Gli sconti sui libri scolastici della Grande Distribuzione Organizzata

 Settembre è alle porte e tra pochi giorni i ragazzi di tutta Italia – con date diverse in base alla regione, ma comunque entro la fine del mese – torneranno sui banchi di scuola.

Per i ragazzi vuol dire la fine delle vacanze e l’inizio di un altro duro anno di studio; per le famiglie, invece, significa una sostanziosa spesa che può arrivare anche fino a 1000 euro se si hanno ragazzi da mandare in primo superiore.

► Quanto costa il ritorno a scuola?

Fortunatamente è possibile risparmiare, sia sull’acquisto del corredo scolastico che dei libri, voce dell’elenco della spesa per il rientro a scuola che grava di più sui bilanci famigliari. Un aiuto arriva dalla Grande Distribuzione Organizzata (catene di grandi magazzini, supermercati e ipermercati come Esselunga, Coop, Auchan etc.) che mette a disposizione sconti interessanti per le famiglie alle prese con l’acquisto dei libri.

I punti vendita con sconti sui libri di scuola

Le varie catene della Grande Distribuzione in Italia si sono organizzate in due modi diversi per dare ai clienti la migliore offerta per l’acquisto dei libri di testo: da un lato ci sono la Esselunga e la Coop che effettuano sconti veri e propri del 15% sull’importo totale, mentre Auchan, Carrefour e Iper mettono a disposizione di chi acquista libri scolastici dei buoni spesa rispettivamente del 15/20% e del 20% dell’importo totale della spesa.

Per tutti è possibile fare la prenotazione on line dei libri di testo.

► Come risparmiare sui libri scolastici

Le risorse on line per risparmiare sui libri di scuola

 Se siete alle prese con il ritorno a scuola dei figli siete già consapevoli del fatto che a breve potrà capitarvi una bella spesa da affrontare che, in base alla classe e alla scuola, potrebbe arrivare anche a 1000 euro.

Quanto costa il ritorno a scuola?

Un modo sicuro per riuscire a risparmiare sull’acquisto dei libri scolastici è di avvalersi delle risorse messe a disposizione da Internet. On line si possono trovare delle interessanti occasioni che possono portare un risparmio anche del 40% sul prezzo di listino dei libri di testo.

Come risparmiare sui libri scolastici

Parlando di libri nuovi, ecco quali sono i siti che mettono a disposizione i maggiori sconti per l’acquisto dei libri scolastici.

Amazon

Lo sconto che fa Amazon sui libri di testo arriva anche al 15% in caso di libri nuovi, salendo ancora di più per i libri usati, che il sito vi farà vedere come opzione all’acquisto del libro nuovo se disponibile.

Se non si vuole fare la ricerca libro per libro, Amazon mette a disposizione anche Operazione 15 e lode che permette di comprare l’intera lista dei libri di testo necessari con uno sconto garantito sul totale del 15%.

Spedizione a domicilio gratuita per spese superiori a 19 euro.

Webster

Anche in questo caso lo sconto medio è del 15% con costi di spedizione pari ad un euro (la spedizione è gratuita se la spesa è superiore a 19 euro).

Libraccio

La particolarità di libraccio.it è che permette di avere la lista completa dei libri di testo per la classe e la scuola di riferimento con un paio di click grazie al motore di ricerca, che segnalerà anche il prezzo dei libri.

Nessuno sconto, ma un buono del 15% del valore totale dell’acquisto da utilizzare per l’acquisto di altri volumi (ma non testi scolastici). Il costo della spedizione è sempre di 3,90 euro.

Se avete la pazienza di cercare libri per libro si possono trovare volumi con sconti variabili tra il 30 e il 40%.

Come risparmiare sui libri scolastici

 A settembre arriva la grande spesa per la scuola delle famiglie italiane, costrette a sborsare cifre astronomiche per l’acquisto del corredo per la scuola (zaino, diario, quaderni, penne etc.) e dei libri, per una spesa che arriva a superare i 1000 euro per chi ha un figlio che inizia il primo superiore.

Quanto costa il ritorno a scuola?

Si tratta di una spesa a volte insostenibile, soprattutto se c’è più di un figlio da mandare a scuola. Per questo è necessario mettere in atto tutte le strategia possibili per risparmiare sull’acquisto del materiale necessario per il rientro a scuola 2013.

Prima di vedere quali strada percorrere per risparmiare su libri e corredo scolastico, vediamo alcune informazioni preliminari sull’acquisto dei libri scolastici:

  1. I testi scolastici adottati per ogni classe del 98% delle scuole medie inferiori italiane sono disponibili per la consultazione on line sul sito dell’Associazione Italiana editori (http://consultazione.adozioniaie.it/), per gli istituti superiori gli elenchi sono disponibili presso le librerie della zona.
  2. Prima di acquistare i libri scolastici accertarsi che le nomine dei docenti di ogni singola materia siano definitive: un nuovo docente che subentra all’inizio dell’anno può decidere di adottare un altro testo.
  3. Il Ministero dell’Istruzione ha stabilito un tetto di spesa massima per i libri di ogni classe e tipo di scuole. Nel caso l’Istituto frequentato da vostro figlio lo superi, si può avanzare un reclamo al direttore scolastico o contattare un’associazione di consumatori.
  4. Le famiglie che hanno ISEE molto basso hanno diritto ai buoni per l’acquisto dei libri e del corredo scolastico. I tetti sono definiti dalle singole scuole con apposita circolare.
  5. I libri devono essere ordinati entro e non oltre il 30 settembre.

