Quando la burocrazia frena le imprese

La burocrazia costituisce un grosso freno in Italia per l’impresa. Ancor più di quanto non si verifichi per quanto riguarda le tasse, che pure sono sempre viste come il primo degli ostacoli allo sviluppo dell’attività.

Ubi pronta alla trasformazione in Spa

Riforma delle popolari: sarà Ubi banca a tracciare la strada per la ‘conversione’ in Spa. L’istituto popolare ha approvato infatti la proposta di nuovo statuto dando un occhio alla trasformazione come previsto per le banche con attivi superiori agli 8 miliardi.

Telecom, l’era di Telco è al capolinea

Ottimo balzo in avanti di Telecom Italia durante il giorno dell’ultimo consiglio di amministrazione di Telco, la holding dei soci italiani e Telefonica che ha gestito l’ex monopolista delle Tlc negli ultimi anni.

Ryanair sorpassa Alitalia, cosa ha influito?

La compagnia low cost irlandese ha superato la quota di 26 milioni di dollari mentre l’ex compagnia di bandiera si è fermata a 23,3 milioni di dollari. Al terzo posto si è classifica EasyJet. Questa la panoramica sulle compagnie aeree, se poi si considerano le tratte, allora si scopre un super traffico sulla Roma Fiumicino-Catania e poi verso Parigi. 

La local tax pronta a diventare imposta unica

Durante il consiglio dei ministri si completerà la delega fiscale. E’ quanto ha stabilito oggi il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, parlando a Napoli nel corso di un convegno sul sistema bancario e lo sviluppo del Mezzogiorno. Ricordando gli strumenti sui quali il governo si sta impegnando, Padoan ha messo in evidenza che la delega fiscale si è tradotta in gran parte in decreti attuativi.

Grecia, le responsabilità di Mario Draghi

Il presidente dell’Ifo, l’istituto di ricerca economica in Germania, Hans-Werner Sinn, come è noto si è sempre detto contrario al salvataggio della Grecia e il suo parere influisce sulle decisioni della Germania.,

Il Quantitative Easing finirà prima?

In base al parere di molti analisti, l’attuale sell-off (vendita di titoli senza limitazione di prezzo e quantità) sulle obbligazioni governative europee e statunitensi non dovrebbe causare sviluppi tali da poter indurre la BCE a pensare ad una diminuzione del programma di acquisto dei titoli obbligazionari in anticipo rispetto ai progetti iniziali.