Capitali italiani in Svizzera: accordo quasi raggiunto

 Tutti gli italiani che hanno dei conti aperti in Svizzera, fra poco meno di un mese, si troveranno a dover affrontare garanzie di segreto bancario fortemente ridotte rispetto a quelle da sempre garantite dalle banche elvetiche. Il Ministro Grilli sta lavorando ad un accordo con la Svizzera per portare alla luce i capitali italiani depositati nelle banche svizzere e trasformarli in capitale fiscalizzato.

Un accordo che altri paesi europei hanno già stretto da tempo: i cittadini di Germania, Gran Bretagna e Austria vedono tassati i loro capitali già da tempo e le entrate fiscali sono versate dalla banche svizzere alle relative autorità fiscali di ogni paese.

E’ quello che accadrà presto anche in Italia, con modalità simili sulle quali i rispettivi governi stanno ancora lavorando: le delegazioni dei due paesi si incontrano settimanalmente, ma ci sono ancora dei punti che devono essere risolti.

Il ministro dell’Economia Grilli, al suo arrivo alla riunione dell’Eurogruppo per la Grecia, ha commentato:

Stiamo lavorando, abbiamo già fatto diversi incontri a livello tecnico e la prossima settimana ci sarà uno steering committee. Lavoriamo con grande lena, ma ci sono ancora problemi sul tavolo, in termini di trasparenza, riciclaggio e scambio di informazioni. L’auspicio è comunque che si raggiunga un accordo ovviamente non polemico, ma deve essere fatto con tutti gli ingredienti che per noi sono indispensabili.

Bilancio sociale dell’Inps: in Italia la situazione continua a peggiore

 La situazione sociale italiana è sull’orlo del collasso. A rivelarlo il bilancio sociale dell’Inps che più della metà dei pensionati percepisce una pensione al di sotto dei mille euro al mese (circa 7,2 milioni di persone).

Il 17% dei pensionati deve riuscire a vivere con una pensione che non arriva a toccare i 500 euro al mese, il 35% può contare su una somma compresa tra i 500 e i 1000 euro, il 24% tra i 1000 e i 1500 e solo il 2’9% ha reddito pensionistico che arriva a superare i 3000 euro mensili.

Ma non sono solo i pensionati a risentire di tagli e manovre. Anche i giovani under 30 sono una categoria che non ha grandi prospettive per il futuro, con una perdita dell’11,3% degli occupati nel settore privato tra il 2009 e il 2011. I giovani al di sotto dei 30 anni devono poi fare i conti anche con il crollo dei contratti di apprendistato: nel biennio 2009-2011 si è registrato un crollo del -14,6% per questa tipologia di contratto.

Anche l’occupazione delle donne ha subito dei profondi cambiamenti: le donne italiane tornano a fare le colf e si uniscono alla lunga fila di immigrati che da anni, ormai, erano molto presenti nel settore. Nel 2008 le domestiche e badanti di nazionalità italiana erano 119.936, fino ad arrivare a 134.037 nel 2009, 137.806 nel 2010 e 143.207 nel 2011 (23.000 in più in tre anni, circa il 20%).

Come funziona il redditometro

È on-line il Redditest. Di cosa si tratta? Il Redditest è un software grazie al quale ogni contribuente può controllare il proprio livello di spesa sulla base delle entrate. La sua utilità consiste nel far sapere in anticipo ai contribuenti se sono a rischio di controlli effettuabili dall’Agenzia delle Entrate.

Il Redditest è uno strumento sviluppato proprio dall’Agenzia delle Entrate, ente pubblico diretto da Attilio Befera. È gratuito ed è disponibile sul sito internet dell’agenzia.

PERCHE’ IL REDDITOMETRO?

È noto che 4,3 milioni di nuclei italiani (circa una famiglia su cinque) sostiene spese reputate incoerenti. In molti di questi casi, circa un milione, la dichiarazione dei redditi è sospetta. Vengono dichiarati redditi vicini allo zero ma vengono sostenute grossissisime spese. Questi risultati emergono da una simulazione nazionale effettuata dall’Agenzia delle Entrate e illustrata dal suo gestore: Attilio Befera.

