Contratti, i Sindacati Usa scelgono Fca

Fiat Chrysler è stata selezionata dal principale sindacato del settore automobilistico americano, l’Uaw, per condurre le trattative riguardanti il rinnovo del contratto anche a nome delle altre due ‘big three’, General Motors e Ford.

La ripresa stenta, ad agosto l’inflazione rimane al +0,2%

La ripresa italiana non decolla e l’iniezione di liquidità costante da parte della Banca centrale europea non è sufficiente a stimolare la domanda. Così i prezzi, che ad agosto sono aumentati dello 0,2% su base sia mensile sia annuale, facendo registrare lo stesso tasso tendenziale di luglio.

Opec peggiora stime sul petrolio

L’Opec ha ridotto di 50 mila barili al giorno le previsioni riguardanti la crescita della domanda di petrolio nel 2016, portandole a 1,29 milioni di barili al giorno per via del rallentamento dei mercati emergenti, nello specifico “America Latina e Cina”.

Italia, diminuisce il debito pubblico

Diminuisce il debito pubblico italiano, che registra la riduzione della liquidità sul c/c del Tesoro e tocca al ribasso la soglia di 2.199 miliardi di euro a luglio. E’ quanto si evince dai dati pubblicati da Bankitalia nel consueto aggiornamento dell’andamento dell’indebitamento dello Stato.

I 20 anni di eBay: come vanno gli affari in Italia?

Si parla di commercio elettronico e sembra quasi che l’Italia non debba essere interessata dall’argomento. Invece, in occasione del ventesimo compleanno di eBay si scopre che il commercio online è cresciuto tantissimo, ha fatto passi da gigante e riscuote molto successo anche nel nostro Paese. 

Produzione industriale in crescita, i dati di luglio 2015

L’Istat notifica una crescita della produzione industriale a luglio 2015 pari al +1,1 per cento. Una crescita che supera le previsioni. È aumentato l’indice destagionalizzato della produzione e l’aumento è considerato rispetto a giugno. Corretto così anche l’indice su base annua. 

Rating Brasile, Telecom paga le conseguenze

Il titolo Telecom Italia cala dell’1,05% a 1,126 euro in borsa con Standard & Poor’s che ha declassato il credit rating del Brasile a junk e all’indomani dell’annuncio da parte di Vivendi di aver aumentato la quota nel gruppo telecomunicazioni italiano dal 14,9% al 15,486%.