► Le risorse on line per risparmiare sui libri di scuola

► Gli sconti sui libri scolastici della Grande Distribuzione Organizzata

Quanto costa il ritorno a scuola?

 Entro il mese di settembre 2013 riapriranno le scuole di tutte le regioni italiane e, come accade ogni anno, già da qualche tempo hanno iniziato a far capolino sugli scaffali di librerie e ipermercati zaini, borse, diari, quaderni e i famigerati libri, che ogni anno sono un vero e proprio salasso per le famiglie italiane.

Come risparmiare sui libri scolastici

Secondo l’ONF, l’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori, per il 2013 la spesa delle famiglie italiane per ogni figlio in età scolastica la spesa sarà di circa 500 euro (cifra variabile in base alla classe frequentata), con un rincaro del 2,4% rispetto alla spesa media del 2012 (488 euro).

I rincari maggiori sono stati registrati per zaini, astucci pieni, borse a tracolla, mentre non hanno subito variazioni i prezzi della cancelleria per la scuola.

Le risorse on line per risparmiare sui libri di scuola

A pesare di più sull’aumento della spesa delle famiglie per il ritorno a scuola saranno i libri, soprattutto per le famiglie che hanno un ragazzo che inizierà un nuovo ciclo (prima media inferiore e prima media superiore) per i quali gli aumenti dei libri di testo sono del 5-6%, ai quali poi si devono aggiungere le spese per il corredo scolastico.

La spesa totale per un ragazzo che inizia la prima media nel 2013 è di 975,28 euro, nei quali sono considerati i libri di testo e 2 dizionari e i 499,50 euro per il corredo scolastico ed i ricambi durante l’intero anno.

Gli sconti sui libri scolastici della Grande Distribuzione Organizzata

Per un ragazzo che sarà quest’anno in primo superiore (licei ed istituti tecnici) il costo del rientro a scuola è ben più alta e arriva ad una media di 1.286,55 euro: 787,05 euro per libri di testo e 4 dizionari più i 499,50 euro per il corredo scolastico ed i ricambi.

Le misure urgenti per la CIG e gli esodati

 Il Ministro del Lavoro e del Welfare, Enrico Giovannini, intervistato in occasione del meeting di Comunione e Liberazione in corso in questi giorni a Rimini, ha tracciato un quadro della situazione politica ed economica italiana in cui occupano un posto di assoluta preminenza gli interventi urgenti che il Governo Letta ha intenzione di attuare per la risoluzione del problema rappresentato dal rifinanziamento della Cig e dalla questione degli esodati.

Giovannini traccia il punto della situazione italiana

 Dal meeting di Comunione e Liberazione in corso in questi giorni a Rimini anche il Ministro del Lavoro e del Welfare Enrico Giovannini, intervistato, traccia un quadro della situazione politica ed economica italiana, elencando tutti gli interventi che il Governo ha in cantiere per la ripresa autunnale e tutte le urgenze a cui sarà dato spazio nelle prossime settimane.

Il credit crunch accresce il rischio di usura

 Uno studio recentemente condotto dalla Cgia di Mestre ha sottolineato come la riduzione della concessione di prestiti e finanziamenti alle famiglie italiane abbia inciso in particolare su alcune regioni italiane, collocate nel Sud Italia. Calabria, Basilicata, Molise, Sicilia e Campania sono state le regioni italiane più fortemente colpite dalla contrazione del credito tra maggio 2012 e lo stesso mese del 2013. A conti fatti, infatti, su un totale di 5 miliardi di euro concessi in meno alle famiglie italiane nel periodo, 3 sono stati sottratti a nuclei familiari residenti al Sud.

Presto un nuovo Decreto del Fare 2

 Sono passare solo poche settimane da quando la Camera ha dato il via libera definitivo al Decreto del Fare, il decreto legge contenente le misure ritenute urgenti da Governo per risollevare l’ economia italiana affossata dai risvolti della crisi e per incentivare nuove possibilità di ripresa.

La contrazione del credito aumenta nel Sud Italia

 Diventano sempre più tangibili in Italia gli effetti del credit crunch, cioè della contrazione del credito, ai danni delle famiglie italiane. Queste ultime, infatti, a causa dei livelli di occupazione, che ancora stentano a salire a causa della crisi e a causa della ridotta disponibilità finanziaria, sono sempre più spesso costrette a fare i conti con le dita. E quando ciò non è possibile, si instaura il rischio di usura

Un piano da 280 mila posti di lavoro per l’edilizia

 Per l’ edilizia, uno dei settori economici italiani più colpiti dai rovesci della crisi, potrebbero aprirsi nuove opportunità di occupazione. Uno studio realizzato dalla Confederazione Nazionale degli Artigiani in collaborazione con Cresme ha infatti elaborato un piano che potrebbe apportare ben due vantaggi:

  • creare nuovi posti di lavoro – 280 mila – nel settore edile
  • utilizzare le risorse già stanziati ma ancora non utilizzati, che giacciono dispersi tra i vari enti locali e i fondi statali.