Arriva dopo molti giorni di critiche e polemiche anche un certo cambio di rotta per le misure inserite in prima istanza all’interno della bozza della Legge di Stabilità. E’ stato infatti raggiunto ieri un accordo a Palazzo Chigi tra il Presidente del Consiglio Enrico Letta, il vicepremier Angelino Alfano e il Ministro dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni, per cui nei prossimi giorni verranno ad essere ritoccati in particolare due dei provvedimenti inseriti all’interno della legge finanziaria per il 2014-2015.
Italia
Per la Corte dei Conti la legge di Stabilità comporta rischi e problemi di equità
Il Presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri è stato in questi giorni sentito in occasione di una audizione al Senato sulla Legge di Stabilità, su cui il governo sta ancora lavorando e di cui sono state diffuse per il momento solo bozze provvisorie. Il giudizio sulla legge, tuttavia, è stato di estrema perplessità.
In calo la fiducia delle imprese italiane ad ottobre 2013
Il mese di ottobre 2013 non porta una grande aria di ottimismo all’interno del mondo delle imprese italiane. L’Istat ha infatti rilevato che nel corso del decimo mese dell’anno la fiducia delle imprese italiane è tornata a scendere, interrompendo una serie positiva di crescita che si era instaurata nei tre mesi precedenti.
Il gruppo Unicredit vende anche televisori e smartphone
Nuovo core business per Unicredit a partire dal mese di ottobre. Da pochi giorni, infatti, la banca ha iniziato a vendere anche elettrodomestici di diverso genere a prezzi più che vantaggiosi. Se il mondo finanziario cambia in continuazione, anche le realtà bancarie si adeguano al cambiare dei tempi.
Il rapporto italiano debito – PIL sale al 133,3% nel secondo trimestre del 2013
I conti del nostro Paese lasciano ancora molto a desiderare. Nel secondo trimestre del 2013, infatti, quello che va da aprile a giugno, il debito pubblico dell’Italia ha toccato un nuovo livello record. Quello che impressiona, infatti, è il suo rapporto con il PIL, il prodotto interno lordo italiano, che è arrivato a segnare il 133,3%.