Per gli 8 Grandi l’ economia resta debole

 Nel corso della prima giornata di incontri che si sono tenuti ieri in occasione del G8 che si svolge anche oggi in Irlanda del Nord, grazie all’ ospitalità concessa dal premier britannico David Cameron, gli 8 big della Terra si sono espressi in particolare sulle sorti dell’ economia europea e mondiale, che costituiva il principale argomento all’ ordine del giorno. 

Obama appoggia il programma economico di Letta

 Si è tenuto nel corso della giornata di ieri l’ incontro ufficiale tra il Presidente del Consiglio Enrico Letta e il Presidente degli Stati Uniti d’ America Barack Obama, in programma in occasione del G8 che si tiene anche oggi in Irlanda del Nord. 

Draghi rivendica l’ operato della BCE

 Mario Draghi, il governatore della Banca Centrale Europea – BCE -,  rivendica l’ operato trascorso dell’ Eurotower e si dichiara pronto ad intervenire ancora sui tassi di interesse del denaro o attraverso misure non convenzionali. 

Continua il calo del mercato dell’ auto in Europa

 Anche nel mese di maggio 2013 il mercato dell’ auto europeo ha fatto registrare dei risultati negativi. Lo rileva, infatti, Acea, che ha precisato come nel quinto mese dell’ anno, in Europa, si sia potuto registrare un calo dell’ intero settore pari al 5,9%

Al via il G8 in Irlanda del Nord

 E’ attualmente in corso in Irlanda del Nord il raduno degli Otto più potenti della Terra, che oggi e domani si confronteranno, ospitati dal premier britannico David Cameron, in un ameno golf resort sulle rive di un lago. 

L’Ue dà ragione alla Francia: la produzione audiovisiva è fuori dalle trattative con gli Stati Uniti

 Era questa l’unica soluzione alla quale si poteva giungere per non impedire alle trattative tra Unione Europea e Stati Uniti per la creazione del libero scambio tra i due paesi non iniziassero neanche.

► La Francia si mette di traverso al libero scambio tra Usa e UE

La Francia fin dall’inizio, infatti, aveva posto le sue condizioni: si potrà trovare un accordo commerciale solo ed esclusivamente se la produzione audiovisiva – si parla di cinema, una delle colonne portanti della cultura e dell’identità francese –  sarà esclusa da queste trattative.

E, in UE, per questi accordi si necessita dell’unanimità. Quindi, alla riunione di ieri sera, si è giunti all’unica soluzione possibile per il  mandato da affidare alla Commissione Europea per l’inizio dei negoziati con Washington che porteranno all’armonizzazione di norme e standard internazionali per il libero commercio.

Ma non è ancora detta l’ultima parola. A ventilare la possibilità di una futura comprensione nell’accordo anche della produzione audiovisiva e cinematografica è il ministro per gli affari europei finlandese Alexander Stubb, perché c’è sempre la possibilità che la Commissione Europea chieda nuove istruzioni in futuro ai singoli governi.

► In Francia la disoccupazione sale al 10,4%

L’Italia, invece, è aperta ai negoziati perché, come detto dal vice ministro per lo Sviluppo Economico italiano Carlo Calenda, ne sarebbe il primo beneficiario e soprattutto per il timore di eventuali ritorsioni da parte degli Stati Uniti.

La Svizzera apre allo scambio di informazioni con i paesi Ocse

 Si preannunciano tempi sempre più duri per chi ha l’abitudine di portare i propri capitali nei cosiddetti paradisi fiscali. La Svizzera, da sempre uno dei paesi che mette a disposizione di chi detiene grandi capitali condizioni fiscali agevolate e il segreto bancario, sta aprendo le sue porte.

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In questi giorni, infatti, il governo svizzero ha annunciato di essere pronto a partecipare attivamente alla creazione di uno standard globale per lo scambio automatico delle informazioni bancarie anche con tutti i paesi che fanno capo all’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo in Europa).

