Vi sono importanti modifiche per ciò che concerne i voucher lavoro 2014. Mentre il Jobs Act, la riforma del lavoro voluta dal governo e in programma quest’anno introduce una serie di novità riguardanti il lavoro accessorio pagato con i buoni o voucher lavoro, l’Inps ha messo on line l’aggiornamento periodico al 30 giugno 2014 dell’Osservatorio statistico sul Lavoro accessorio.
Lavoro
Fiom contro il Jobs Act: organizzato uno sciopero di otto ore
Sarà un novembre di protesta per Fiom, che continua a portare avanti la sua battaglia contro il Jobs Act. Per contrastare la riforma sul lavoro del Governo Renzi il sindacato manifesterà l’8 novembre per 8 ore. Inoltre, sono state indette due manifestazioni a Milano il 14 novembre e una a Napoli il 21 novembre.
A settembre i salari non sono cresciuti
I salari non aumentano da tre mesi. Anche nel mese scorso, l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie resta invariato in confronto al mese precedente e si registra un incremento dell’1,1% in confronto al settembre dello scorso anno. A rilevarlo è l’Istat, ricordando che come successo con i dati di luglio e agosto 2014 la crescita su base annua prosegue a essere la minore almeno da 32 anni, ovvero dal 1982, data d’inizio delle serie ricostruite.
Inps: più di ventuno milioni di ore di Cigo autorizzate a settembre
Nel mese di settembre, il totale di ore di cassa integrazione guadagni autorizzate si è attestato a 104,5 milioni. Si registra, dunque, un + 13,7% in confronto allo stesso mese del 2013 quando le ore autorizzate erano state di 91,8 milioni secondo i dati Inps.
Cisl preoccupata per il piano industriale di Poste Italiane
Il Segretario della Cisl Mario Petitto si è detto preoccupato per il piano industriale di Poste Italiane in corso di preparazione da parte dell’amministratore delegato Francesco Caio, che sta programmando 17-20mila esuberi, su un organico di circa 143 mila dipendenti. Di questi, più della metà sono rappresentati proprio dalla Cisl.
Il Tfr in busta paga conviene?
Una delle novità più importanti della manovra varata dall’esecutivo guidato da Matteo Renzi è senza dubbio il Trattamento di fine rapporto che, su richiesta del lavoratore, potrà finire da subito nella busta paga mensile invece di essere accantonato per la liquidazione. La tassazione, separata dal resto del normale Tfr, sarà diversa da quella privilegiata. Chi ha accetta di vedere il denaro a fine mese in busta, infatti, lo vedrà sottoposto all’aliquota ordinaria.
Il Fondo Monetario Internazionale lancia allarme ‘Disoccupazione’
La disoccupazione rappresenta un pensiero costante per tutti i principali attori economici. Il Fondo Monetario Internazionale, in occasione del summit di Washington che ha per protagonista il direttore Christine Lagarde, non è esente dall’approfondimento della questione e anzi fa sapere che in alcune regioni del meridione d’Europa e nel Nord Africa la disoccupazione giovanile rappresenta un problema sociale cronico.
Cosa sono e come funzionano i Job Italia – La proposta di Luca Ricolfi
L’autunno del 2014 sarà ricordato come uno dei più innovativi dal punto di vista del mercato del lavoro. Il governo Renzi, infatti, continua a lavorare sul Jobs Act in vista della nuova Riforma del Lavoro, che arriverà nel 2015, ma altre valide proposte sono in cantiere e attendono solo di essere trasformate in disegno di legge.
Il Fondo monetario internazionale promuove il Jobs Act
Il Fmi promuove il Jobs Act italiano. Olivier Blanchard, capo economista, ha dichiarato di apprezzare lo spirito che si cela dietro la riforma del lavoro promossa da Matteo Renzi nel nostro Paese, aggiungendo che la dualità nel mercato costituisce un problema suddividendo i cittadini in due classi. Una situazione che non desidera nessuno. Per Blanchard, l’unica via percorribile è quella del ‘contratto unico’.
Tfr, gli italiani preferiscono averlo a fine carriera
Continua a far discutere la proposta governativa di trasferire una parte del trattamento di fine rapporto in busta paga. Ma gli italiani non sono d’accordo. Solo una parte di loro lo vorrebbe sotto forma di stipendio. Una fetta ancora più ridotta lo utilizzerebbe per qualche forma di previdenza complementare.