Riforma delle pensioni, tutti i possibili cambiamenti

 A poco più di due anni dalla riforma delle pensioni voluta dall’ex ministro Fornero, il Governo Renzi sta studiando un nuovo piano per cambiare nuovamente le carte della previdenza italiana che potrebbe portare a dei grandi cambiamenti: lo scopo è, da un lato, ridistribuire più equamente gli importi delle pensioni e, dall’altro, reperire le risorse necessarie al taglio dell’Irpef.

Vediamo nello specifico di cosa si tratta.

Riforma delle pensioni, cosa succede con il ricalcolo?

 In arrivo delle cattive notizie per i pensionati italiani e per tutti coloro che ancora devono arrivare al tanto agognato traguardo.

Con la Riforma delle pensioni allo studio del Governo Renzi, infatti, potrebbe esserci una vera e propria rivoluzione: tutte le pensioni potrebbero venir calcolate solo in base al sistema contributo, il che vuol dire che in molti vedranno abbassarsi quanto percepito ogni mese.

Il paradosso delle pensioni dei co.co.co

 Parasubordinati, collaboratori, associati in partecipazione e professionisti senza cassa, in una sola parola co.co.co, ovvero tutti quei lavoratori che non hanno un contratto di lavoro dipendente e che si pagano da soli i contributi.

Questa ampia categoria di lavoratori è alla ribalta della cronaca in questi giorni dopo la forte denuncia presentata da Italia Oggi, che ha messo in evidenza come questi lavoratori siano di fondamentale importanza per la sopravvivenza dell’Inps e per l’erogazione delle pensioni di tutti i lavoratori dipendenti ma che, di contro, potrebbero non vedersi corrisposto nessun rateo quando sarà il loro momento di mettersi a riposo.

Pensioni, dove Renzi prenderà i fondi

 Le nuove risorse per misure del piano lavoro e non solo presentato dal premier Renzi potranno arrivare da tagli alle pensioni, quelle di reversibilità, da cui sono previsti 100 milioni dal 2016.

Pensioni alte, l’ipotesi del prelievo di Renzi

 Sebbene il premier Renzi abbia smentito l’ipotesi di un probabile prelievo sulle pensioni più alte “Il tema di un contributo straordinario da parte di chi prende una pensione robusta esiste. È una delle ipotesi che sta per essere affinata” ha detto il sottosegretario Graziano Delrio.

Quale futuro dei fondi pensione

 Per quanto riguarda il settore della previdenza sociale, potrebbero esserci delle novità del tutto ragguardevoli per i giovani, grazie ad agevolazioni fiscali, in modo da incentivarli ad una forma di previdenza integrativa.

Pensione anticipata per lavori usuranti, i requisiti

 Scadono il prossimo lunedì 1° marzo i termini per la presentazione della richiesta di pensione anticipata per lavori usuranti.

Questo trattamento è riservato a lavoratori, sia dipendenti che autonomi, che hanno svolto mansioni usuranti e che hanno raggiunto la ‘quota’, ovvero la somma tra gli anni anagrafici e quelli contributivi.

Pensioni, la proposta di Cesare Damiano

 La proposta per l’uscita dal lavoro anticipata fatta dal ministro del lavoro Giovannini prevede un triplice contributo dello Stato, del lavoratore e dell’azienda per cui lavora. Il lavoratore potrebbe scegliere di ritirarsi dal lavoro in anticipo, con un assegno pari ad una percentuale dello stipendio che verrebbe erogato in parte dall’Inps e in parte dall’azienda per cui lavora.