Dalla simulazione si evince che tra le diverse categorie di reddito il tasso di irregolarità e più nel settore impresa e nel reddito da lavoro autonomo.

Così, Befera ha deciso di dare vita a uno strumento atto ad indagare le ragioni di questa contraddittorietà insista nelle contraddizioni. Il redditometro, appunto. Che è già pronto:

«È già pronto, e siamo in fase di approvazione del relativo decreto ministeriale e quindi sicuramente a gennaio sarà utilizzabile. Si tratta di uno strumento per stanare l’evasione ma che sarà utilizzato con la massima prudenza e soltanto per differenze eclatantitra le spese e i redditi dichiarati».

DOVE TROVARE IL REDDITOMETRO?

Il Redditest è stato messo a disposizione degli utenti, che possono scaricarlo gratuitamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Il programma permette di misurare la compatibilità tra le spese effettuate e il proprio reddito familiare.

COME FUNZIONA?

In altre parole il Redditest è un’autodiagnosi che coglie le principali caratteristiche che incidono sul tenore di vita e aiuta le famiglie a controllare la coerenza della propria dichiarazione prima che possa scattare un eventuale accertamento

COMPILAZIONE ANONIMA DEI CAMPI

Una curiosità: misurare il proprio reddito è possibile compilando i vari campi. La compilazioni sono anonime e i propri dati non saranno trattati e utilizzati per secondi fini, né memorizzati nel database del sito dell’Agenzia.

EVENTUALI DISCREPANZE

In materia di reddito è previsto uno scostamento massimo del 20%. Qualora si verifichino eventuali discrepanze non vi sarà un accertamento automatico e istantaneo. L’Agenzia provvederà a convocare il contribuente che sarà tenuto a fornire spiegazioni. Queste ultime dovranno essere più che soddisfacenti, così da non incorrere nell’apertura di un contraddittorio. In mancanza di accordo si procederà eventualmente con l’atto di accertamento.

CAMPI

Il Redditest è un sistema composto da 100 voci, che sono state fatte confluire in sette macro- categorie differenti.  Le categorie sono:

–       abitazione:

(le voci sono: mutui, ristrutturazioni, collaboratori domestici, elettrodomestici, telefonia fissa e mobile)

–       mezzi di trasporto;

(le voci sono: minicar, natanti e imbarcazioni, mezzi in leasing o noleggio)

–       assicurazioni;

(le voci sono: contributi obbligatori, volontari e complementari)

–       contributi previdenziali;

–       istruzione;

(le voci sono: scuole di specializzazione, master, tutoraggio, corsi di preparazione agli esami e canoni di locazione per studenti universitari)

–       attività sportive e ricreative;

(le voci sono: abbonamenti pay-TV, giochi online, cavalli, alberghi, viaggi organizzati e centri benessere)

–       contributi obbligatori, volontari e complementari.

A queste categorie si aggiungono la categoria spese significative (le cui voci sono donazioni in denaro a favore di onlus e simili, veterinarie) e la categoria investimenti immobiliari e mobiliari netti (voci: fondi d’investimento, certificati di deposito, valuta estera, oro, numismatica)

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA RILEVAZIONI

Cinque sono le aree geografiche individuate per suddividere le rilevazioni:

Nord-Est, Nord-Ovest, Centro, Isole, Sud. Ogni contribuente dovrà mantenere gli scontrini e gli estratti conto per quattro anni, che è il tempo che il fisco impiega per contestare il reddito da egli dichiarato.

Diminuisce il risparmio, i giovani la categoria più colpita

 Il risparmio degli italiani ammonta alla sorprendente cifra di circa 8 mila miliardi di euro, il che rende le famiglie italiane tra le più ricche al mondo, al pari delle famiglie di altri paesi, come gli Stati Uniti e la Germania, le cui condizioni economiche sono state sempre considerate migliori di quelle italiane.

