Pregi e difetti della rivoluzione tecnologica nel mercato del lavoro

 Questo è quanto emerge da un’analisi pubblicata nell’ultima edizione dell’Hays Journal, nella quale si mette in evidenza come Internet abbia moltiplicato le opportunità di lavoro, tanto per le aziende quanto per i professionisti, allargando il raggio d’azione in entrambi i sensi, ma queste nuove opportunità non possono sostituire la comunicazione diretta.

L’analisi muove delle critiche precise all’eccessivo utilizzo della tecnologia nelle dinamiche lavorative e ne mette in evidenza alcuni rischi specifici, tra i quali spicca quello della perdita delle abilità interpersonali dirette, come la capacità di gestire un network di conoscenze utile dal punto di vista lavorativo.

Secondo Carlos Manuel Soave, managing director Hays Italia, nonostante Internet abbia permesso di accedere a dei grandi network di comunicazione e di conoscenze anche in ambito internazionale

non deve sostituire in toto la comunicazione diretta: sarebbe meglio evitare che email e chat prendano il posto del contatto umano. Il perché è presto detto: un rapporto tecnologico perde di sfumature e di calore e, la comunicazione virata sull’on line, indebolisce la capacità dei professionisti di creare un network di conoscenze e di contatti forte e strutturato.

Quindi, Internet è un validissimo aiuto per una maggiore condivisione della conoscenza, ma questo non vuol dire che sia possibile non coltivare e allenare la capacità degli staff aziendali di avere dei rapporti diretti, sia in gruppo che singolarmente. Secondo Soave, il ruolo di Internet a livello lavorativo deve essere quello di punto di partenza per la gestione dei rapporti ‘in’ ed ‘extra’ lavorativi, ma, dopo aver dato inizio a queste relazioni, è necessario che queste poi si concretizzino nella realtà.

A questo proposito l’Hays Journal dà cinque consigli per il rafforzamento dei network di contatti, sia per le aziende che per i professionisti. Vediamoli nello specifico.

1. Coltivare le conoscenze, che spesso nascono e si cementano in momenti altri dal lavoro, per questo le aziende, e con loro i professionisti, dovrebbero prendere parte ad incontri anche al di fuori dell’ambito lavorativo.

2. Dare la giusta importanza alla preparazione culturale. Non si tratta, quindi, delle specifiche conoscenze -pratiche e teoriche- necessarie allo svolgimento del proprio lavoro, ma di, appunto, cultura generale, ossia quello che si conosce del mondo esterno al proprio ambiente professionale. In questo senso le aziende dovrebbero promuovere incontri e workshop dedicati alla cultura, anche usufruendo di scontistiche e convenzioni con musei ed istituzioni artistiche.

3. Mantenere attivo il  confronto intergenerazionale. Si tratta, in sostanza, di permettere la libera circolazione di idee tra  professionalità senior e junior, confronto dal quale possono nascere nuovi progetti e nuove possibilità di collaborazione, in incontri in cui i senior si avvalgono della freschezza e delle competenze tecnologiche dei junior e questi ultimi, allo stesso tempo, possono usufruire della rete di conoscenze avviata dai senior in tanti anni di attività.

4. Incentivare la collaborazione tra le figure intermedie. E’ quello che viene definito come middle managment, che spesso si trova in uno stato di frustrazione a causa dell’eccessiva burocrazia.

5. Curiosità come primo alleato nella scoperta e conoscenza di quanto offre il mercato. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario impegnarsi e condividere informazioni, così da poter generare nuove idee e business plan in grado di sorprendere e sbaragliare la concorrenza.

Lavorare nel turismo con Eures

 Grazia alla collaborazione tra la Rete Regionale Eures e la società danese TMC Tourist Service, 151 giovani e volenterosi ragazzi italiani potranno ottenere un posto di lavoro in un albergo in Spagna, Grecia e a Cipro. I posti di lavoro da occupare riguardano diverse professionalità e, per tutti coloro che supereranno le selezioni, è previsto un corso di formazione della durata di una settimana che si terrà in Grecia o a Cipro.

