Ocse, il costo del lavoro in Italia è troppo alto

In Italia il costo del lavoro si mantiene su ritmi così alti da minare la capacità di ripresa dell’industria. A pagare il rallentamento, tuttavia, sono soprattutto i salari, mentre la produttività segna timidi segnali di ripresa.

Borse europee, leggero rialzo in riapertura

Le Borse europee devono ancora metabolizzare la decisione della Federal Reserve, che ha procrastinato il rialzo dei tassi per le preoccupazioni sul fronte economico che giungono dall’Asia.

Fatturato GDO, torna l’equilibrio

La distribuzione organizzata torna ad una situazione di equilibrio con le crescite delle ultime settimane. Il progresso è indiscutibile visto che dal 7 al 13 settembre si è registrato un rialzo dell’1,13% delle vendite. La GDO potrebbe chiudere il 2015 anche con un progresso, il primo registrato dal 20018 ad oggi. Ma la ripresa è posticipata. 

Pensioni, Padoan riflette sugli interventi

Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha chiarito alcuni punti sul tema Pensioni. Il governo non vuole effettuare modifiche strutturali alla riforma delle pensioni firmata da Elsa Fornero.

Intesa Sanpaolo, prosegue il processo di revisione della Governance

Il processo di revisione della governance da parte di Intesa Sanpaolo, che terminerà con l’adozione dal 2016 del sistema monistico di tipo anglosassone al posto di quello duale, continua spedito. Ieri i consigli hanno ricevuto un’informativa sul tema da parte dei tecnici che stanno lavorando all’operazione.

Il piano anti crisi di Tim Brasil

Tim Brasil ha pronto un piano anti crisi, che parte da un miliardo di reais di taglio costi, offerte destinate ad aggredire il segmento più ricco dei suoi clienti e che mira molto sul traffico dati più che sulla voce, ovvero quei servizi che in passato hanno permesso alla società di spopolare nel Paese sbaragliando la concorrenza del leader Vivo e portando i cellulari nelle favelas.

Stime di crescita Italia, l’Ocse predica prudenza

L’Ocse eleva le stime di crescita dall’Italia, tuttavia resta prudente: all’interno della loro ‘valutazione intermedia’, ovvero nel rapporto di aggiornamento tra i due outlook semestrali, gli economisti dell’Organizzazione parigina indicano allo 0,7% l’incremento del Pil previsto per il 2015, con un incremento di 0,1 punti percentuali in confronto alle stime rilasciate lo scorso giugno, ma abbassano di 0,2 punti all’1,3% la previsione per il 2016.