Nonostante le difficoltà attuali, infatti, il risparmio delle famiglie italiane è continuato a salire per molti anni consecutivi, il che ci ha messo al riparo, ora che la crisi si sta davvero facendo sentire, dalle conseguenze più pesanti della contrazione dell’economia mondiale, ma che ora inizia a perdere la sua forza sia per quanto riguarda la quantità di ricchezza posseduta che gli investimenti.

La ricchezza posseduta dalle famiglie è cresciuta a tassi costanti dal 1995 ad oggi (2,5% l’anno al netto dell’inflazione). Una percentuale media che comprende anche i periodi come quello tra il 2001 e il 2007, quando le attività sono cresciute ad un tasso medio del 5,3% e anche il periodo 2008-2011 durante il quale, invece, la ricchezza è diminuita dello 0,9% annuo. Per l’anno in corso è prevista un’ulteriore contrazione del -3%.

Anche nel settore della finanza si sentono i contraccolpi della crisi. Dopo il boom di investimenti tra il 1995 e il 2000 (+8,7% annuo), i mercati borsistici hanno visto un calo di investimenti dello 0,9% annuo tra il 2001 e il 2007, che si è trasformato in un -3,5% in questo ultimo periodo.

Dati che si trasformano, praticamente, in una diminuzione della ricchezza a disposizione dei giovani che, oltre a trovarsi a far fronte ad un periodo storicamente difficile, hanno anche meno mezzi a disposizione.

Trattative decisive in Pirelli

 

 Momento di trattative per Marco Tronchetti Provera che deve risolvere alcune questioni di capitale importanza all’interno della Pirelli. A discutere con lui sulle dinamiche della nuova organizzazione societaria Andrea Bonomi del il fondo InvestindustrialClaudio Sposito del fondo Clessidra.L’obiettivo è quello di accorciare la catena societaria interna alla Pirelli e fare in modo che tutti gli azionisti della Camfin possano avere accesso diretto ai titoli societari. Si tratterebbe di un accordo di esclusiva tra i  due private equity e Tronchetti Provera, che poi porterà a delle trattative dirette con la famiglia Malacalza, una sorta di segno di pace, dopo la rottura che si è avuta in ottobre.

Lo scopo principale dell’intervento di Bonomi nella trattativa è di dare ai Malacalza un interlocutore istituzionale che dovrebbe riuscire a risolvere la questione nell’interesse di tutti gli azionisti della Pirelli e far mettere da parte gli interessi dei singoli soci.

Ma non solo, perché in questo momento il numero uno della Pirelli ha anche deciso di sottoscrivere un aumento di capitale per Gpi, che dovrebbe arrivare entro la fine di quest’anno. Il finanziamento per Tronchetti Provera dovrebbe arrivare da Banca Intesa, per una cifra di circa 45 milioni di euro.

 

 

 

L’ABC del Decreto Sviluppo

 Di seguito un glossario di base per capire e orientarsi tra le varie innovazioni che saranno apportate con l’entrata in vigore del Decreto Sviluppo.

Agenda Digitale Europea

Tutto ciò che in Italia si sta facendo o è in programma di fare per la realizzazione delle strategie, delle politiche e dei servizi di infrastrutturazione e innovazione tecnologica del Paese, in ottica di crescita occupazionale e di risparmio e coesione sociale.

Anagrafe unificata, censimento annuale della popolazione e Archivio delle strade

Con l’istituzione dellAnagrafe Nazionale della Popolazione Residente (Anpr) si predispone l’Istat alla realizzazione di un censimento annuale della popolazione dell’Archivio nazionale delle strade e dei numeri civici.

Assicurazioni: concorrenza e tutela del consumatore 

– abolizione delle clausole di tacito rinnovo
– termine prescrizione polizze dormienti riportato a 10 anni
– definizione del contratto di base, che ogni assicurazione deve fornire ai clienti, con la specifica dei costi totali e aggiuntivi delle polizze
– ogni compagnia assicurativa deve predisporre un sito internet con area riservata per la gestione telematica delle polizze

Banda larga e ultralarga

La connessione ad almeno 2 mbps sarà estesa anche alle zone non ancora coperte e nelle aree a fallimento d’impresa, con esenzione dalle tasse per la posa della fibra ottica.

