Confindustria: “Crisi in Italia peggiora”

Alla faccia delle previsioni positive di Goldman Sachs per il 2013. Il quarto trimestre non è positivo. I dati economici italiani, analizzati da Confindustria, non lasciano intravedere nulla di buono. Nello specifico, il Centro studi dell’Ente dimostra che in corso c’è un aggravamento. Il Pil è in flessione e la situazione da Settembre ad oggi è peggiorata.

Nello specifico, gli economisti di Confindustria hanno dichiarato che

“Il Pil italiano ha registrato nel terzo trimestre 2012 il quinto calo consecutivo, ma si è attenuato il ritmo di contrazione: -0,2% congiunturale dopo il -0,7% del secondo e il -0,8% del primo. Si delinea un contesto molto negativo nei mesi autunnali. Anche l’attività industriale segna una flessione con un -0,5% a Novembre, mentre a Ottobre la flessione era dello 0,4%, arrivando al -1,2% nel quarto trimestre. In calo anche le commesse in volume dell’1%”.

Un altro dato negativo che interessa l’Italia è la disoccupazione che aumenta. A rilevarlo è sempre Confindustria:

“L’espansione della forza lavoro ed il conseguente aumento del tasso di disoccupazione dovrebbero proseguire in quanto originati dalla spinta delle persone inattive a cercare un impiego per salvaguardare i redditi familiari in calo. Inoltre aumenta la paura delle persone di perdere il lavoro, aspetto che può influenzare i consumi visto anche che la contrazione dell’occupazione è effettivamente presente”.

 

Goldman Sachs punta sull’Italia

Nel 2013 l’Italia sarà una sorpresa. Lo dice Goldman Sachs, che auspica una possibile uscita dalla crisi e la fine di tutte le previsioni negative in termini economiche. Pil, disoccupazioni e consumi preoccupano, ma Goldman Sachs oggi, nella persona del suo presidente Jim O’Neill ha fatto trapelare una notizia positiva:

“L’Italia sarà la sorpresa positiva del 2013, specie considerando il basso livello da cui parte e le opinioni negative che la circondano”.

L’economista e la sua Goldman Sachs hanno reso noto un rapporto che tiene in considerazione i principali trend macroeconomici e relativi agli investimenti fino al 2014 dove all’Italia vengono date diverse possibilità. Jim O’Neill ha proseguito dicendo:

“Nonostante la recessione nel Paese, gli indicatori che utilizziamo suggeriscono che l’economia abbia toccato il fondo del ciclo e che sia pronta a ripartire. Bisogna quindi avere fiducia nel prossimo anno per vedere la ripresa, quando tutti gli altri indicatori vedono l’uscita dal tunnel più lunga? Bé, in effetti l’economia italiani il fondo l’ha toccato ed è ora di risalire.”

Le affermazioni di O’Neill, tuttavia, lasciano trapelare che i mercati stanno acquisendo nuovamente fiducia nei confronti dell’economia italiana e delle sue potenzialità. La banca americana, in ogni caso, non si sbilancia su un dato specifico come quello della crescita.

O’Neill ha concluso dicendo:

“Oltre alla necessità di una riforma del mercato del lavoro, rileviamo che in Italia la maggior parte delle aziende sono piccole e medie imprese che soffrono particolarmente del problema dell’accesso al credito”.

Slitta al 4 febbraio presentazione modello Imu

Il termine per presentare la dichiarazione Imu è rimandato al 4 febbraio. La precedente scadenza (ora procrastinata) era stata fissata per il 30 novembre.

Lo ha ufficializzato il Ministro dell’Economia, successivamente alle decisioni prese in parlamento circa la consegna del modello.

L’appuntamento con la consegna del modello, prassi che interessa i proprietari di due immobili, rimane invece invariato. Il saldo dovrà essere effettuato entro il prossimo 17 dicembre, e può essere pagato anche in posta od online. Tra meno di venti giorni, dunque, occorrerà pagare l’imposta, revisionando gli importi connessi alle aliquote fissate dai Comuni.

