Aumentano gli incentivi per le riqualificazioni energetiche

 Buone notizie sul fronte delle detrazioni previste dal Governo in favore degli interventi di riqualificazione energetica. A partire da inizio giugno, infatti, il Governo Letta ha fatto proprio il testo di una direttiva europea che ha innalzato dal 55% al 65% la detrazione fiscale per le riqualificazioni di tipo energetico, prorogando anche i termini di applicazione della stessa. 

La situazione del lavoro minorile in Italia

 Proprio in questi giorni due associazioni a scopo umanitario, l’ Associazione Bruno Trentin e Save The Children, hanno lanciato l’ allarme su una realtà oggi ancora abbastanza sommersa: il lavoro minorile in Italia.

In miglioramento la bilancia commerciale italiana

 Se l’economia interna del paese fa fatica a tirare avanti, ci sono buone notizie che arrivano sul fronte estero. La bilancia commerciale italiana, infatti, ad aprile 2013 ha registrato un disavanzo positivo per il paese pari a 1,9 miliardi di euro, a fronte del -300 milioni di euro che si è registrato nello stesso periodo dello scorso anno.

► Calano le vendite nell’Eurozona

Sono i dati rilasciati questa mattina dall’Istat che sottolinea come gli scambi commerciali dell’Italia con l’estero siano positivi sia per i paesi dell’Unione Europea (+0,4 miliardi di euro) che con i paesi al di fuori dell’Unione (+1,5 miliardi di euro).

Per quanto riguarda i primi quattro mesi del 2013, i dati Istat evidenziano un aumento tendenziale dello 0,5% delle esportazioni e una diminuzione del 6,3% delle importazioni. Su base mensile le importazioni sono diminuite dello 0,9%, mentre le importazioni sono rimaste stabili sul livello registrato per il mese precedente.

Nello specifico l’import è diminuito soprattutto per gli acquisti in Europa (-1,4%) rispetto ai mercati extra Ue (-0,3%); calati maggiormente gli acquisti di beni strumentali (-6,3%).

► A marzo negativo l’export italiano

Le esportazioni, invece, sono aumentate del +4,4%, ripartire in un +3,1% verso l’area Ue e del 6,1% verso i paesi extra UE.

Tobin Tax prorogata ad ottobre

 E’ stato approvato nella seduta del Consiglio dei Ministri che si è tenuta il 15 giugno il cosiddetto Decreto del fare, quell’ insieme di provvedimenti di particolare urgenza cui il Governo ha deciso di dare la precedenza su tutte le altre misure. 

In crescita il business delle ecomafie

 La criminalità organizzata in Italia non sembra conoscere la recessione che ha colpito il resto dell’economia. Solo nel 2013, secondo il rapporto annuale di Legambiente “Ecomafia 2013”, il fatturato totale delle attività criminali è stato di 16 miliardi e 700 milioni di euro.

La maggior parte delle attività si concentrano nelle regioni che da sempre sono state teatro prediletto per queste attività: Campania, Sicilia, Calabria e Puglia. Nel rapporto, inoltre, Legambiente ha evidenziato come in questi ultimi tempi le attività criminali in Italia siano in aumento: rispetto allo scorso anno è aumentato il numero dei clan coinvolti (da 296 a 302), i comuni sciolti per infiltrazioni mafiose (da 6 a 25) e il numero degli gli incendi boschivi (+4,6%).

Salgono anche i numeri delle attività legate all’edilizia: se nel 2012 le costruzioni illegali erano il 9% del totale, nel 2013 si stima che questa percentuale possa arrivare al 16,9%. Per Legambiente si tratta di una questione di costi, le costruzioni illegali, infatti, hanno un costo di circa 66 mila euro, contro i 155 mila di quelle legali.

Il rapporto di Legambiente mette in evidenza anche come la criminalità organizzata sia in grado di cogliere tutte le nuove opportunità. Un esempio sono i materiali che dovrebbero essere destinati al riciclo e che, invece, vengono mandati in paesi come  Corea del Sud, Cina, Hong Kong e Indonesia. Le aziende pagano per il loro smaltimento, tutti soldi che, invece, vanno nelle tasche dei criminali.

L’Imu è la tassa più odiata dagli italiani

 A confermare che l’Imu, la nuova tassa sugli immobili, sia stata la meno apprezzata dagli italiani ci ha pensato un sondaggio fatto da di Voices from the blogs, l’Osservatorio Internet dell’Università Statale di Milano.

