio 2013/2015 nuove regole per il congedo obbligatorio e per il congedo facoltativo del padre, per le forme di sostegno economico alla madre e per favorire il rientro nel mondo del lavoro. La nuova legge si applica per tutti i bambini nati dal 1° gennaio 2013.

Di seguito il dettaglio e i riferimenti per la nuova normativa sul Bonus Bebè 2013.

Bonus Bebè 2013 – Congedo del padre

Il padre potrà usufruire del congedo obbligatorio e del congedo facoltativo entro i primi cinque (5) mesi dalla nascita del figlio. Ai congedi sono applicati i seguenti vincoli:

Congedo obbligatorio

1. se di un giorno può essere sfruttato anche in concomitanza con il congedo di maternità;

2. possono avvalersene anche i padri già in congedo di paternità;

Congedo facoltativo

1. la fruizione del congedo per il padre di uno o due giorni è soggetto alla scelta della madre di non fruire di altrettanti giorni del proprio congedo, con conseguente anticipazione del termine finale del congedo post-partum;

2 il congedo è fruibile dal padre anche contemporaneamente all’astensione della madre.

Bonus Bebè 2013 – Trattamento economico del congedo di paternità

Il trattamento economico previsto per il congedo di paternità, sia esso obbligatorio che facoltativo, è pari al 100% della retribuzione giornaliera che sarà totalmente a carico dell’Inps.

Bonus Bebè 2013 – Modalità di comunicazione del congedo di paternità

La volontà di usufruire del congedo di paternità deve essere comunicata con un preavviso di quindici giorni rispetto ai giorni previsto per il congedo. La comunicazione può essere inviata sia in forma scritta che telematica, in base alle regole aziendali.

Se il padre usufruisce del congedo facoltativo alla comunicazione deve essere allegata la dichiarazione della madre di non usufruire di un numero equivalente di giorni del suo congedo di maternità.

Bonus Bebè 2013 – Contributi per i servizi all’infanzia

Se la madre non intende usufruire del congedo parentale  al termine della maternità, può far richiesta di un contributo per il servizio di baby-sitting o per il pagamento di asili pubblici e provati, ma solo se accreditati. La nuova normativa prevede un contributo mensile pari a 300 euro per un periodo massimo di sei mesi.

Il contributo è erogato dall’Inps in buoni lavoro o in pagamento diretto verso l’asilo o la struttura indicata. Il contributo può essere richiesto anche se si è già sfruttata una parte del congedo parentale.

Bonus Bebè 2013 – Modalità di richiesta contributi

Per richiedere il contributo Inps è sufficiente collegarsi al sito dell’Inps e inviare la domanda telematica indicando la quale tipologia di beneficio alla quale si vuole aderire o la struttura destinataria (da scegliere tra le strutture indicate).

Bonus Bebè 2013 – Chi può beneficiarne

I contributi previsti dalla nuova normativa sono proporzionali alla tipologia di orario del lavoro svolto dalla madre (le donne iscritte alla gestione separata possono avere il contributo per un massimo di tre mesi).

Il contributo non è erogabile per le donne che hanno già l’esenzione totale  dal pagamento della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati convenzionati.

Inoltre, le donne che richiedono il contributo dovranno rinunciare ad un periodo del loro congedo parentale uguale al numero di mesi per i quali è stato richiesto il contributo.

Bonus Bebè 2013 – La graduatoria

Le graduatorie per l’accesso al bonus bebè sono stilate in base al reddito dichiarato dall’Isee. Nel complesso sono stati messi a disposizione dal governo 60 milioni di euro da distribuire in parti uguali nei tre anni di sperimentazione.