Dal 5 novembre scorso è presente sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo modello di dichiarazione Imu,

Le istruzioni al modello Imu riportano quanto segue:

“L’obbligo di dichiarazione non sussiste per le abitazioni principali ma, come viene spiegato nelle istruzioni al modello Imu, sorge nei casi in cui sono intervenute variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni Ici già presentate, nonché nei casi in cui si sono verificate variazioni che non sono, comunque, conoscibili dal Comune. La dichiarazione deve dunque essere presentata quando gli immobili godono di riduzioni dell’imposta (fabbricati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, fabbricati di interesse storico o artistico, immobili per i quali il Comune ha deliberato la riduzione dell’aliquota, i fabbricati destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, i terreni agricoli) e quando il Comune non è in possesso delle informazioni necessarie per verificare il corretto adempimento dell’obbligo tributario”.

 

 

Google Italia deve pagare 96 milioni di euro di tasse

 Google è nel mirino del fisco. Da un lato la Germania che propone una legge per il pagamento dei diritti d’autore per tutti i contenuti messi in rete dai motori di ricerca (tra i quali compare anche Google, ovviamente) in difesa del diritto d’autore e della stampa cartacea, dall’altra il ministero dell’Economia e delle Finanze  che, rispondendo all‘interrogazione presentata da Stefano Graziano, deputato del Pd, risponde:

Nel quinquennio 2002-2006 Google non ha dichiarato reddito imponibile per oltre 240 milioni di euro, che sono pari a 96 milioni di euro di iva da versare al Fisco italiano.

L’obiettivo dell’interrogazione parlamentare era quello di capire quali fossero le decisioni e le misure che il governo italiano ha intenzione di prendere contro tutte le grandi aziende internazionali che sfruttano le lacune delle leggi tributarie dei vari paesi per non versare quanto dovuto in base alla loro capacità contributiva.

Il problema fiscale, infatti, non riguarda solo Google, ma tutte le aziende e i gruppi che operano nel settore dell’hi-tech che

sfruttando ingegnerie finanziarie offerte da evidenti lacune nella normativa nazionale e internazionale, riescono a non pagare le tasse nel nostro paese. Per contrastare efficacemente fenomeni di pianificazione fiscale aggressiva aventi scala transnazionale, sta procedendo, in base a un primo screening delle risultanze dell’attività di tutoraggio dei grandi contribuenti, a una selezione di posizioni che possano dar luogo a una mirata attività di controllo fiscale nei confronti dei gruppi multinazionali attivi nel settore dell’elettronica e dell’e-commerce e le cui strategie fiscali sono oggetto di attenzione da parte dell’opinione pubblica italiana e internazionale

Da parte sua Google, nelle cui sedi si stano facendo ulteriori ispezioni,

rispetta le leggi fiscali in tutti i Paesi in cui opera e siamo fiduciosi di rispettare anche la legge italiana. Continueremo a collaborare con le autorità locali per rispondere alle loro domande relative a Google Italy e ai nostri servizi.

Imu, diventa legge il regolamento no profit

Era il 24 febbraio il giorno in cui il Governo presentò al Senato un emendamento inerente Liberalizzazioni. Al suo interno vi erano diverse modifiche alle regole su Ici (Imu) che parlavano del saldo per la Chiesa e per le organizzazioni non profit.

La chiesa e gli altri enti non commerciali dovrebbero l’Imu in maniera alle porzioni dei propri locali interessate ad attività commerciali e gli effetti fiscali si calcoleranno a partire dal prossimo anno.

Nella proposta si leggeva che dal pagamento di Ici e Imu sarebbero stati esentati gli immobili

– di enti non commerciali finalizzati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative, sportive;

– degli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti; Per quanto attiene immobili “misti” l’emendamento rimandava alle disposizioni della legge 286/2006 (articolo 2 commi 41, 42 e 44), in altri termini alle procedure di accatastamento degli immobili commerciali siti in particolari contesti.

La notizia di oggi è che il regolamento del Tesoro sull’Imu per il settore no profit è a tutti gli effeti legge e quindi non si potra’ ricorrere al Tar per contestarne la validita’. L’unico ricorso possibile sara’ alla Consulta. Lo prevede un emendamento dei relatori al dl sui costi della politica presentato nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato.

