Studi legali dell’anno 2020: lo Studio Borrelli nella ricerca del Sole 24Ore

È online l’indagine del Sole 24Ore sui migliori “Studi legali dell’anno 2020”. La ricerca promossa dal quotidiano economico-finanziario in collaborazione con Guida al Diritto, settimanale specializzato sul mondo giuridico-legale, è stata condotta da Statista, società tedesca leader nel settore delle analisi di mercato ed elaborazione dati.

Sono 14 i settori presi in esame: Corporate; M&A e restructuring; Diritto bancario e finanziario; Proprietà e real estate; Privacy e cibersecurity; Life science e healthcare; Lavoro e welfare; Tributario; Amministrativo e appalti; Contenzioso e arbitrato; Famiglia e successioni; Penale; Proprietà intellettuale e tmt; Ambientale, energia e infrastrutture.

Sono cinque le macro regioni su cui si è focalizzata l’attenzione: Nord, Centro e Sud-Isole, a cui si sono aggiunte Milano e Roma.

L’indagine che è alla sua seconda edizione, quest’anno si è ampliata e rispetto al 2019 le realtà segnalate sono aumentate di oltre il 20%.

Alla fine le segnalazioni sono state oltre 20mila e 725 i riconoscimenti complessivi destinati a 337 studi legali di eccellenza. La metodologia utilizzata è stata quella ‘peer to peer’ (tra pari) e quindi le segnalazioni sono arrivate da avvocati, giuristi d’impresa e clienti di studi legali, i quali hanno indicato le realtà migliori, escludendo ovviamente gli studi legali di appartenenza.

La ricerca del Sole 24Ore può essere considerata come una mappa del settore della consulenza e dell’assistenza giuridico-legale in Italia.

Nell’elenco degli studi legali di eccellenza, per il settore M&A e restructuring, nell’area Centro Italia, c’è lo Studio Legale Borrelli, fondato nel 2008 dall’avv. Paolo Borrelli.

Con sedi a Pescara, Crotone e Milano, lo Studio legale ha una elevata competenza ed esperienza in profili legali relativi a operazioni societarie straordinarie, redazione di contratti, concordati preventivi, fallimentari e procedure di ristrutturazione del debito, di risanamento e sovraindebitamento, nonché di pianificazione e protezione patrimoniale.

Le Piccole e Medie Imprese sono i principali clienti dello Studio Borrelli, oltre a società quotate, enti pubblici e privati e studi professionali che si rivolgono a questo team di professionisti per la concretezza nel raggiungimento degli obiettivi.

Piemonte: l’ospedale di Verduno diventa ‘Covid Hospital’

L’ospedale di Verduno, in provincia di Cuneo, è stato un centro di riferimento di tutto il Piemonte per l’emergenza coronavirus.

La struttura era ancora in fase di completamento e l’apertura era in programma a fine maggio, ma in piena emergenza Covid-19 c’è stata una accelerazione dei lavori e il 30 marzo il nuovo ospedale era già in funzione e ha ospitato i primi pazienti positivi.

La Direzione Lavori guidata da AICOM, società di ingegneria privata, ha lavorato intensamente, con il supporto di tutti gli stakeholder interessati, per garantire lo start up operativo dell’Ospedale nel rispetto del progetto e della normativa vigente.

“L’attività – è il commento di AICOM – è stata particolarmente complessa in quanto il progetto è stato adeguato alle nuove norme nazionali ed europee, tra cui adeguamento del lay-out sanitario agli attuali requisiti minimi strutturali; adeguamento alla normativa sismica e alle nuove norme del settore impiantistico”.

Il complesso ospedaliero, di otto piani, è costruito su un’area di 220.000 mq per un totale 3.200 ambienti e 1.020 posti auto ed ha una superficie coperta complessiva di circa 110.000 mq. I posti letto predisposti in fase di emergenza sono stati circa 30 in terapia intensiva e circa 130 in sub-intensiva, con potenzialità di ampliamento.

La Regione Piemonte ha messo in campo tutte le energie e le professionalità per garantire l’apertura in tempi brevissimi dell’Ospedale.

Il nuovo complesso ospedaliero dispone di tutte le più moderne ed innovative soluzioni tecnologiche: è dotato di un sistema di trasporto automatizzato pesante (AGV) a guida laser per la movimentazione di materiale sanitario, pasti, stoviglie, lenzuola dai magazzini centrali ai reparti ospedalieri ubicati ai vari livelli attraverso i montacarichi. Questo consente al personale di trascorrere più tempo con i pazienti.

