Spending review: risparmi del 2% sul Pil entro il 2016

 L’Italia è pronta all’ennesima transizione tra il Governo Letta e il nuovo esecutivo affidato a Matteo Renzi, che dovrebbe stare in carica da oggi sino al 2018 e che ha il compito di formare la nuova squadra.

Nel contempo, il precedente esecutivo è ancora attivo. Prova ne è l’incontro di stasera tra il commmissario degli affari economici e vicepresidente della Commissione Europea Olli Rehn con il Ministro dell’Economia italiano Fabrizio Saccomanni.

Affitto tracciabile, la nuova norma vale solo sopra i mille euro

 Con la Legge di Stabilità è entrata in vigore una nuova norma che obbliga tutti i locatari, ovvero coloro che vivono in case in affitto, a pagare il canone di locazione solo tramite strumenti che permettano la tracciabilità del trasferimento di denaro, ovvero assegni e bonifici bancari o postali.

Micro-imprese italiane, la pressione fiscale arriva al 63%

 Le micro imprese, ovvero le imprese che contano meno di dieci dipendenti, sono il tessuto produttivo dell’Italia: oltre a costituire il 95% delle imprese italiane, queste piccole realtà producono il 31,4% del Pil e il 7% dell’export nazionale e danno lavoro al 47,2% della popolazione che lavora in questo settore.

Alitalia, le facilitazioni per l’ingresso di Etihad

 Per agevolare l’entrata di Etihad nel capitale di Alitalia è stato snellito lo statuto. È in programma un’assemblea straordinaria degli azionisti per ritoccare alcuni articoli dello Statuto che potrebbero produrre delle difficoltà quando Etihad entrerà nell’azionariato.

Gli investitori guardano Renzi

  L’ennesima crisi del Governo, con la staffetta Letta-Renzi, viene osservata soprattutto dai mercati che esaminano le mosse e, principalmente, le riforme del futuro premier.

Interessi di mora: cosa non convince?

 Continua a creare problemi il rapporto vigente tra usura e interessi di mora. Da un lato è certo che i tassi di mora possono diventare usurari. Dall’altro lato, però, rimane il dubbio (non risolto dalla giurisprudenza) se il tasso di mora può essere o non essere sommato a quello degli interessi corrispettivi, n questa maniera, provocando quasi sempre il superamento delle soglie d’usura nei finanziamenti bancari.

Poste Italiane offre un ruolo azionario ai dipendenti

 Sono numerose le interpretazioni che possono essere conferire al nuovo collocamento del 40% di Poste Italiane. I 146.000 dipendenti potranno avere un ruolo azionario. A loro potrebbe essere destinata una quota del 5%, incluse le agevolazioni per coinvolgere coloro i quali lavorano nel raggiungere gli utili e in vista della distribuzione di questi risultati.

Spread ai minimi dal 2006

 La risposta dei mercati all’insediamento di Matteo Renzi alla Presidenza del Consiglio, avvenuto stamane dopo aver ricevuto l’incarico da Giorgio Napolitano, è più che positiva. La gestazione è stata molto lenta, più del previsto, ma ne è ‘valsa’ la pena di aspettare. Con Matteo Renzi a Palazzo Chigi, lo spread Btp/Bund fa registrare un ribasso a 191 punti contri i 200 della chiusura dello scorso venerdì.

Banche e analisti fiduciosi nel Governo Renzi, anche se con riserva

 Politica ed economia vanno di pari passo e anche l’avvicendamento di questi giorni a Palazzo Chigi sta avendo e avrà delle ripercussioni sull’economia dell’Italia, c’è solo da capire se queste saranno positive o negative. Al di la del dibattito politico attualmente in corso, le banche, tanto italiane che internazionali, e vari analisti hanno dato già il loro giudizio su questa nuova era della politica italiana ed è anche positivo.

Disoccupazione giovanile altissima in Italia, Grecia e Spagna

 Sono circa il 40% i ragazzi italiani tra i 15 e i 24 anni privi di lavoro. Un dato a dir poco preoccupante. Siamo in ‘buona compagnia’ dal momento che anche in Grecia e Spagna la situazione è simile.

I tre Paesi citati sono in cima alla classifica della disoccupazione giovanile fra 18 i Paesi dell’Eurozona. Lo scrive la Bce, rilevando che Atene e Madrid vestono la maglia nera. Il livello si attesta “su valori compresi fra il 50 e il 60%. Ma il nostro Paese non fa molto meglio con indici “prossimi al 40%”. Stesso discorso per Portogallo e Cipro.