 

Cresce la preoccupazione per il Fiscal Cliff

Il Senato Usa ha rilasciato ulteriori indicazioni non molto positive per quanto riguarda il percorso di discussione del Fiscal Cliff. Di conseguenza, Wall Street ha chiuso con un forte ribasso. Le ragioni del calo sono relative ai timori sul “fiscal cliff”. Il capogruppo della maggioranza al Senato, Harry Reid, ha dichiarato che sono stati fatti scarsi progressi nelle trattative sul fiscal cliff. La Casa Bianca ha comunque negato che le discussioni si trovino a un punto morto. E’ stato così annullato l’effetto positivo dell’intesa riguardante la Grecia e di alcuni dati macroeconomici americani migliori delle stime tra cui gli ordini di beni durevoli, in rialzo per il sesto mese consecutivo.

La seduta in ribasso ha influenzato i mercati azionari europei, succubi della condizione economica americana degli ultimi tempi.

Milano: Il Fits-Mib registra una flessione dell’1%;

Londra: -0,4%;

Francoforte: -0,5%;

Parigi: 0,5%. T

Banco Popolare fa registrare i titoli peggiori, anche per via del fatto che Moody’s ha messo sotto sorveglianza per un possibile downgrade il suo rating ‘Baa3’.

Male anche Mps dopo l’annuncio della nuova emissione di bond. Poco forte l’impatto sui listini del via libera della Commissione Ue alla ristrutturazione delle banche spagnole.

L’Euro è in ribasso. Passa di mano a 1,2891 dollari contro gli 1,2930 registrati ieri dopo la chiusura di Wall Street e a 105,54 yen.

Tokyo: chiusura in calo per la borsa giapponese. La prima dopo quattro ottime sedute in rialzo. Lieve rimbalzo dello Yen.

 

 

L’Imu può essere pagato anche in Posta

Una delle maniere più semplici per pagare il Saldo relativo all’Imu è farlo tramite posta. Proprio il sito di Poste Italiane spiega punto per punto come fare. Riportiamo dunque, di seguito, la descrizione di ogni passaggio:

“Per tutti i contribuenti che devono pagare l’IMU c’è un nuovo servizio online che rende il pagamento ancora più facile e veloce.

Se sei registrato al sito Poste.it, bastano tre semplici passaggi:

– accedi all’area riservata BPOL

– compila il modello F24 disponibile in questa pagina

– effettua il pagamento con la procedura dedicata agli F24.

Se non sei registrato, puoi comunque usufruire del servizio IMU online con il modello F24 veloce e risparmiare tantissimo tempo:

compila il modello F24 o il modello F24 accise disponibili in queste pagine;

stampa il modello F24 compilato in tre copie;

effettua il pagamento presso l’ufficio postale.

Il nuovo servizio IMU online, ideato per te da Poste Italiane è:

disponibile 24 ore su 24 per tutti i contribuenti;

sicuro. Durante la compilazione del modulo viene effettuata una serie di controlli sui dati inseriti;

veloce. Se sei registrato puoi pagare l’IMU direttamente online. Se non sei registrato al sito Poste.it, puoi riempire il modello online. Al nostro addetto sarà sufficiente inserire il tuo codice identificativo univoco riportato nel modello F24″.

Mps autorizza un titolo ribattezzato “Monti Bond”

Prende il nomignolo di ‘Monti bond’ il nuovo titolo obbligazionario emesso dalla Banca Mps.

Un titolo che vanta un controvalore complessivo intorno ai 3,9 miliardi di euro. Di questi 1,9 miliardi saranno destinati al riscatto e all’integrale sostituzione dei Tremonti bond.

L’emissione avverrà, successivamente al rilascio delle autorizzazioni di rito, entro il 28 dicembre 2012, con prezzo di emissione alla pari. Il valore nominale unitario degli strumenti finanziari dunque, sarà di 1 milione di euro.

Il Cda ha erogato un importo che supera i 500 milioni. Inizialmente Mps aveva previsto però 3,4 miliardi.

Come si spiega questo incremento? Banca Mps afferma

“L’incremento è motivato «dai possibili impatti patrimoniali derivanti dagli esiti dell’analisi in corso di talune operazioni strutturate poste in essere in esercizi precedenti”.

