Spread: Italia e Spagna sullo stesso piano

 Scende a 190 punti il differenziale tra Btp decennali e i titoli omonimi tedeschi. Si tratta di un livello uguale al differenziale tra Bonos spagnoli e Bund. Per l’Italia si tratta di un altro risultato eccellente dopo quello di ieri: 2,5 miliardi di euro sono stati collocati in termini di CTz all’asta, con i tassi arrivati ai minimi storici.

Sconti autostrade, come ottenerli

 Partono dal 25 febbraio, gli sconti per i pedaggi autostradali, disposti per cercare di arginare gli aumenti dei pedaggi autostradali di inizio anno. È stato pubblicato sul sito Telepass il modulo per avere le agevolazioni e l’elenco delle tratte interessate, o ci si può recare in uno dei Punti Blu per compilare il modulo stesso, indicando i caselli di entrata e uscita.

Ripresa: il parere di Taddei

 C’è un volto nuovo nella politica italiana, che negli ultimi tempi è sempre più al centro delle cronache economiche. Parliamo del responsabile economico del Partito democratico Filippo Taddei.

Taddei, ‘gregario’ del nuovo Premier Matteo Renzi si esprime sovente sulle questioni economiche aiutando il Presidente del Consiglio sul programma che da qui fino a giugno lo vedrà coinvolto in una difficile missione: quella di risollevare l’Italia con una serie di modifiche atte a uscire definitivamente dalla recessione.

Benzina: più pressione fiscale con l’aumento delle accise

 Da questo sabato scatteranno significativi aumenti delle accise sul carburante. Assopetroli Assoenergia sostiene che da sabato prossimo e fino al 31 dicembre 2018 i cittadini italiani, al netto delle addizionali regionali, subiranno una pressione fiscale mediante l’incremento delle accise sui carburanti per autotrazione di ben 1,18 miliardi di euro, ai quali dovranno essere sommati altri 260,26 milioni di euro di Iva (calcolata sulle accise) per un valore totale di circa 1,44 miliardi di euro. 

Carburante: accise in aumento da sabato

 Sarà attivo da sabato l’ennesimo aumento dell’accisa sulla benzina, che varierà da 728,40 euro per mille litri a 730,80 con un aumento di 0,24 centesimi al litro, e di quella sul gasolio, da 617,40 a 619,80 per mille litri (+0,24) in virtù dell’aumento di 0,34 centesimi. L’aggravio era stato contemplato ad agosto dello scorso anno in veste di copertura finanziaria per diverse voci del decreto ‘Fare’, tra cui la nuova legge Sabatini, e rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2014.

Spread in calo a 191

 Continuano a giungere buone notizie dai mercati dopo la giornata di ieri, conclusasi con un risultato ottimo per quanto concerne l’asta di Ctz. Nella giornata odierna, il Tesoro ha ricevuto altri esiti molto positivi che accrescono la fiducia da parte dei mercati con l’asta di 8,5 milardi in bot a sei mesi che ha fatto registrare un’enorme diminuzione del rendimento medi. Esso e sceso di quattordici punti in confronto all’emissione del 29 gennaio, allo 0,455%.

Chiusura del 2013 in utile per il gruppo “L’Espresso”

 Malgrado la contrazione evidente, L’Espresso conclude in utile il 2013, con ricavi in calo del 12,4%. Non ci sarà un dividendo da distribuire, come già successe nel 2012. Ciò si verifica anche per il fatto che nell’anno in corso il gruppo avrà una bassa visibilità dovuta anche al fatto che arrivano segnali incerti dall’universo della pubblicità. 

Renzi comincia dall’Irap

 Matteo Renzi ha stilato il suo piano di Governo, già prima di insediarsi a Palazzo Chigi. Il primo obiettivo è quello di recuperare fondi per la copertura degli sgravi fiscali. L’Unione europea prevede un deficit al 2,6% per il 2014, nonché una lieve revisione al ribasso (forse non sufficiente, sicuramente non al passo di quella degli altri Paesi dell’Eurozona) per quanto riguarda il Prodotto interno lordo.

Il Governo riesamina i conti pubblici

 Si registrerà, con il nuovo esecutivo guidato da Matteo Renzi, una riduzione delle tasse sul lavoro per il 2014 di dieci miliardi di euro. Ieir Renzi ha parlato di diminuzione a “doppia cifra” che contempla una netta sforbiciata del 10% all’Irap versata dalle aziende. Quest’ultima, da sola, vale circa 2,5 miliardi di euro. Il piano del governo al fine di abbattere le imposte sul lavoro inizia pertanto a entrare nel vivo.