Lavoro: trasferirsi per guadagnare bene. Già, ma dove? A rivelarlo è la banca internazionale HSBC grazie ad un sondaggio che ha coinvolto 27.000 espatriati provenienti da 190 paesi (Italia inclusa); i risultati prendono in considerazione lo stipendio ma non solo. Ecco la top ten
E’ stato indetto un bando per la selezione di 110 volontari per l’attuazione di progetti di Servizio Civile Nazionale nell’ambito di Garanzia Giovani; nello specifico
• 3 progetti per 71 volontari finalizzati alla tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale di musei, archivi e biblioteche da realizzarsi in uno degli ambiti territoriali individuati dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo;
• 2 progetti per 17 volontari mirati ad assicurare una efficace preventiva difesa del suolo da realizzarsi in uno degli ambiti territoriali individuati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
• 4 progetti per 22 volontari finalizzati a garantire l’integrazione degli stranieri e a facilitarne il percorso di integrazione da realizzarsi in uno degli ambiti territoriali individuati dal Ministero dell’Interno
L’economia circolare è il miglior datore di lavoro per l’Italia; il settore della raccolta dei rifiuti e della loro trasformazione sembra infatti aver generato circa 199 mila nuovi posti di lavoro. I numeri parlano chiaro: 9 milioni di tonnellate di rifiuti e 20 milioni di tonnellate di residui agricoli prodotti ogni anno, grazie al loro possibile riutilizzo nell’ambito della bioraffinazione, del compostaggio e delle bioplastiche, sono un’importante risorsa occupazionale per la nostra penisola,.
Un esempio tutto italiano della possibilità di attuare un’economia di tipo circolare nel Bel Paese è rappresentato da Coou, il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati. Quest’ azienda raccoglie da 32 anni uno dei rifiuti più pericolosi per l’ambiente, ma delle 5,3 milioni di tonnellate raccolte il 90% è stato utilizzato per la produzione di nuovi lubrificanti; una scelta green che ha permesso all’Italia di risparmiare circa 3 miliardi di euro in petrolio.
Questo è solo uno dei tanti casi virtuosi di aziende che hanno effettuato scelte ecologiche ben precise; per conoscere altre realtà eco-friendly è possibile consultare la sezione Future-E sul sito di Enel che, partendo da un progetto di economia circolare, informa su iniziative sostenibili energetiche e ambientali attuate in Italia e nel mondo.
Che i rifiuti rappresentano un’opportunità lavorativa lo sa bene anche l’Europa, che secondo altre stime, complice la nuova legislazione in tema di rifiuti, ha visto la creazione di 400 mila nuovi posti di lavoro; altri 180 mila potrebbero invece essere stati creati dalla Valutazione d’impatto della Commissione Europea al 2030. Più ottimistici i dati proposti dai Wrap, un Ong britannica, che ha parlato di 3 milioni di nuove assunzioni dirette o facenti parte dell’indotto.
In termini occupazionali l’economia circolare sembra essere molto efficace, ma lo è anche dal punto di vista economico ed energetico? La risposta è sì.
Basta pensare che il 40% dei costi delle imprese manifatturiere è dovuto all’acquisto delle materie prime, una spesa alla quale vanno poi sommati il costo dell’acqua e quello dell’energia. Dunque, maggiore sarà il riutilizzo delle materie prime seconde, ovvero le materie prime derivanti dal riciclaggio di rifiuti e scarti industriali, maggiore sarà il risparmio per le aziende (si parla di 600 miliardi euro annui). Ovviamente l’adozione di un modello produttivo circolare ha effetti benefici anche sull’ ambiente, grazie a una riduzione della produzione di gas serra dal 2% al 4%.
La legge sul caporalato dovrebbe far venire allo scoperto tante situazioni per esempio dovrebbe smascherare tanti lavoratori in nero ma secondo la Coldiretti l’effetto di questa normativa dovrebbe essere esteso e più ampio e contribuire a ridurre lo sfruttamento minorile all’estero.
Gli immigrati rappresentano per molti un costo sociale, invece, stando alle ultime statistiche, devono essere considerati dei veri e proprio tesori sommersi. Per quale motivo?
Il Ministero del Lavoro, rispondendo ad una richiesta di parere della Direzione territoriale del lavoro di Trieste e Gorizia, ha fornito – con la nota n. 18194 del 4 ottobre 2016 – alcuni chiarimenti in merito all’utilizzo del contratto intermittente.
Il ministero ha spiegato che il programma di alternanza scuola-lavoro va alla grande visto che un grande numero di studenti si è iscritto per lavorare d’estate. Molti anche i liceali che hanno aderito ma non sono potuti andare nelle aziende.
Gli alberghi sono vuoti e fanno fatica nella stagione, eppure c’è chi continua ad esercitare l’arte dell’ospitalità pur non potendoselo permettere. Ecco il comunicato di Federalberghi che mette in luce tutte le criticità del sistema.
Secondo il premier Renzi, dopo il referendum si procederà con l’assunzione di 10.000 persone e saranno impiegati soprattutto poliziotti, dottori e infermieri. Ma cos’ha detto di preciso il leader del Partito Democratico?
Tempo fa gli apprendisti nelle botteghe degli artigiani erano molto numerosi. Adesso invece l’apprendimento dell’arte segue dinamiche differenti. A dare l’annuncio e lanciare l’allarme ci ha pensato la CGIA di Mestre in un comunicato molto interessante.
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