Nello specifico sono ricercati i seguenti profili professionali:

– 60 animatori
– 25 animatori sportivi
– 25 animatori per bambini
– 20 capo animatore
– 5 istruttori di Zumba
– 10 hostess per accoglienza clienti
– 5 tecnici delle luci e del suono
– 1 supervisore

Per partecipare alle selezioni è necessario essere in possesso della cittadinanza europea e conoscere fluentemente l’inglese. Per chi supererà le selezioni sono previsti compensi a partire dai 500 fino ai 1540 euro lordi, in base a esperienza e mansione.

Maggiori informazioni sono disponibili scaricando l’AVVISO dell’offerta Eures.

Lavorare da UBI Banca

 Ottime occasioni di lavoro in vista nel settore bancario. A proporle uno dei maggiori gruppi italiani, UBI Banca (Unione Banche Italiane), che sta cercando laureandi e laureati per le sue sedi presenti nella regione Lombardia.

UBI Banca è nata nel 2007, grazie alla fusione tra Banche Popolari Unite e Banca Lombarda, operazione che l’ha portata ad essere il quinto istituto in Italia per numero di filiali sul territorio.

La sua sede centrale è a Bergamo e nella sua rete sono presenti grandi e rinomati istituti bancari quali Banca Popolare di Bergamo, Banco di Brescia, Banca Popolare Commercio e Industria, Banca Regionale Europea, Banca Popolare di Ancona, Banco di San Giorgio, Banca Carime, Banca di Valle Camonica, UBI Banca Private Investment.

Le offerte di lavoro di UBI Banca attive in questo periodo sono rivolte a laureati e laureandi che saranno inseriti nell’organico della filiali lombarde con contratti di apprendistato della durata di 24 mesi o con contratti a tempo determinato di 12 mesi, accompagnati da percorsi di formazione in sede e in aula.

Per candidarsi alle offerte di lavoro aperte da UBI Banca consultare il sito dell’Istituto alla pagina offerte .

Stage da Nestlé

 Lavorare per la Nestlé è sicuramente un sogno per chiunque voglia entrare nel mondo del lavoro. In questo periodo, la grande azienda alimentare, ha aperto le selezioni per diverse posizioni di stage per alcune delle sue sedi italiane.

L’azienda, che ha la sua sede centrale in Svizzera, nasce nel lontano 1866, grazie alla brillante intuizione di Henri Nestlé, l’inventore della farina lattea, alimento indispensabile per tutti i lattanti impossibilitati a nutrirsi al seno. Da qual momento in poi la Nestlé ha avuto una continua crescita che l’ha portata ad essere presente in tutto il mondo con una vasta gamma di prodotti diversificati.

Al momento l’azienda è alla ricerca di diverse professionalità da inserire nell’organico con un contratto di stage della durata di 6 mesi. Vediamo nel dettaglio le posizioni aperte e le relative sedi di lavoro.

Stage Addetto al Museo Storico per San Sisto (Perugia)

Stage Assistant Demand & Supply Chain per la sede di Milano e per la sede di Parma

Stage Safety Health & Envirnment Project Specialist per la sede di Moretta (Cuneo)

Stage Assistant Controller per la sede di Parma

Stage Assistant Brand Manager per la sede di Milano

Stage Marketing Assistant per la sede di Parma

Stage Assistant Packaging manager per la sede di Milano

Per la candidatura ad una delle posizioni di stage aperte da Nestlé, consultare la pagina Carriere del sito del gruppo.

Lavoro e stage da Auchan

 Buone opportunità di lavoro nel settore della Grande Distribuzione Organizzata grazie a Auchan, la grande catena francese capillarmente presente anche sul territorio italiano.

Al momento si può usufruire sia di offerte di lavoro che di stage. Di seguito i dettagli delle posizioni attualmente aperte con relative sedi di lavoro.

Offerte di lavoro

Capo reparto pescheria e salumeria per l’Ipermercato Milano Est

Allievi capo reparto per il Veneto e per Milano

Farmacisti per l’Iper Merate e per Rozzano

Responsabile della sicurezza per la Sardegna

Offerte di stage

Gli stage offerti da Auchan avranno la durata di 6 mesi sono previsti per la sede di Rozzano e gli stagisti verranno remunerati con un rimborso spese pari a 500 euro al mese.

