La deflazione potrebbe tornare a far visita all’Europa

 Sono passati più di ottanta anni da quando si è per l’ultima volta affacciato in Europa il rischio della deflazione. Erano infatti gli anni Trenta, gli anni della Grande Depressione, quando il Vecchio Continente ha sofferto degli effetti della crisi che aveva coinvolto anche gli Stati Uniti. 

L’UE richiama la Germania sulle partite correnti

 I richiami della Commissione Europea arrivano anche nei confronti dei poteri forti dell’Eurozona. E’ il caso ad esempio della Germania, che può vantare l’economia più solida del gruppo europeo a livello internazionale e degli ottimi risultati anche a livello di export

Il giudizio di Fitch sull’outlook negativo dell’Italia

 Arriva dagli Stati Uniti, da parte di Fitch, la nota agenzia americana di rating internazionale, la conferma del mantenimento livello BBB+ per l’Italia, livello già attribuito nei mesi scorsi in seguito ad un primo declassamento del merito creditizio. 

La Svizzera ad un passo dal referendum sul tetto alle retribuzioni d’oro

 La piccola nazione elvetica, paradiso di quanti hanno probabilmente da sempre percepito stipendi da favola, si trova ora ad un passo dal porre un limite alle retribuzioni d’oro. Si svolgerà infatti il 24 novembre l’atteso referendum popolare che vuole imporre un tetto agli stipendi che sono 12 volte più alti di quelli di una paga base. 

Eurostat conferma le stime sui conti pubblici italiani

 Arrivano da parte dell’Eurostat, l’Istituto di Statistica Europeo i dati aggiornati sui conti pubblici italiani, che confermano in generale la situazione annunciata ad aprile 2013 in merito ai dati del 2012. 

In Svizzera resta il segreto bancario

 Nessun cambiamento eclatante per le banche della vicina Svizzera, che continueranno ad essere il porto sicuro anche per i capitali italiani sconosciuti al Fisco. Almeno per il momento. Non è stato firmato, infatti, alcun accordo per la comunicazione dei dati dei clienti alle autorità estere e dunque il segreto bancario continuerà ad essere osservato con  diligenza da parte di tutti gli istituti elvetici. 

Obama invita il Congresso a riconquistare la fiducia dei cittadini

 Gli Stati Uniti sono appena usciti fuori dalla peggiore crisi politica dell’intero, secondo, mandato di Barack Obama, una crisi che sembrava prospettare scenari, quello dello shutdown e del default, a tratti anche spaventosi. Ma quasi alll’ultimo minuto, in verità con un solo giorno di anticipo, è stato infine raggiunto l’accordo tra Democratici e Repubblicani sull’innalzamento del tetto del debito dello Stato americano. 

Gli Stati Uniti trovano l’accordo sul debito e di avviano al dopo shutdown

 Negli Stati Uniti Repubblicani e Democratici hanno finalmente trovato accordo sulla questione del debito e possono passare oggi oltre le ristrettezze dello shutdown. L’accordo è arrivato due giorni fa in Senato, grazie all’intesa trovata dai senatori di parte opposta Harry Reid, democratico, e Mitch McConnell, repubblicano, che hanno siglato per primi l’accordo che ha impedito agli Stati Uniti di precipitare verso il default

Il Senato degli Stati Uniti prova ad innalzare il tetto del debito

 Dura ormai da più di due settimane negli Stati Uniti il regime di funzionamento ridotto della macchina federale americana, il cosiddetto shutdown che ha tagliato di netto i servizi non essenziali erogati ai cittadini, a causa della fine delle risorse a disposizione. Gli Stati Uniti d’America sono ancora sotto la stretta del problema dell’innalzamento del debito e la data del default del 17 ottobre, in cui lo Stato potrebbe non esser più in grado di onorare gli impegni finanziari assunti, si avvicina sempre di più.