La Regione Emilia Romagna ha dato il via ad una campagna informativa per i padri lavoratori che vogliono usufruire dell congedo di paternità e parentale. Una misura economica importante per le nuove famiglie, coperto da contributi previdenziali.
Lavoro
Allattamento per i lavoratori padri, come funziona
Con una sentenza del TAR sono stati approvati una volta per tutte i riposi giornalieri, ovvero l’allattamento, al padre lavoratore coniugato con una madre casalinga e non lavoratrice dipendente. Ecco come funziona la richiesta di questo sussidio.
Il nuovo contratto part time definito dal Jobs Act
Il decreto attuativo della delega del Jobs Act che riguarda i contratti di lavoro, approvato il 20 febbraio scorso ha ridefinito quasi completamente le norme del lavoro part time o a tempo parziale che dir si voglia. Anche se resta invariato l’impianto fondamentale ci sono nuove possibilità. Per esempio relativamente alla maternità.
Quando il contratto di formazione diventa a tempo indeterminato
Ci sono dei casi in cui il contratto di formazione e lavoro stipulato da un’azienda con un lavoratore, diventa immediatamente contratto di lavoro a tempo indeterminato. Si tratta dei casi in cui l’azienda si dimostra inadempiente sotto il profilo formativo. Spieghiamoci meglio con l’aiuto della Cassazione.
TFR in busta paga, cosa bisogna sapere?
A partire dal primo marzo 2015 si potrà ottenere la liquidazione del TRF in busta paga fino al 30 giugno 2018. Una decisione che spetta ai lavoratori dipendenti del settore privato e che sarà in qualche modo irrevocabile una volta fatta la scelta. Ecco qualcosa da valutare prima di chiedere il TFR in busta paga.
TFR in busta paga, i punti salienti
Il primo marzo 2015 si parte con il TFR in busta paga che assumerà la forma di un’integrazione economica alla retribuzione mensile. Come tale il trattamento di fine rapporto sarà tassato alla stregua dei redditi e questo è uno dei dubbi portati avanti dagli esperti.
Il congedo parentale può essere sostituito da un part-time
La riforma dei contratti introdotta dal Jobs Act ha modificato anche la normativa e la prassi legata ai congedi parentali. In pratica si potrà sostituire il congedo parentale con una riduzione dell’orario di lavoro fino al 50%, quindi con il passaggio al part time.
La richiesta del voucher ricollocamento e la sua decadenza
Il contratto di ricollocazione e i voucher ricollocamento non sono più legati al contratto a tempo indeterminato con tutele crescenti ma rappresentano un nuovo ammortizzatore sociale esteso dai lavoratori licenziati a tutte le categorie di disoccupati. Ecco chi può farne richiesta, come e quando si parla di decadenza.
Che cos’è il contratto di ricollocazione e a che serve
Il decreto sugli ammortizzatori sociali ha accolto in sé anche la definizione del contratto di ricollocazione cui sono collegati i famosi voucher ricollocamento. Si tratta di misure inizialmente pensate per i lavoratori licenziati che invece sono divenute una misura a sostegno di tutti i disoccupati.
Contratti e lavoro, ecco come cambiano
I 4 decreti pubblicati dal Governo in attuazione del Jobs Act introducono il contratto a tutele crescenti e i nuovi ammortizzatori sociali. Sono stati approvati in base al riordino dei contratti ed è stata introdotta una nuova flessibilità sulla conciliazione lavoro-famiglia. Ecco cosa cambia per chi cerca e per chi offre lavoro.