Beni e servizi delle PA disponibili on line

L’obiettivo della telematizzazione delle PA è quello della trasparenza e della riduzione dei tempi di lavorazione delle pratiche.

Biglietti di viaggio elettronici

I biglietti dei servizi di Trasporto Pubblico Locale saranno aiutati nel predisporre sistemi di bigliettazione elettronica interoperabili per ridurre i costi dell’emissione dei biglietti cartacei.

Cartelle e prescrizioni mediche

Maggior spinta per la digitalizzazione delle prescrizioni mediche su tutto il territorio, con la garanzia di copertura e tempi su tutto il territorio.

Confidi

Il Confidi – consorzio che si occupa di garantire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese – verrà coadiuvato nel suo compito da apposite garanzie e semplificazioni del processo di concessione prestiti alle società.

Congedi e certificati

Le certificazioni per congedo parentale e per malattia dovranno essere inviate solo per via telematica.

Documenti delle PA

I documenti tra le diverse pubbliche amministrazioni e tra queste e i cittadini, deve avvenire per via telematica, pena responsabilità dirigenziale e disciplinare.

Documento digitale unificato

Il Documento digitale unificato sostituirà carta d’identità e tessera sanitaria, tramite il quale il cittadino sarà registrato e riconosciuto dalle amministrazioni dello Stato e potrà accedere ai servizi.

Domicilio digitale

Si tratta dell’indirizzo della PEC (Posta Elettronica Certificata) con il quale i cittadini possono comunicare con le PA, che sarà inserito come Domicilio digitale nell’Anagrafe nazionale della popolazione residente.

Fascicolo sanitario elettronico

Il Fse (Fascicolo sanitario elettronico) conterrà l’intera storia clinica  del cittadino, continuamente aggiornato dai diversi soggetti del servizio sanitario pubblico. Quello elettronico sarà l’unico formato disponibile.

Frodi assicurative

L’IVASS (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo) avrà il compito di realizzare un archivio informatico integrato dei veicoli a motore, attraverso il quale monitorare le frodi nel settore dell’assicurazione della responsabilità civile.

Giustizia

Nei procedimenti civili comunicazioni e notificazioni delle cancellerie e delle segreterie degli uffici giudiziari verranno esclusivamente inviate alla casella PEC dell’interessato.

Anche le comunicazioni per le procedura fallimentare saranno per via telematica.

Moneta elettronica 

Tutti i soggetti che effettuano vendita di beni o servizi dal 1° gennaio 2014 sono obbligati ad accettare pagamenti con carte di credito e debito, di cui saranno poi discussi gli importi minimi.

Anche le pubbliche amministrazioni sono obbligate ad accettare pagamenti in formato elettronico, a prescindere dall’importo della singola transazione.

Pec

Obbligo di avere un  proprio indirizzo Pec per tutte le imprese individuali che si iscrivono al Registro delle imprese o all’Albo delle imprese artigiane.

Pubblicizzazione dei dati della Pa

Per la promozione della crescita economica, della partecipazione e della trasparenza amministrativa, le informazioni del settore pubblico diventano accessibili a cittadini e imprese.

Ricerca e Innovazione

in linea con il programma europeo Horizon2020, il cui obiettivo è promuovere sinergie tra sistema produttivo, di ricerca ed esigenze sociali, verranno promossi grandi progetti di ricerca su temi strategici, con appalti innovativi e precommerciali per servizi di ricerca che sviluppino sviluppare soluzioni industriali innovative non ancora presenti sul mercato.

Scuola

Libri digitali: a partire dall’anno scolastico 2013-2014 le scuole inizieranno ad adottare i libri digitali affiancandoli alle versioni cartacee.

