In Francia la disoccupazione sale al 10,4%

 Anche in Francia, come in Italia, il tasso di disoccupazione non accenna a diminuire. Le ultime stime, al contrario, hanno fatto segnare un nuovo record. Il numero dei francesi senza lavoro, infatti, nel primi tre mesi di quest’ anno è arrivato a costituire il 10,4% dell’ intera popolazione. 

La BCE interverrà sui bilanci di 140 banche

 Secondo il settimanale tedesco Die Zeit la Banca Centrale Europea (BCE) si starebbe preparando ad intervenire, a partire dal prossimo autunno, sui bilanci di circa 140 banche europee, in modo da prevenire eventuali problemi in caso di traumi esterni.

Gli errori commessi in Grecia dal FMI

 In un rapporto “strettamente confidenziale” pubblicato di recente il Fondo Monetario Internazionale ha ammesso di aver compiuto degli errori di valutazione ai tempi dell’ intervento di risanamento dello Stato greco, per il quale, infatti, si sono resi necessari ben due interventi e non uno soltanto.

Il FMI ammette errori nel piano di salvataggio della Grecia

 Sbagliando s’ impara, e, a volte, a pronunciare questa frase sono anche le grandi istituzioni internazionali. Come è successo, infatti, al Fondo Monetario Internazionale, che in un rapporto sul primo piano di salvataggio della Grecia ha recentemente ammesso di aver sbagliato, di comune accordo con l’ Unione Europea, le stime sulle ipotesi di crescita della nazione.

La Grecia verso la ripresa economica

Apple rischia il blocco delle importazioni negli USA

 Ancora guai legali per il colosso hi – tech di Cupertino. Questa volta l’ accusa che pende sulla testa di Apple è quella di aver violato un brevetto del principale concorrente, la coreana Samsung. E a dirlo è una voce più che autorevole, l’ Agenzia americana per la concorrenza, ovvero l’ International Trade Commission (Itc), che ha di conseguenza deciso il blocco delle importazioni negli Stati  Uniti di alcuni prodotti a marchio Apple, come i modelli At&t dell’iPhone 4, l’ iPhone 3, l’iPad 3G e l’iPad 2 3G.

La Lettonia entra nell’euro

 La Commissione Europea ha detto sì: la Lettonia ha le carte in regola per entrare nel novero dei paesi che utilizzano l’euro. Sarà il 18° paese.

► Krugman confronta Lettonia e Stati Uniti

La Lettonia inizierà il passaggio all’euro a partire dal 1° gennaio 2014, a meno che qualche leader dei paesi che già ne fanno parte non decide di opporsi alla decisione della Commissione Europea. Una data molto ravvicinata ma, secondo la Commissione, la Lettonia ha tutte le carte in regola per aderire alla moneta unica senza particolari scossoni. Il paese, poi, aderirà anche all’unione bancaria.

Nonostante, infatti, la Lettonia abbia attraversato un grave periodo di crisi tra il 2008 e il 2009, è riuscita, con interventi mirati e decisi, a ridurre il deficit e a rientrare nei criteri di convergenza che Bruxelles esige per entrare nell’euro: tasso di cambio e inflazione stabile negli ultimi dodici mesi.

Olli Rehn si è dimostrato particolarmente soddisfatto per questa decisione, soprattutto perché l’entrata delle Lettonia nella moneta unica è la dimostrazione che l’Unione Europea e la sua moneta non si stanno disgregando, come si sostiene sempre più frequentemente.

► C’è chi crede nella fine dell’euro

Qualche perplessità, invece, arriva dalla Banca Centrale Europea che teme qualche scossone per i depositi bancari provenienti da altri paesi.

In calo il PIL dell’ Eurozona

 Secondo le  ultime stime diffuse dall’ Eurostat, nel primo trimestre del 2013 l’ economia dell’ Eurozona ha subito una pesante –  e ulteriore – battuta d’ arresto, che è stato possibile enucleare in un calo generale del PIL e delle vendite.

> Calano le vendite nell’ Eurozona

Fitch abbassa il rating di Cipro

 L’ ombra lunga della crisi economica e finanziaria non accenna ad allontanarsi troppo da Cipro. Almeno per ora: l’ agenzia americana di rating Fitch ha infatti recentemente abbassato la valutazione di lungo termine sulla affidabilità della nazione, facendola passare dal precedente B all’ odierno B-  con prospettiva negativa.

Il FMI taglia le stime sul PIL della Germania

 La crescita economica futura, anche per la solida Germania, non sarà in realtà così rosea come era stato previsto. Il Fondo Monetario Internazionale – FMI – ha infatti recentemente tagliato le stime del PIL tedesco per il 2013, facendolo passare dallo 0,6% di circa otto settimane fa, all’ attuale 0,3%.  

Hollande deve tagliare le agevolazioni per le famiglie

 Il welfare francese, famoso per l’attenzione dedicata alle famiglie, con le tante politiche di sostegno atte a sostenere la crescita demografica, potrebbe subire un duro colpo. Il presidente Hollande, infatti, sotto il pressing europeo – soprattutto quello tedesco – deve intensificare la politica di austerità per risanare i suoi conti.
La Francia vuole un governo dell’Eurozona

Il presidente ha dovuto aumentare già diverse imposte ma il sacrificio chiesto ai cittadini francesi non è ancora sufficiente per rientrare nei parametri europei. Serve un altro miliardo di euro, che Hollande può trovare solo se mette mano alle sovvenzioni dedicate alle famiglie.

In effetti, in Francia le famiglie hanno accesso a due grandi incentivi: l’assegno familiare versato in base al numero dei figli e concesso indipendentemente dal reddito e la riduzione delle imposte calcolata in base al numero dei figli a carico.

► La recessione investe anche la Francia

Il primo passo di Hollande per mettere insieme questo ulteriore miliardo sarà l’abbassamento delle detrazioni, che passeranno da 2.000 euro a 1.500 per figlio a carico. Una mossa, questa, che cerca di limitare i danni – ridurre le detrazioni fiscali è meno vistoso di un taglio agli assegni familiari – all’immagine di questo presidente francese, poco deciso nelle sue politiche agli occhi dell’Europa e ritenuto troppo contraddittorio in patria.