Sciopero dei benzinai dal 16 al 19 luglio

 Hanno dichiarato, infine, lo stato di agitazione i benzinai che svolgono il loro servizio in autostrada e rimarranno chiusi dal 16 al 19 luglio prossimo. A proclamare lo sciopero, in particolare, le sigle Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio che in questa occasione protesteranno contro il ruolo esercitato dalle società autostradali e dalle compagnie petrolifere, che si litigano il bottino dei carburanti venduti in autostrada, non lasciando i dovuti spazi ai gestori.

La Corte dei Conti indaga sull’ ICS

 ICS è la sigla che sta per Istituto di Credito Sportivo. Una sigla fino a poco tempo fa dimenticata dai più, ma che nelle ultime ore è diventata molto, molto popolare. La Corte dei Conti ha infatti aperto recentemente una procedura di indagine proprio su alcune operazioni compiute dall’ Istituto di Credito Sportivo che al momento risulta, nel panorama italiano, l’ ultima banca pubblica rimasta.

La banca più potente in Europa

 In tempi come questi, la ‘regola’ è una: chi possiede più denaro comanda il mondo muovendo a proprio piacimento il corso degli eventi. Le banche, dunque, rappresentano un centro nevralgico della quotidianità in ogni parte del mondo. Piaccia o no, è così. Ma quali sono le banche più potenti al mondo? Chi ne può sfruttare le immense ricchezze per farne ciò che ritiene più opportuno?

Stando ad una recente inchiesta del giornale americano Forbes, fra le aziende più ricche del mondo, ai primi tre posti troviamo ben tre banche. Le prime due sono le cinesi, seguite da JpMorgan. Rappresentano le banche più potenti al mondo.

In Europa è Bnp Paribas ad avere lo scettro della banca più potente, nonostante la crisi attuale e gli investimenti nella vecchia e stanca zona europea ne abbiano inficiato la libertà decisionale e il potere economico in modo evidente.

Ad oggi le banche che potrebbero essere definite Occidentali si trovano al centro di critiche feroci da parte dell’opinione pubblica. L’Occidente che ha condotto il mondo verso la modernità, spesso sbagliando metodo e via, ora ha bisogno di un cambio di programma. Vanno riviste molte cose, a cominciare dalla sua gestione del denaro, dallo stile di vita e dalle modalità di produzione delle sue fabbriche, ma per far questo sarebbero necessari investimenti decisi da parte delle grandi banche già citate e di tutte quelle minori che ne fanno parte.

Mentre l’Occidente sprofonda e la storia si prepara a cambiare, il denaro si muove.

Il proximity marketing

 Il proximity marketing si basa su due elementi: piano di marketing al fine di aumentare il raggio del proprio negozio o servizio;  distribuzione di contenuti pubblicitari wireless localizzati, associati ai prodotti. Per applicarlo occorre fare molta attenzione. Gli esempi per fare dell’ottimo proximity marketing, di certo, non mancano. Ad oggi si tratta di una strategia considerata efficace e capace di portare a degli ottimi risultati.

E’ possibile installare stazioni radio in prossimità di centri commerciali e negozi specializzati, laddove il prodotto di interesse è maggiormente venduto. Tale tipologia di pubblicità dovrebbe far raggiungere il proprio target di riferimento. E’ necessario ricordare ai clienti di abilitare i dispositivi Bluetooth per ricevere messaggi gratuiti. In questo modo è possibile trasmettere tagliandi virtuali per cellulari e altri dispositivi, offrendo risparmi immediati o articoli in offerta.

Ad esempio, se si ha un punto di ristoro o un esercizio commerciale che non si trova in una zona molto trafficata, si può dare un coupon per una consumazione gratuita per incentivare i potenziali clienti a raggiungerlo.

Pubblicità contestuale

Annunci che vengono visualizzati come contenuto multimediale sul telefono cellulare dei consumatori, selezionati in base al contenuto da loro scelto nelle navigazioni via web. Ciò ovviamente può essere messo in pratica solo per utenti che usano Android o altre connessioni simili. Sarebbe utile cercare di proporre informazioni localizzate, come mappe e utili suggerimenti di acquisto relativi alla propria zona. Fare un’analisi di mercato preliminare, tramite la quale, con dei sondaggi o delle interviste telefoniche, ci si accerterà delle tendenze dell’utenza e dei relativi target, sui quali ci si potrà poi concentrare meglio e in maniera più mirata, è altamente consigliato.

Guida alle sanzioni tributarie: come evitarle

 Rappresentano sicuramente il più grande cruccio del contribuente italiano, sia che si parli di persona fisica, sia che si parli giuridica. Appare come un vero e proprio incubo: incorrere nella rete di controlli degli organi tributari statali, che talvolta arrivano a scovare errori più o meno accidentali nel calcolo delle imposte o contributi da versare. Verificato ciò, infatti, lo Stato non può altro che far valere le sanzioni tributarie previste dal codice civile o penale, esclusivamente di natura finanziaria e soprattutto molto salate.

A seguito della recente legge finanziaria 2011 (legge 220/2010) sono state introdotte misure che limitano la pesantezza delle stesse penali di fronte ad un comportamento propositivo e collaborativo dello stesso contribuente. In altre parole se il contribuente dà una mano nella determinazione del giusto importo, viene premiato con uno sconto sulla stessa somma da versare.

