Per S&P il rating Usa è finalmente stabile

 La nota agenzia di rating Standard & Poor’s nella giornata di ieri ha effettuato un aggiornamento per quanto concerne la sua visione di credito in relazione al governo degli Stati Uniti.

La prospettiva passa da “negativa” a “stabile”.

Inoltre, “S&P” ha affermato che le probabilità di un downgrade del rating del paese sono “meno di una su tre”.

Come si è giunti a questo aggiornamento

Cosa ha spinto Standard & Poor’s a cambiare idea sugli Usa e sulla loro economia?

Durante l’agosto 2011, S&P è diventata la agenzia di rating numero uno a declassare il rating sovrano degli Stati Uniti, dall’importante “AAA” a “AA”.

Si è giunti dunque al secondo punteggio più alto, lasciando la prospettiva di credito degli Stati Uniti “negativa” in quel periodo.

Al giorno d’oggi, l’agenzia ha dichiarato in un comunicato che i recenti miglioramenti concernenti il gettito fiscale, nonché le misure adottate per risolvere i problemi di bilancio a lungo termine hanno migliorato le prospettive per gli Stati Uniti. L’agenzia ha sollevato preoccupazioni circa la capacità dei responsabili politici di affrontare problemi di lunga data per via  del peggioramento di una divisione partisan a Washington negli ultimi dieci anni, tuttavia.

 

Pochi risultati dal summit Stati Uniti – Cina

 Si è concluso in questi giorni lo storico summit tra il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il presidente cinese Xi Jinping, che, per una maggiore informalità di toni, si sono incontrati in una tenuta a Palm Springs, in California, piuttosto che a Washington.

Il manager inglese più pagato è una donna

 L’ universo femminile sfonda il mondo anglosassone del business. Merito di Angela Ahrendts, l’ amministratore delegato della Burberry, il noto brand del lusso, che nel 2012 è stata dichiarata il manager più pagato dell’ anno, superando brillantemente i colleghi maschi.

Dove vivono i più ricchi del mondo

Per il Regno Unito questa è una novità assoluta, dal momento che, prima di ora, una donna non era mai stata sulla vetta della classifica degli ad più pagati della nazione. Ma la Ahrendts, l’ anno scorso, ha incassato circa 20 milioni di euro – cioè 16,9 milioni di sterline – superando di 5 milioni il secondo della lista.

In arrivo il rating di Dagong per l’ UE

 Per il mondo finanziario internazionale sono in arrivo delle importanti novità a partire dal prossimo 13 giugno. In quella data, infatti, per la prima volta debutterà a livello europeo il rating di Dagong Europe, la società con sede a Milano sin dal 2012, che è stata recentemente autorizzata dall’ Esma ad emettere previsioni e stime a livello corporate sull’ universo economico europeo.

Dove vivono i più ricchi del mondo

 In quali zone e parti del mondo hanno collocato la propria comoda dimora gli uomini più ricchi del mondo? Dove vivono, cioè, i super ricchi del pianeta, che secondo una recente ricerca del Boston Consulting Group, hanno oltretutto incrementato, nel 2012, la loro ricchezza del 7,8, raggiungendo in totale i 135 trilioni di dollari?

La proposta giapponese alla crisi della previdenza

 In un Giappone oramai lanciato sull’ onda aggressiva della politica economica varata dal Primo Ministro Shinzo Abe, che attraverso l’ applicazione di misure più che innovative ha intenzione di scuotere il paese dalla duratura deflazione che lo ha avvolto negli ultimi venti anni, ha fatto in questi giorni discutere la proposta per il risanamento della previdenza lanciata dal Ministro dell’ Economia giapponese Akira Amari. 

La BCE risponde al FMI sul salvataggio della Grecia

 Il Governatore della Banca Centrale Europea (BCE) Mario Draghi ha risposto in maniera indiretta all’ ammissione di colpa confessata due giorni fa dai vertici del Fondo Monetario Internazionale, che ha riconosciuto in un rapporto di aver commesso degli errori di valutazione nel corso delle operazioni di salvataggio della Grecia.

L’ inarrestabile ascesa dei Paesi emergenti

 Il Fondo Monetario Internazionale ha recentemente pubblicato, sulle pagine del Financial Times, un dettagliato rapporto sulle condizioni economiche dei Paesi cosiddetti emergenti, la cui situazione generale, però, li rivela oggi come realtà in potente e inarrestabile ascesa