Centri scolastici digitali: gli  ambiti territoriali particolarmente isolati sarà predisposto il collegamento multimediale e da remoto degli studenti alle classi scolastiche.

Sportello unico per gli investimenti esteri

Si tratta di un punto di coordinamento stabile, tempestivo ed efficace per tutti i soggetti imprenditoriali che vogliono realizzare investimenti di tipo produttivo e industriale in Italia, che farà capo al ministero dello Sviluppo economico.

Start Up

Incubatore certificato: società di capitali di diritto italiano, o di una Societas Europaea, residente in Italia, che offre servizi per sostenere la nascita e lo sviluppo di startup innovative.

Riduzione degli oneri per l’avvio:

– 12 mesi per il “rinvio a nuovo” delle perdite che garantisce una più flessibile gestione degli obblighi di  ricapitalizzazione

– possibilità di utilizzare gli istituti delle SPA anche se si tratta di SRL

– esonero dai diritti di bollo e di segreteria per l’iscrizione al Registro delle Imprese, e dal pagamento del diritto annuale alle Camere di commercio

Misure, impatto, pubblicità e valutazione: campagna di sensibilizzazione a livello nazionale promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal ministero dello Sviluppo economico per una maggiore consapevolezza delle opportunità imprenditoriali e delle misure volte a favorire la nascita e lo sviluppo di startup innovative.

 

L’industria italiana perde ancora colpi

Continuano a piovere brutte notizie per quanto concerne l’industria italiana. Il fatturato è sceso nuovamente a settembre, del 4,2% (su base mensile).

A rilevarlo è l’Istat, aggiungendo inoltre che su base annua il calo, il nono consecutivo, è pari al 5,4%, con riferimento al dato corretto per gli effetti di calendario (-11% il grezzo). Se a livello congiunturale pesa la negativa performance del mercato estero, in termini tendenziali è il mercato interno a fare peggio.

Gli ordinativi dell’industria a settembre tornano ad essere in rosso, con un ribasso su base mensile del 4%. Lo rileva l’Istat, aggiungendo che su base annua il calo, il tredicesimo consecutivo, raggiunge quota 12,8% (dato grezzo). Se a livello congiunturale pesa la negativa performance del mercato estero, in termini tendenziali è il mercato nazionale a fare peggio. Il calo settembrino delle commesse deriva da un ribasso dell’1,4% degli ordinativi interni e del 7,4% di quelli esteri; mentre su base annua la caduta è lo specchio di un calo incredibile del 15,8% sul mercato nazionale e di una discesa dell’8,1% fuori dai confini. L’Istat sottolinea come a settembre in nessun settore l’indice grezzo degli ordini mostri miglioramenti. Le variazioni negative più rilevanti hanno riguardato la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-18,4%), la fabbricazione di macchinari e attrezzature non classificati altrove (-17,3%) e l’industria del legno, carta e stampa (-13,1%).

Spending Review, previsti numerosi tagli per la sanità

Spending Review, ci risiamo.

Il Ministro Balduzzi e il Ministro Grilli hanno reso noti i criteri che adotteranno per i tagli al settore ospedaliero, inseriti nella spending review del governo. Tali criteri sono stati inseriti nel documento “Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera” proposto dai due ministri.

I tagli sono decisi e c’è il rischio che venga offerto minore accesso alle cure per i cittadini italiani. Certo, gli sprechi e i costi sono alti e quindi c’era l’urgenza di effettuare alcune revisioni e alcune “sforbiciate”, ma bisogna valutare se i tagli sono stati fatti nella giusta direzione.

I posti letto che potrebbero essere tagliati con la spending review sono circa 7 mila, su una disponibilità totale in Italia di circa 23 mila. I tagli colpiscono poi in maniera decisa la sanità privata, con circa 257 ospedali privati accreditati che potrebbero chiudere, quelli con meno di 80 letti, e passare dagli attuali 406 a 149.