Riduzione delle sanzioni tributarie:

Successivamente alla proposta di legge del nuovo governo si è ulteriormente accentuato il carattere premiante dei comportamenti collaborativi grazie ai provvedimenti di rateizzazione previsti per le cartelle esattoriali di Equitalia. Andando nello specifico la legge elenca quattro casi di rogatoria parziale del debito dei soggetti colpevoli.

Il primo viene considerato ravvedimento operoso ed è ben illustrato dall’articolo 20 lettera a della legge 220/2010. In altri termini chi provvede a effettuare il pagamento dei tributi nell’arco dei trenta giorni successivi la naturale scadenza si vede ridurre la sanzione di 1/10, chi invece impiega un anno riceve una riduzione di 1/8, ed infine chi provvede entro trenta giorni dal termine stabilito per la dichiarazione dei redditi a ottemperare a tale obbligo giuridico si vede defalcare 1/10 dalla sanzione minima prevista.

Accorto fra le parti

Il secondo contempla che venga raggiunto un accordo tra il fisco ed il contribuente dal punto di vista giudiziale. Vengono dunque convocate le due parti davanti ad un giudice e quest’ultimo proverà a limare le due posizioni fino ad arrivare ad un compromesso accettato da ambedue le parti.

Accertamento con adesione

Il terzo punto viene definito accertamento con adesione, ed è legiferato dall’articolo 1 comma 18 della legge 220/2010. Grazie a tale escamotage chi collabora attivamente alla determinazione dell’importo corretto da versare al fisco vede ridursi le sanzioni di una percentuale pari al 40% della sanzione minima applicata

 

Come esercitare l’attività di venditore ambulante

 L’attività di venditore ambulante può essere esercitata dalle ditte individuali e dalle società di persone (SAS e SNC). Di contro, le società di capitale non possono esercitare attività su aree pubbliche. C’è inoltre da aggiungere che persone che hanno dichiarato bancarotta o che hanno carichi pendenti non possono esercitare attività commerciale, a meno che non siano trascorsi almeno 5 anni.Infine, una volta ottenuta la licenza è necessario avere la Partita Iva, l’iscrizione alla Camera di Commercio e all’Inps

Come ottenere la partita Iva

Ai fini del rilascio della partita iva sarà necessario recarsi all’Ufficio delle Entrate e compilare il modulo AA9/7, consegnare la fotocopia della carta d’identità ed entro 7 giorni sarà recapitata la licenza. Per quanto riguarda, invece, l’iscrizione alla camera di commercio bisogna andare all’Ufficio del Registro. Qui si dovrà compilare il modulo R e pagare il diritto annuale di E 90,00 ed entro 30 giorni si ottiene.Poi bisogna andare all’Inps con i due documenti (precedentemente fatti) ed entro 7 giorni avviene anche l’iscrizione all’Inps.

Comunica

Chi volesse semplificare tale prassi, potrà farlo attraverso ‘Comunica’. Essa è una nuova procedura telematica che permette di compilare con un unico modulo on-line la richiesta che verrà inoltrata contemporaneamente a tutti e tre gli uffici(Agenzia Entrate, Ufficio del Registro ed Inps). Questa procedura però deve essere effettuata o dalla caf o da un commercialista. Dopo aver espletato tutta la documentazione si può finalmente esercitare l’attività di venditore ambulante.

Come si ottiene la licenza di venditore ambulante?

 Coloro che desiderano aprire un’attività commerciale devono tener conto che andranno affrontati diversi costi fissi come l’acqua, la luce, l’affitto e oneri fiscali. Per tale motivo, si prende la decisione di svolgere l’attività di venditore ambulante ma tuttavia sono necessarie alcune autorizzazioni che richiedono comunque dei costi e del tempo.

L’attività di venditore ambulante, sia essa svolta nei mercati oppure nelle fiere, è disciplinata dal decreto N.114 del 1998(riforma Bersani). Tale decreto stabilisce che per svolgere questo tipo di lavoro si ha bisogno di una licenza che può essere di tipo A o B. La licenza di tipo A concerne l’acquisizione del diritto ad avere un posto fisso in un mercato per 10 anni e per ottenerlo si ha necessità di fare una domanda con marca da bollo di E 14,62 al Sindaco del Comune di appartenenza che assegnerà il posto in un mercato (se c’è disponibilità). In caso contrario sarà necessario attendere la data del bando di concorso. Con tale licenza sarà possibile effettuare i mercati nell’ambito della Regione e le fiere anche nel territorio Nazionale.

La licenza di tipo B è la licenza di tipo itinerante nei mercati e nelle fiere e si ottiene tramite  invio di una lettera raccomandata con marca da bollo di E 14,62 al Sindaco del Comune che rilascerà tale permesso entro 30 giorni. Nel caso in cui la persona scelga di vendere prodotti non alimentari, è sufficiente questa licenza. Nel caso in cui egli voglia vendere prodotti alimentari sarà necessario essere in possesso di uno dei seguenti documenti:

– iscrizione CCIAA con data e numero;

– dichiarazione di aver frequentato un corso per il settore alimentare con il numero delle ore ed il nome dell’istituto;

– diploma di scuola alberghiera.

 

La spesa sanitaria raddoppierà entro il 2060

 Nel corso di questa settimana il Ministro dell’ Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni discuterà dei tagli che dovranno essere apportati alla spesa sanitaria italiana, in una operazione di spending review che dovrà però evitare anche l’ aumento degli stessi ticket sanitari previsti per l’ inizio del prossimo anno.