Di seguito gli stage attivi:

Stage Comfactor

Stage HR Relazioni Sindacali e Contenzioso del lavoro 

Stage HR Selezione e Gestione Risorse Umane

Stage JR Buyer

Stage Qualità

Stage Category 

Per le candidatura ad una delle posizioni aperte -sia per lavoro che per gli stage- consultare la pagina Offerte del sito del gruppo.

Pensione di invalidità a rischio per le donne sposate

 Sono le donne sposate a rischiare di più, dopo che l’Inps ha deciso che il reddito sul quale si decide l’ammontare dell’assegno pensionistico di invalidità dovrà essere calcolato non più sul reddito individuale ma su quello coniugale.► Le spese di ricovero dei famigliari portatori di handicap

Fino a questo momento, il reddito limite per l’ottenimento della pensione di invalidità era individuale, fissato a 16500 euro e 4650 euro all’anno a seconda della percentuale di perdita della capacità lavorativa.

Ora, l’Inps ha deciso che questi limiti saranno considerati sul totale del reddito coniugale, il che vuol dire che migliaia di donne sposate potrebbero perdere il loro assegno e, nella peggiore delle ipotesi, potrebbero anche essere costrette a restituire quanto ricevuto negli ultimi dieci anni.Secondo l’avvocato previdenzialista Sante Assennato

Per 34 anni tanto per l’assegno quanto per la pensione gli stanziamenti delle leggi di bilancio dello Stato hanno previsto limiti reddituali personali: una deroga a questa prassi rappresenterebbe la più grave controriforma in materia assistenziale con conseguenze devastanti soprattutto per la donna.

Questo perché, essendo il mercato del lavoro a forte prevalenza maschile, l’assegno e la pensione di invalidità erano volti a tutelare proprio il sesso meno avvantaggiato nel momento in cui, per motivi di salute, si trova senza lavoro.

► Fornero blocca circolare Inps su pensioni invalidità

Ora, la questione è stata rimandata alla magistratura e il verdetto della Corte di Cassazione è atteso per il prossimo 13 febbraio.

 

Reintroduzione della pensione con 15 anni di contributi

 Queste 65 mila persone, lavoratori -ma soprattutto lavoratrici- usciti dal mondo del lavoro prima di raggiungere i requisiti per la pensione di anzianità, a causa di impedimenti quali i figli, problemi in famiglia o altre questioni non dipendenti dalla loro volontà, che si sono trovate escluse dalla pensione dopo con l’entrata in vigore della riforma Fornero.

► Età pensionabile italiana più alta d’Europa

Grazie alla circolare emanata dall’Inps il primo febbraio, questi lavoratori potranno presentare la domanda per  la pensione di anzianità. I requisiti minimi sono il compimento del 60° anno d’età per le donne e del 65° per gli uomini per coloro che alla data del 31 dicembre 1992 sono stati autorizzati al versamento dei contributi volontari per  la totalizzazione di 15 anni. Nel caso di lavoratori dipendenti il requisito è l’aver raggiunto un’anzianità assicurativa di almeno 25 anni ed un cumulo di 10 anni di contributi, anche per periodi inferiori alle 52 settimane in un anno.

► Obiettivo Welfare: le proposte dei partiti in lizza per le elezioni

Una grande vittoria per i lavoratori e per i sindacati che si erano immediatamente schierati contro questa legge che, nella sostanza, depennava le deroghe previste dall’art. 4 del decreto legge num 503 del 1992. Una legge che, nella lettura aziendalistica che ne era stata fatta, cancellava quei diritti che i lavoratori sono riusciti ad ottenere con oltre 20 anni di lotte.

 

Previsioni di assunzione per i giovani

 Secondo l’analisi compiuta da Datagiovani in base alle previsioni di assunzione per i giovani fino ai 29 anni nelle aziende italiane per il primo trimestre 2013 fatta da Unioncamere-Ministero del Lavoro, saranno circa 38.000 i giovani che riusciranno a trovare un impiego.

Rispetto allo stesso periodo dello scorso si attesta una diminuzione del 26%, cioè circa 13mila assunzioni in meno. I dati mostrano come la situazione lavorativa in Italia sia particolarmente difficile proprio per i giovani: su un totale di  138mila assunzioni programmate, solo un terzo sono riservate ai giovani con meno di trent’anni.