Ecco come Mps procederà:

“Vista la redditività negativa di tali operazioni, oggi incluse nel portafoglio di attività finanziarie aventi per sottostante titoli di Stato, la Banca procederà alla rinegoziazione della struttura di funding delle stesse con l’obiettivo di migliorarne la redditività. La priorità del Gruppo rimane quella di ritornare a livelli di redditività adeguati e sostenibili perseguendo, anche attraverso azioni di discontinuità di natura straordinaria, il percorso tracciato nel piano industriale 2012-2015. Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. ha conferito mandato all’Amministratore Delegato e al Presidente a provvedere all’invio al ministero dell’Economia e delle Finanze ed a Banca d’Italia della richiesta di sottoscrizione degli Strumenti Finanziari”.

 

Balduzzi: “Non privatizzeremo la sanità”

Il Ministro della Salute Renato Balduzzi, intervenendo a Sky tg24, ha dichiarato che l’ipotesi di privatizzazione. Ecco la sua dichiarazione:

“Il presidente del Consiglio ha posto un problema sulla sostenibilità futura dei sistemi sanitari incluso il nostro e ha posto la domanda sull’opportunita di affiancare alle forme di finanziamento pubbliche, forme finanziamento integrativo. Ha solo posto una domanda”.

Balduzzi spiega tutti passaggi di ciò che sta succedendo in questi giorni, precisando e chiarendo con esattezza il presente e il futuro della Sanità:

“Quanto sta accadendo è il frutto di una forzatura mediatica, perché non c’é nessuna ipotesi di privatizzazione della sanità. Anzi Monti, ieri, ha colto l’occasione del convegno per riaffermare la validità del Ssn e della necessità di un suo continuo miglioramento. Poi ha posto una domanda che tutti oggi si pongono. Questa è la verità”.

Balduzzi ha inoltre sottolinea che dalla giornata di ieri è obbligato a rispondere su alcune domande riguardanti cose che non sussistono e nessuno ha mai fatto affermazioni simili a quelle lui messe in bocca. Neanche il Premier Monti.

In relazione alle polemiche sollevate dalla CGIL su una presunta distruzione del Ssn, Balduzzi risponde francamente:

“Uno può combattere, ed é giusto che lo faccia, ma se qualcuno vuole demolire il Ssn anche io lo combatto e anche Monti lo combatte”.

A rischio la delega fiscale

Successivamente al rinvio della Commissione Finanze, stabilito dalla riunione dei capogruppo nella giornata in cui era auspicabile una sua approvazione, il Senato potrebbe bocciare la delega fiscale.

Il DDL potrebbe essere approvato all’ultimo minuto, al termine della legislatura in corso, ma il Governo non avrebbe il tempo necessario per esercitare le deleghe contenute al suo interno.

Occorre sempre ricordare che dovrà esserci una terza lettura alla Camera.

Nel contempo, in questa situazione, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi scongiura ogni rinvio e preme per l’approvazione della legge:

“Il varo della delega è civiltà giuridica. I principi sono improntati a semplificazione, trasparenza e civiltà giuridica, sono i capisaldi di un cambiamento che il mondo delle imprese aspetta da anni e che sembrava finalmente vicino alla realizzazione”.

DELEGA FISCALE: NORME A RISCHIO

Ecco quali norme rischiano di rimanere “nel cassetto”

Scontrini: il governo propendeva per la deducibilità di scontrini e ricevute al fine di incentivare la richiesta da parte dei cittadini. Quella sugli scontrini è una norma contro l’evasione fiscale;

Catasto: invarianza del gettito senza ulteriori aggravi sull’Imu;

Imprese: rischiano le rateazioni e i premi a imprese virtuose;

Imprese individuali: revisione dell’imposizione sui redditi di impresa, previsione di regimi forfettari per i contribuenti di mimori dimensioni, tassazione (Iri) separata del reddito dell’impresa rispetto a quello dell’imprenditore e misure per favorire l’internazionalizzazione

Continuità aziendale;

Statuto dei contribuenti e retroattività;

Agevolazioni.