Alphabet rimpiazza Google a Wall Street

Google non esiste più. Da oggi a Wall Street ci sarà Alphabet sotto il cui cappello convergeranno il motore di ricerca Google, la concessionaria pubblicitaria, le mappe, Youtube e tutte le startup a cui lavora il gruppo: a cominciare dalle auto senza conducente.

Gambero Rosso, presto l’approdo in Borsa

Il Gambero Rosso, compagnia nel settore del cibo e del vino, è pronta a sbarcare in Borsa mettendo sul piatto il 25% del capitale nonché la valutazione sia circa 9 volte l’Ebitda.

Lavorare sei ore al giorno, l’Ue ci pensa su

La Svezia pensa a una settimana lavorativa di sole 30 ore, ovvero giornate in cui dopo 6 ore si va a casa o a divertirsi, fare sport, insomma a godersi il tempo libero. Un modello che potrebbe essere esportato in tutta Europa.

Glencore, azioni volano dopo voci su acquisizione

Prima la caduta, poi le voci inaspettate di operazioni straordinarie e la nuova galoppata delle azioni: non si fermano i rumors e le montagne russe di Borsa per il titolo Glencore, il gigante delle materie prime.

La digital tax arriverà nel 2016

La digital tax arriverà nel 2016. Si tratta di una delle ipotesi a cui stanno lavorando i tecnici del governo in vista della manovra finanziaria da 27 miliardi che sarà varata entro la prima metà di questo mese.

American Apparel dichiara fallimento

A seguito di anni di perdite e dopo aver lanciato durante lo scorso agosto l’ennesimo allarme sulla liquidità, American Apparel si arrende e chiede la protezione del Chapter Eleven, una sorta di amministrazione straordinaria che mette la società al riparo dalle aggressioni dei creditori e le consente di ristrutturare il debito puntando – se possibile – al risanamento.

Air France, 2.900 posti a rischio

La direzione di Air Fance ha confermato in mattinata nel comitato centrale di impresa che il piano di ristrutturazione mette in discussione 2.900 posti di lavoro, principalmente tra il personale di terra.

Le Borse europee partono bene, recupero più solido

I Ministri, i banchieri e gli economisti sono pronti a confrontarsi al G20 di Lima sulla battuta d’arresto che la ripresa globale ha subito per via dell’indebolimento dei mercati emergenti e, in particolare, della Cina, il cui rallentamento rischia di pesare su un’Eurozona che stava faticosamente iniziando a uscire dalla crisi.