Le regioni hanno annunciato che lotteranno duramente contro la diminuzione dei posti letto. Durante la Conferenza Stato-Regioni della prossima settimana cercheranno un accordo con il Ministro Balduzzi.

C’è poi la questione dei posti di lavoro, messi a rischio dai tagli previsti nella spending review. Infatti, le realtà che rischiano sono tante nel territorio italiano.

 

Monti in Arabia promuove gli investimenti in Italia

Prosegue ininterrottamente l’impegno del Presidente del Consiglio Mario Monti al fine di Promuovere l’Italia nel mondo e provare ad attrarre gli investitori esteri. È importante trovare nuove alleanze economiche e stabilire contatti. Inoltre,è indispensabile presentare l’Italia come una Nazione in cui è sicuro investire. Queste strategie sono predominanti per uscire dalla crisi che attanaglia il Nostro paese (e l’Europa tutta).

Monti ha incontrato l’emiro del Kuwait Sheikh Sabah Al Ahmad ed altri emiri e sceicchi che hanno molto denaro da investire. Ed ha elogiato il mercato italiano affermando:

“Ci sono buone opportunità per acquistare asset e titoli oggi ai minimi, ma destinati a rivalutarsi”.

Dal Kuwait Monti ha tentato di rassicurare gli eventuali investitori sulla lotta alla corruzione che sta operando in Italia e sulle garanzie che può offrire, fermandosi però sulle ipotesi future. Ecco cosa ha affermato il Premier:

“Non posso garantire per il futuro, sarei già contento se potessi migliorare il presente come credo stiamo facendo con lo sforzo di tutti”.

Affermazione che causa risposte polemiche soprattutto nell’opposizione e che lascia sbigottiti Nichi Vendola e Antonio Di Pietro.

Monti ha poi aggiunto:

“Credo che chiunque abbia in mente un impegno futuro – prosegue il presidente del Consiglio – chiunque governerà deve avere come obiettivo non solo quello di garantire le imprese italiane ma anche quello di continuare a garantire la trasformazione della società italiana in termine di crescita, giustizia, lotta alla corruzione e all’evasione”.

E in conferenza stampa ha dichiarato:

“Ho incontrato qui interlocutori molto attenti e interessati allo scenario italiano e l’evoluzione nella zona euro: li ho rassicurati sugli sforzi messi in campo dal governo sul fronte dei conti pubblici e le riforme, in modo da rendere l’Italia in grado di attrarre maggiormente investimenti dall’estero”.

Fisco, Italia e Svizzera verso l’accordo

Italia e Svizzera, gli accordi bilaterali in materia di fisco potrebbero materializzarsi intorno al 21 Dicembre. È quanto ha affermato il capo della direzione della segreteria per le questioni Finanziarie internazionali Oscar Knapp in un incontro con la rappresentazione italiana. L’accordo arriverebbe per la data indicata almeno per quanto concerne il tavolo tecnico.

Gli accordi del trattato riguardano argomenti importanti come la regolarizzazione dei depositi in Svizzera, la revisione della convenzione per la doppia imposizione e l’eliminazione della lista nera.

Si tratta di accordi di carattere tecncio che comunque dovranno passare al vaglio e all’approvazione dei Parlamenti di Svizzera e Italia.

La Svizzera dovrà, in base a questi accordi, versare allo Stato italiano un’imposta tombale che riguarda i patrimoni dei cittadini italiani nel passato. L’aliquota deve ancora essere definita, mentre è previsto anche un prelievo periodico per le rendite finanziarie che riguarda invece il futuro.

L’accordo è improntato sulla falsa riga di quelli che la Svizzera ha già stabilito con Paesi come la Gran Bretagna, la Germania e l’Austria. Un accordo che mantiene intatto il segreto bancario, ma che consente agli Stati di avere maggiori garanzie.

L’obiettivo è sempre quello di diminuire l’evasione fiscale e la fuga dei capitali all’estero. Negli ultimi anni, il fenomeno di portare i soldi in Svizzera ha ripreso vigore e un accordo era sempre più urgente.