Positiva la bilancia commerciale italiana

 Nei primi sei mesi del 2013 il saldo tra in volume d’ affari delle esportazioni e quello delle importazioni è risultato positivo per un valore di circa 40 miliardi di euro – prodotti energetici a parte. A rilevarlo è l’ Istat, che registra per il mese di giugno un surplus da 3,6 miliardi di euro, decisamente in aumento rispetto a quel 2,8 che si era totalizzato nel mese di giugno 2012. 

Le nove ipotesi di Saccomanni per la riforma dell’IMU

Come anticipato anche nei giorni scorsi, una delle priorità del Governo Letta per il breve periodo sarà la presentazione della bozza della riforma del sistema di tassazione degli immobili italiani entro la fine del mese di agosto. Per questo il Ministro dell’ Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, da tempo a lavoro per trovare una soluzione al problema IMU, ha presentato nelle ultime ore un documento riassuntivo con le varie proposte che sono oggi al vaglio.

> Saccomanni fa il punto della situazione su IMU, PIL e PA

Il documento, pubblicato sul sito del Ministero, comprende in totale nove ipotesi e riporta in aggiunta anche le eventuali eventuali conseguenze fiscali in caso di approvazione, nonché i diversi punti di debolezza e punti di forza di ogni proposta.

Il discorso sull’IMU degli immobili della Chiesa

Inoltre, accanto ad ogni possibile soluzione, viene riportato anche il suo costo per le casse dello Stato. Ecco quali sono.

Perché è urgente la riforma del catasto

  1. Esenzione totale dal pagamento per l’ abitazione principale. Costo = 4 miliardi di euro.
  2. Incremento della detrazione prevista per la prima casa. Costo = da 1,3 a 2,7 miliardi di euro a seconda dell’aumento della detrazione.
  3. Rimodulazione selettiva dell’ esenzione dal tributo sulla base di una serie di parametri – valore, reddito – isee – mercato immobiliare.  Costo = da 1 a 2,3 miliardi di euro a seconda della rimodulazione.
  4. Rimodulazione dell’ importo dell’ IMU relativo all’ abitazione principale sulla base di altri tributi – si parla di Irpef o di Tares, ma anche di crediti di imposta e detrazioni. In questo caso lo stato potrebbe avere recuperi da 2 a 4,3 miliardi di euro.
  5. Deducibilità dell’ Imu per le sole imprese. Costo = 1,2 miliardi di euro.
  6. Restituzione ai Comuni del gettito derivante dagli immobili ad uso produttivo. Costo = 4,6 miliardi di euro.
  7. Incremento dell’ Irpef ma abolizione della relativa addizionale comunale. Costo = 3,6 miliardi di euro.
  8. Introduzione al posto dell’ IMU di una service tax di competenza degli enti locali, con revisione della Tares.
  9. Abolizione della prima rata dei versamenti IMU sospesi. Costo = 2,4 miliardi.

Le principali novità della riforma del catasto

Sebbene le proposte in esame siano molto numerose e comportino, a seconda dei casi, sgravi per le famiglie o costi per lo Stato, il Ministro in persona sembra propendere per l’ ipotesi della introduzione di una service tax che attribuisca agli enti locali maggiori poteri decisionali in merito.

Questa ipotesi comporterebbe, inoltre, comunque l’ esenzione dall’ IMU per le abitazioni principali e la rimodulazione della Tares, che non subirebbe in questo modo incrementi. E’ quella che il Mef definisce una proposta ad alta efficienza.

Carta Oro American Express

 La Carta Oro American Express si configura come lo strumento di pagamento utile per tutte le spese quotidiane. Dai piccoli acquisti di routine a quelli più importanti, la carta sa come venire incontro alle esigenze del consumatore.

Carta Oro offre un elevato livello di privilegi e servizi, in base alle disponibilità economiche soggettive. Il limite sarà identificato di volta in volta in base all’ammontare delle spese precedenti, alla puntualità nei pagamenti e a una valutazione delle disponibilità economiche.

I Vantaggi di Carta Oro American Express

Non c’è un limite di spesa prefissato ma è da verificare ad ogni transazione. Quando si effetta un acquisto con la carta, a dimostrazione di ciò, American Express verifica diversi fattori prima di procedere all’autorizzazione di

– livello di spesa abituale con la Carta;

– importo dell’operazione da autorizzare;

– reddito del Titolare;

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E’ arrivo per 24 ore su 24 al giorno e per 365 giorni all’anno il Servizio Clienti, con predisposizione gratuita della Carta sostitutiva generalmente entro le 24 ore in caso di furto o smarrimento.