La struttura è stata realizzata grazie alla grande generosità degli imprenditori e dei cittadini di Langhe e Roero che, attraverso la Fondazione nata per il nuovo ospedale, hanno investito milioni di euro e lavoro perché potesse essere finalmente completata.

Coronavirus, Von der Leyen chiede scusa all’Italia

Il rapporto tra Italia e Unione Europea sembra ormai una continua litania di scuse di quest’ultima nei confronti del nostro paese. Anche il presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in una lettera, si è profusa nel fare ammenda per i precedenti comportamenti.

Coronavirus, BCE messa alla prova: cosa farà?

E’ un momento delicato anche per la Bce di Christine Lagarde: l’emergenza Coronavirus è reale e sta presentando il conto mettendo davanti a una prova difficile un’istituzione europea che si trova davanti a una crisi senza precedenti.

Petrolio, Opec teme calo domanda nel 2020

L’Opec si riunisce a Vienna insieme ai paesi sostenitori per affrontare l’emergenza che il Coronavirus ha fatto scattare anche nel settore del greggio: la paura è quella che la domanda di petrolio non solo rallenti ma diminuisca in questo 2020.

Moody’s: rischio recessione mondiale per Coronavirus

Moody’s lancia un serio monito: il Coronavirus potrebbe portare il mondo a una recessione globale.  Ancora non si tratta di un vero e proprio allarme ma è necessario prendere in considerazione l’ipotesi nel caso l’epidemia si trasformasse in pandemia.

Coronavirus e l’impatto sull’economia

È ancora troppo presto per fare un bilancio dell’impatto dell’epidemia di Coronavirus in Cina sull’economia globale: ciò non toglie che sia evidente si possa indicare la prima vittima nei mercati di questa emergenza: il petrolio.

 

Fed lascia ancora invariati i tassi

La Fed ha deciso di non toccare i tassi di interesse. La banca centrale statunitense lascia quindi il costo del credito tra l’1,50% e l’1,75% votando all’unanimità rendendo noto contestualmente come la situazione economica sia rimasta invariata rispetto all’ultima comunicazione.

BCE, inizia il mandato di Christine Lagarde

E’ iniziata in BCE l’era di Christine Lagarde: un periodo che se la conferenza stampa da lei tenuta è un’anticipazione del futuro, di certo ci si dovranno aspettare azioni ben diverse da quelle alle quali si era abituati con l’ex presidente Mario Draghi.

Mario Draghi: mandato finito. La BCE passa a Christine Lagarde

Mario Draghi ha concluso il suo mandato come presidente della Bce, e ora la banca centrale passa nelle mani di Christine Lagarde, che era al Fmi. Un presidente discusso, che alla fine però è stato applaudito da tutti i principali Governi europei.

Mario Draghi

Mario Draghi è stato il presidente del periodo più difficile, e ha portato avanti una politica monetaria osteggiata dal colosso tedesco e dalla Federal Reserve, ma che alla fine ha portato a risultati sufficienti se si considera la forte crisi economica, e la strada che poi sia la Germania che l’America hanno preso.

In particolare la Federal Reserve ha finito per seguire, quest’anno, la stessa politica monetaria. Draghi, nel suo discorso di commiato, si è detto fiducioso perché la Bce “è in buone mani”:

“Oggi ci sono 11 milioni di persone occupate in più in Europa, la popolarità dell’euro è ai suoi massimi livelli e i politici dicono che la moneta unica è irreversibile. È davanti agli occhi di tutti che ora è il momento di più Europa, non meno. Noi europei dobbiamo prendere il nostro destino nelle nostre mani”.

Le reazioni

Alla fine Draghi ha avuto il consenso unanime dei principali membri dell’Europa, e non solo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Christine Lagarde ha ringraziato il presidente per la sua saggezza, quella che lo ha portato a difendere fino all’ultimo una politica monetaria di bassi tassi e iniezioni di liquidità anche di fronte alle forti critiche da parte di Berlino e Washington.

Anche la Merkel si è lasciata sfuggire un “Leadership cruciale per la stabilità dell’Eurozona”, lei, che da leader tedesco, ha sempre individuato nella stabilità la ricetta per il suo paese:

“Sotto la tua guida la Bce ha dato contributo importante e cruciale alla stabilità dell’eurozona. