La crisi economica non ha investito solo l’Italia, ma tutta l’Europa creando oltre 6 milioni di disoccupati. Una situazione difficile che mette in risalto la sfida maggiore che tutti i Paesi dovranno affrontare: lasciare il principio del rigore e tornare a crescere rimettendo al centro dell’agenda «il ruolo trainante dell’industria».
Italia
Contenziosi e risarcimenti, la Corte dei Conti richiama la Consob
Troppi contenziosi e risarcimenti di danni pendenti sono “sintomo evidente di criticità” e mostrano una limitata “efficacia dell’azione di vigilanza della Consob nella tutela dei risparmiatori”, ragione per cui la Corte dei Conti si rivolge all’Autorità che sorveglia il regolare funzionamento dei mercati “raccomandando un’intensificazione dell’attività stessa, incrementando l’utilizzazione del personale nelle funzioni di ‘front’ office”.
Equitalia, dal 1° maggio si riducono gli interessi di mora
Una cospicua fetta di contribuenti italiani si è trovato prima o poi a fare i conti con le famigerate cartelle di Equitalia che, molto spesso, li hanno messi in difficoltà a far fronte al pagamento di cifre esorbitanti in cui le principali spese sono gli interessi di mora e l’aggio che spetta all’ente per la riscossione.
A partire dal 1° maggio 2014 l’importo delle cartelle esattoriali potrebbero essere leggermente più basso, dato che un apposito provvedimento dell’Agenzia delle Entrate ha reso effettiva una riduzione degli interessi di mora applicati in caso di ritardo nel pagamento.
Tasi, Tari e Imu: cresce la pressione fiscale sugli immobili
Non si ferma la polemica sulla Tasi, la nuova tassa sugli immobili introdotta in sostituzione dell’Imu e che avrebbe dovuto portare ad un alleggerimento della pressione fiscale sugli immobili.
Ma, stando almeno alla ricostruzione che ha fatto la CGIA di Mestre, così non sarebbe, anzi: nel 2014 gli italiani che possiedono uno o più immobili si troveranno a pagare 4 miliardi di euro in più rispetto allo scorso anno.
Equo compenso, la decisione sull’aumento rimandata al 23 aprile
Per quanto l’aumento della tassa sulla copia privata sembra ormai essere divenuta una realtà, il Governo non è ancora arrivato ad una decisione ufficiale: la discussione alla Camera dello scorso venerdì non ha portato ai risultati sperati, motivo per cui il tutto è stato rimandato al prossimo incontro che si terrà il 23 aprile alla presenza del Ministro Franceschini.
A richiedere l’aumento della tassa le società di autori ed editori che chiedono che le tariffe attualmente in vigore, decise con il decreto ministeriale del 30 dicembre 2009, vengano adeguate all’aumento del numero delle copie private che si è registrato in questi ultimi anni.