In calo i costi della Pubblica Amminsitrazione per le auto blu

 In tempi in cui la spending review è diventata uno degli obiettivi nazionali, tutti gli organi dello Stato sono chiamati a dare il proprio contributo per ridurre l’ammontare delle spese superflue. Anche la Pubblica Amministrazione. E infatti il grande comparto della burocrazia italiana ha iniziato piano piano a fare la sua parte.

Sempre più a fondo l’industria italiana

 Nel mese di giugno 2013 l’ industria italiana ha fatto registrare il suo ventiduesimo calo consecutivo nella produzione. Ha infatti perso un ulteriore 2,1% rispetto all’ anno precedente, il 2012, su base tendenziale.

Cala la produzione industriale a maggio 2013

A rilevare questa colata a picco del settore industriale italiano è l’ Istat, che tuttavia rileva anche come nel mese di giugno ci sia stata in realtà una ripresa, timida, dello 0,3% nella produzione rispetto al mese di maggio.

Reintrodotto il taglio per i manager della pubblica amministrazione

 Parlamento e Governo hanno discusso a lungo sulla questione del taglio e del relativo tetto per gli stipendi dei manager delle Spa pubbliche. Dopo che la misura di introduzione del taglio del 25% agli stipendi complessivi, “a qualsiasi titolo determinati”, di tutti i manager pubblici che non rientrano nel tetto dei circa 300 mila euro.

 Nuove regole per i vertici delle società statali

Il tetto dei 300 mila euro complessivi è stato determinato in base allo stipendio massimo che può percepire il presidente della Corte di Cassazione. Il risultato della discussione che ha portato finalmente a dare una regolamentazione agli stipendi dei manager pubblici deriva da due diversi emendamenti: l’ abolizione dell’articolo 12 bis che sanciva l’inapplicabilità del tetto dei 300 mila euro alle società che svolgono servizi di interesse generale, anche nel settore economico.

I super manager italiani che saranno coinvolti nel taglio sono quelli delle società a controllo pubblico diretto o indiretto, sia quotate che non che “emettono esclusivamente strumenti finanziari, diversi dalle azioni, quotati nei mercati regolamentati”.

► 200 poltrone libere nelle società pubbliche

Nella lista dei manager che perderanno una cospicua fetta di stipendio ci sono quelli di Eni, Enel, Finmeccanica, Ferrovie e Poste. Le novità entreranno in vigore il prossimo anno, momento dal quale tutti i manager il cui stipendio non rientra nel tetto dei 300 mila euro vedranno tagliati i loro compensi del 25%.

Le entrate del Fisco aumentano del 3.1%

 Buone notizie sul fronte delle entrate del Fisco e della lotta all’ evasione. Solo nel primo semestre del 2013, infatti, le entrate tributarie dell’ erario hanno subito un incremento pari a 5.898 milioni di euro, arrivando a toccare quota 197.029 milioni. La crescita che si è potuta registrare, dunque, è stata del 3,1%. 

Prezzi della benzina congelati almeno fino a Ferragosto

 Sotto Ferragosto, almeno per quest’ anno, non ci sarà nessun inaspettato – o forse tradizionale? – rincaro dei prezzi dei carburanti e gli automobilisti italiani potranno dormire sonni tranquilli prima di mettersi in viaggio.

Per Letta, Visco e Saccomanni la ripresa è vicina

 Gli ultimi dati registrati dall’ Indice Pmi a livello europeo, nel mese di luglio 2013, fanno rilevare una leggera ripresa della produzione manifatturiera e dei valori del terziario. L’ economia dell’ Eurozona appare dunque in debole ascesa nella seconda parte dell’ anno.

Consumi sempre più ridotti per le famiglie italiane

 La crisi coinvolge sempre più da vicino i bilanci familiari e va a modificare le abitudini di spesa degli italiani che acquistano e spendono sempre meno. Lo rilevano, infatti, gli analisti di Confindustria, che hanno registrato come dal 2007 ad oggi ci sia stata una riduzione nei consumi annuali pari a  3.660 euro. 

Quasi la metà delle pensioni sotto i mille euro al mese

 L’ Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, INPS, e l’ Istat, l’ Istituto Nazionale di Statistica hanno condotto una analisi combinata sui trattamenti pensionistici di cui beneficiano al giorno d’ oggi i nostri connazionali. 

Disoccupati italiani sempre oltre il 12%

 Non accenna a diminuire il numero dei disoccupati italiani, che per il terzo mese consecutivo, a giugno 2013, rimane fisso oltre il 12%. Non risolleva affatto la situazione, del resto, il calo quasi impercettibile dello 0,1 che si è potuto registrare a confronto con il mese di maggio 2013. 

Altri 25 miliardi per i debiti della PA nel 2014

 E’ stato approvato dal Senato il testo del Decreto Lavoro, che apporterà misure di rilevante importanza nel mondo del lavoro, nell’ assetto dell’ economia italiana e sotto il profilo fiscale.