► Ciascun italiano paga 1000 euro di tasse al mese

Secondo il sondaggio, è il 36,3% degli italiani che ritiene l’Imu la tassa meno giusta da pagare, una percentuale largamente superiore ottenuta da tutte le altre tasse italiane: Irap (8,8%), Irpef (8%), Iva (7,2%) e Tarsu (o Tares) (4,3%).

Il sondaggio dell’Università di Milano mette inoltre in evidenza che per il 29,9% degli italiani, data l’inefficienza dello stato e la mancanza di servizi adeguati alle tasse che vengono pagate, l’evasione è un comportamento giustificabile, per il 17,4% degli intervistati la cattiva distribuzione del carico e il superamento di soglie critiche di pressione fiscale possono essere un alibi all’evasione.

Ma la maggior parte degli italiani, il 52,1% del totale, ritiene l’evasione sempre e comunque ingiustificabile.

Quello che chiedono gli italiani è una rimodulazione e una redistribuzione della pressione retributiva (34,7%), e un migliore utilizzo delle risorse che arrivano alla stato dalla tassazione per un innalzamento del livello dei servizi offerti ai cittadini dalle amministrazioni pubbliche.

► Il Tax Freedom Day si allontana sempre di più

Solo il 3,1% degli intervistati ha dichiarato che l’attuale pressione fiscale italiana sia equa e giustificata.

Le compagnie accusate di cartello per i prezzi dei traghetti ricorrono all’Antitrust

 Circa 8 miliardi di euro. È questo l’ammontare della multa che l’AGCM – Agenzia Garante della Concorrenza e del Mercato – ha deciso di far pagare a MobySnavGnv Marinvesto per  essersi associate in un cartello con lo scopo di aumentare i prezzi dei biglietti dei traghetti che vanno dalla terraferma alla Sardegna nell’estate del 2011.

Le compagnie, secondo quanto riporta l’Antitrust nel suo dossier, avrebbero deciso di aumentare i prezzi senza nessun motivo che giustificasse questa azione, se non quello di aumentare i propri guadagni.

► L’Antitrust multa i traghetti per la Sardegna

Nello specifico l’Antitrust ha deciso che Moby, la compagnia alla quale è stata riservata la multa più alta, dovrà pagare di 5,46 milioni, Grandi Navi Veloci 2,3 milioni, Snav 231 mila e Marinvest 42mila euro.

Ma Vincenzo Onorato, numero uno di Moby, non intende pagare e ha dichiarato che farà ricorso al Tar, perché nessuna delle sue condotte può essere ascritta in una volontà di violazione delle norme della libera concorrenza.

Nessuna delle altre compagnie coinvolte, al momento, si è ancora espressa su come intende comportarsi nei confronti dell’Antitrust, quello che è certo,  però, è che se anche tutte decidessero di pagare quanto deciso dal Garante, non ci sarà nessun beneficio né per i cittadini sardi né, tanto meno, per i passeggeri che hanno pagato i biglietti a prezzo maggiorato: la multa, infatti, dovrà essere pagata con il modello F24 che il Garante ha allegato alla notifica e il tutto finirà nelle casse dello Stato.

Verso nuove semplificazioni

 Si discuterà ancora una volta di semplificazioni nel corso del primo Consiglio dei Ministri che si terrà questa settimana, ovvero mercoledì prossimo, 19 giugno, e di semplificazioni che riguarderanno un gran numero di ambiti, dalla privacy ai beni culturali, dall’ ambiente all’ istruzione. 

Tre miliardi per l’ edilizia nel decreto del fare

 Buone notizie per il mondo delle infrastrutture e dell’ edilizia italiane. Il cosiddetto ” decreto del fare”, che proprio nel corso della scorsa settimana è arrivato al proprio varo, contiene infatti circa 3 miliardi di euro di risorse da destinarsi proprio a questo settore. 

Caos tribunali fra chiusure e salvataggi

 Non si placano le polemiche relative alla prossima chiusura – si parla dell’ autunno prossimo – di numerose sedi di tribunali della nostra penisola. Continuano ad essere infatti discordanti, quando non proprio opposti, i pareri dei parlamentari in merito alla spinosa faccenda.