C’è stata anche la firma di Anpac, Anpav e Avia, i sindacati dei piloti. E questo fa sì che il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi dica «anche senza la firma della Cgil, l’intesa sugli esuberi Alitalia è valida lo stesso».
Italia
Il debito pubblico italiano è cresciuto a causa delle spese delle amministrazioni centrali
Si è toccato un nuovo record assoluto per il debito pubblico italiano che nel mese di maggio è aumentato di 20 miliardi rispetto al mese di aprile e è arrivato a quota 2.166,3 miliardi. Questo è quanto emerge dal Supplemento conti pubblici al bollettino statistico di Bankitalia. Quindi, dati alla mano, dall’inizio dell’anno il debito pubblico italiano è aumentato di 96 miliardi con una crescita del 4,7%.
In Italia, il debito pubblico non conosce “crisi”. Nuovo record a 2.166,3 mld
Si è toccato un nuovo record assoluto per il debito pubblico italiano che nel mese di maggio è aumentato di 20 miliardi rispetto al mese di aprile e è arrivato a quota 2.166,3 miliardi. Questo è quanto emerge dal Supplemento conti pubblici al bollettino statistico di Bankitalia. Quindi, dati alla mano, dall’inizio dell’anno il debito pubblico italiano è aumentato di 96 miliardi con una crescita del 4,7%.
Ritorna l’Anatocismo. Una valanga di emendamenti alla proposta
Sono tanti gli emendamenti che sono stati presentati per far rivedere le norme sull’anatocismo e a breve saranno esaminati, ma intanto continuano le polemiche anche all’interno del Pd. Francesco Boccia, il presidente della Commissione Bilancio, in una intervista ha attaccato in maniera mmolto dura chi ha reinserito l’anatocismo bancario nel DL Imprese, in via di conversione in Senato. Boccia domanda spiegazioni e chiama il governatore Ignazio Visco a riferire in Parlamento su quale sia la posizione di Bankitalia.
Alitalia, ore decisive per la decisione sugli esuberi
«Non è un ultimatum, a un certo punto è giusto che si decida in una direzione o l’altra», ha precisato. Domani alle 11 «sarà presentata la sintesi del lavoro fatto in questi giorni», ha chiarito il ministro ai Trasporti, aggiungendo che «si è lavorato bene fino ad oggi, non vedo perchè non si debba chiudere positivamente. Da parte mia e del governo c’è responsabilità e serietà».
Gli effetti sui listini Usa di possibili cambiamenti di politica monetaria
Qualche cambiamento da un punto di vista di politica monetaria? No, diciamo di no: le aspettative degli operatori restano le medesime ed essi continuano a comprare in barba ai fondamentali e gli istituzionali che perdurano nel loro processo di distribuzione fino a che evidentemente riterranno che i prezzi possano crescere per poi procedere ad ampi alleggerimenti dei propri portafogli.