Exor, i conti tornano

Una stagione di transazione, acquisizioni, lunghe ed estenuanti trattative è servita a migliorare notevolmente gli aspetti patrimoniali. Ad oggi, si puo’ parlare di un vero e proprio Effetto PartnerRe sui conti di Exor.

Ubi Banca, la fusione puo’ attendere

Tra le priorità di Ubi Banca non è contemplata una fusione. L’istituto punta tutto sul nuovo piano industriale, sondando la possibilità di fruire del fondo Atlante per vendere i suoi stock di sofferenze. Parola di Victor Massiah.

Debito pubblico, nuovo record italiano a marzo

Per il debito pubblico italiano, il mese marzo ha portato a un nuovo record. Stando ai dati di Bankitalia, inclusi all’interno del Supplemento “Finanza pubblica, fabbisogno e debito”, il debito delle amministrazioni pubbliche è cresciuto di ben 14,0 miliardi in confronto a febbraio, salendo a 2.228,7 miliardi. In sintesi, invece, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a marzo a 27,8 miliardi, in linea con il 2015.

Italia, il Pil è aumentato solo del +0,3%

L’economia italiana sta cercando di risollevare la china, ma i dati non sono soddisfacenti. Durante il primo trimestre dell’anno il Pil ha fatto registrare una crescita pari allo 0,3% in confronto al trimestre precedente e dell’1% nei confronti del primo trimestre dello scorso anno.

Expo, svelati i costi

Arriva, dopo un anno, il bilancio finale che svela i costi della manifestazione più celebre del 2015. Expo è costata 2.254,7 milioni di euro.

Grecia, Tsipras promette uscita dalla crisi

C’è una data: 24 maggio 2016. Potrebbe essere l’avvento di una nuova era per la Grecia. Il ‘capodanno’ per festeggiare l’uscita dalla crisi. Quel giorno, la Troika potrebbe approvare il taglio del debito della Grecia dopo sette anni di buio totale.

Auto, Marchionne ha un piano per rilanciare Alfa Romeo

Un miliardo di euro per il rilancio di un grande marchio, che avrà come corollario una piattaforma nuova di zecca e un’auto (c’è già ed è la nuova Giulia) più che rappresentativa in termini di ‘top’ di gamma.

Il Made in Italy è sempre più alla conquista del mondo

Il boom dell’export Made in Italy durante lo scorso anno è degno di nota. Merito di un saldo commerciale che lascia ben sperare per il futuro dei prodotti italiani oltre confine. Il risultato, 122 miliardi di euro di differenza tra quanto venduto e quanto acquistato, è in linea con le tendenze degli ultimi anni. Almeno, numeri alla mano, degli ultimi sette.