Da sempre un tabù per la Svizzera, il segreto bancario è pronto ad essere smantellato. Un gruppo di esperti, come annuncia il comunicato rilasciato ieri da Berna, ha raccomandato al paese elvetico di aderire e partecipare attivamente alla creazione di questo standard internazionale, per non perdere la possibilità di essere una piazza competitiva quando tutti i paesi si saranno adeguati.

Il ministro delle finanze svizzero Evelyne Widmer-Schlumpf ha comunque tranquillizzato tutti coloro che hanno un conto corrente in Svizzera, annunciando che il segreto bancario non sarà totalmente cancellato, ma che si lavorerà per trovare un accordo che permetta comunque la tutela di dei dati e che sia basato sulla reciprocità dello scambio di informazioni.

► Accordo fiscale tra Svizzera e Usa

Il prossimo appuntamento è per settembre, quando il ministro delle finanze elvetico dovrà relazionare ai cittadini e ai correntisti le sue prossime mosse.

La Francia si mette di traverso al libero scambio tra Usa e UE

 Il governo francese lo ha annunciato: se non si escluderanno dalle trattative tra Unione Europea e Stati Uniti per il libero scambio economico il cinema e i media digitali. La Francia teme che una tale apertura porterebbe ad una invasione del suo mercato di pellicole hollywodiane che metterebbero a repentaglio la sopravvivenza del suo cinema e, quindi, di una parte fondamentale della sua identità nazionale.

Le trattative dovrebbero partire a luglio, anche se l’idea di questa apertura risale a circa 30 anni fa, e si configura come una grandissima opportunità per l’Europa che potrebbe giovare del grande mercato degli Stati Uniti per poter risollevare le sorti della sua economia e delle sue aziende.

Ma la Francia questa opportunità la vede come un rischio e condanna la trattativa al fallimento: in Unione Europea tali decisioni richiedono l’unanimità e il voto contrario della Francia equivale ad un nulla di fatto.

Da parte degli Stati Uniti, anche loro avrebbero di che guadagnare da questo accordo, la speranza sta nel fatto che i Paesi dell’Unione Europea possano esercitare una sorta di pressione sulla Francia portandola a rivedere, o quantomeno ad ammorbidire, la sua chiusura.

Barare in Borsa è legale, lo dice il Wall Strett Journal

 Anche chi non comprende molto di come si investe in Borsa, sa che ci sono delle persone che sembrano avere un particolare intuito per azzeccare le vendite e gli acquisti di azioni e di altri strumenti finanziari.

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Sono persone che riescono ad avere accesso a delle informazioni in anticipo rispetto agli altri e che, quindi, possono agire prima degli altri e guadagnare molto di più dalle loro transazioni. Secondo il Wall Street Journal, quando questi dati arrivano da studi effettuati da soggetti privati, pagare per ottenerli in anticipo – questa è la prassi – non può essere considerato insider trading.

L’inchiesta su questa prassi fatta dal Wall Street Journal prende ad esempio un caso del genere avvenuto il 15 marzo scorso. Era il giorno in cui la Borsa americana attendeva il dato, elaborato dalla University of Michigan, che è un soggetto privato, sulla fiducia dei consumatori americani. La Infinium Capital Management, pagando quanto richiesto, riuscì ad ottenere il dato in anticipo di alcuni secondi rispetto ai concorrenti e fece quanto necessario.

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Ciò su cui si sofferma l’inchiesta del Wall Street Journal è la mancanza di una legislazione mirata negli Stati Uniti che prevede il reato di insider trader per chi riesce ad ottenere in anticipo i dati elaborati da soggetti pubblici, ma non per quelli che, pur essendo particolarmente influenti per le dinamiche delle transazioni in Borsa, sono elaborati da soggetti privati come il dato sulla fiducia dei consumatori della University of Michigan e l’indice manifatturiero dell’Institute for Supply Management.