► Proposte per risolvere il problema della disoccupazione

Analizzando la dislocazione geografica, emerge un dato tipico italiano, cioè una condizione più difficile nelle regioni del Mezzogiorno, dove si registra un calo del 40% di assunzioni previste per ragazzi con meno di 29 anni, con punte di -55% in Puglia e di -48% in Sardegna.

Una situazione che comunque è comune a tutta Italia, con diminuzioni delle assunzioni giovanili del 29% per il NOrdovest, del 21% del Nordest e del 17% per il Centro.

► Continua incubo disoccupazione

Le professioni maggiormente richieste sono cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici, con 4.379 assunzioni previste (-7,3% rispetto al primo trimestre del 2012). Tante le richieste per gli ingegneri, con un incremento di richieste del 40,5%, e di professioni legate all’accoglienza, informazione e assistenza alla clientela (2.253 richieste di assunzione, con una crescita del 32% rispetto al primo trimestre del 2012).

 

Assunzioni Kiko Make up

 Kiko Make up Milano, che fa capo al Gruppo Percassi, è una realtà molto giovane ma con una capillare diffusione a livello internazionale, con circa 300 punti vendita tra Francia, Spagna, Germania, Inghilterra e Portogallo. Negli store a marchio Kiko si possono trovare tutti i prodotti per la cura del corpo e del viso caratterizzati da un ottimo rapporto tra la qualità, certificata anche dal marchio Made in Italy, e il prezzo.

Al momento l’azienda è alla ricerca di diversi profili professionali da inserire nei negozi Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana e Lazio. Vediamoli nel dettaglio.

Addetti alle vendite per le sedi di Latina, Rovereto (TN), Vipiteno (BZ), Bressanone (BZ), Riccione, Solbiate Olona (VA), Padova, Bassano del Grappa (VI), Schio (VI), Milano Malpensa e Lunghezza – Roma Est;

Store Manager per le sedi di Latina, Milano, Pontedera (PI), Schio (VI), Rovereto (TN) e Lunghezza – Roma Est;

Trainer Make Up per la sede di Milano;

Referente Contabilità Magazzino;

Specialista Ufficio Acquisti per la sede di Bergamo.

Per tutti coloro che fossero interessati ad una delle posizioni lavorative aperte da Kiko Make Up e i relativi requisiti richiesti per partecipare alle selezioni le informazioni sono disponibili alla pagina dedicata alle posizioni aperte del sito dell’azienda, dove è anche possibile registrare il proprio curriculum vitae.

ThyssenKrupp taglia 2000 posti di lavoro

 Sono circa duemila i posti di lavoro che potrebbero andare in fumo alla ThyssenKrupp. La motivazione di questi tagli, secondo quanto riportato da Spiegel online, è il tentativo di risparmiare ben 500 milioni di euro l’anno entro il 2015. Oltre al taglio del personale, il colosso potrebbe anche optare per la dismissione di alcuni comparti per avere un’azienda meno pesante e più facile da salvaguardare contro la crisi.

► Rischi e soluzioni per l’Eurozona

Non è così vero, quindi, che la Germania non ha subito la crisi. In misura minore rispetto a molti altri paesi, forse, ma i tentacoli della congiuntura economica difficile sono arrivati anche nel paese della Merkel e il primo comparto a farne le spese è quello dell’acciaio.

Per questo la ThyssenKrupp sta mettendo in atto questa doppia strategia (tagli occupazionali e dismissione di alcune attività) che andrà a toccare circa duemila dei 27.600 dipendenti di  Steel Europe, ossia il comparto siderurgico di ThyssenKrupp. Oltre a questo comparto, potrebbe essere interessata dai tagli al personale anche la centrale amministrativa di Duisburg.

► Sindacati firmano l’accordo per lo stabilimento di Pomigliano

Ancora tutto da decidere, comunque, perché la proposta deve ancora passare al vaglio della direzione aziendale e dei sindacati, che potrebbero essere l’ostacolo maggiore, ma, come fanno sapere da Steel Europe, il comparto non riesce più a coprire i suoi costi di produzione.