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Bloccati gli stipendi dei manager fino al 2014

 In tempi di recessione economica ognuno deve fare la propria parte. Anche i manager e gli amministratori delegati che possono vantare retribuzioni oltre i 120 mila euro. Tali infatti sono le retribuzioni di moltissimi profili operanti nel mondo delle Pmi italiane. 

Marche da bollo aumentate del 10% – Chi paga, chi non paga e quanto si paga

 A partire dal 26 giugno 2013 il costo delle marche da bollo è aumentato del 10%, in virtù dell’entrata in vigore della legge 71/13 di conversione del Decreto legge del 26 aprile 2013 n. 43, che porta il prezzo delle marche da bollo comunemente utilizzate in Italia da 1,81 euro e 14, 62 euro rispettivamente a 2 e 16 euro.

Un aumento considerevole, considerando che le marche da bollo sono uno strumento di pagamento e convalida della quasi totalità dei documenti pubblici.

Cosa sono le marche da bollo? A cosa servono?

Le marche da bollo fanno parte della famiglia delle carte valori, e hanno la funzione di autenticare un atto pubblico. Le marche da bollo, ad esempio, vanno applicate su gli atti notarili e sui passaporti , come attestazione dell’autenticità del documento.

Su quali atti si devono applicare le marche da bollo?

Marca da bollo da 2 euro (ex 1,81 euro): fatture per importi non assoggettati ad Iva, estratti conti e documenti per accreditamento o addebitamento di somme superiori a 77,47 euro, ricevute o lettere commerciali per l’incasso di somme inferiori a 129,11 euro.

Marca da bollo da 16 euro (ex 14,62): atti rogati o autenticati da pubblico ufficiale; scritture private per rapporti giuridici di qualsiasi specie; istanze, memorie, ricorsi, dirette agli enti pubblici per provvedimenti amministrativi.

Documenti esenti dal pagamento della marca da bollo

Il pagamento della marca da bollo non è dovuto se le cifre da certificare sono inferiori a 77,47 euro, per quote associative, contributi e donazioni ad associazioni politiche, sindacali e di categoria, religiose, assistenziali, culturali e sportive e se l’importo è assoggettato .

Saccomanni fa il punto della situazione su IMU, PIL e PA

 E’ ottimista il Ministro dell’ Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni in merito ad eventuali possibilità di ripresa dell’ economia italiana che sembrano già profilarsi all’ orizzonte in vista del prossimo autunno. Ottimista, del resto, come i vertici del Governo, che hanno riconfermato la solidità del sistema bancario e la fine del ciclo congiunturale negativo. 

L’Istat pessimista sul PIL italiano

 Solo alcuni giorni fa i principali esponenti del Governo si sono espressi in maniera del tutto positiva nei confronti della vicinanza di una possibile ripresa dell’ economia italiana a partire dal prossimo autunno. Ripresa della quale si potrebbero già osservare le avvisaglie in una serie di segnali positivi concreti.

Quanto costa allo Stato l’evasione dell’IVA e dell’Irap

 L’ evasione fiscale continua ad essere il grande nodo che tormenta i conti pubblici italiani e i bilanci dello Stato. Nonostante i recenti tagli, le ripetute spending review e i controlli a tappeto, l’ evasione fiscale in Italia continua a rosicchiare risorse, che lo Stato potrebbe sicuramente reinvestire altrove. 

Meno ore di cassa integrazione a luglio 2013

 Deboli segnali di miglioramento arrivano dal fronte della cassa integrazione. Per il terzo mese consecutivo, infatti, si è potuta registrare una diminuzione delle ore mensili concesse per la Cig,la cassa integrazione, che sono passate, a luglio 2013, ad 80,6 milioni, contro i 115,7 milioni di ore dello stesso mese dell’anno precedente.

Pochi prestiti anche nel secondo trimestre 2013

 Il fenomeno del credit crunch colpisce pesantemente l’ economia e l’ imprenditoria italiana anche nel secondo trimestre del 2013. Il centro studi della Confcommercio ha infatti rilevato che da aprile a giugno 2013 per le aziende del commercio, del turismo e dei servizi la situazione del credito non è affatto migliorata, ma in realtà sono stati concessi solo il 26,9% del totale dei finanziamenti richiesti.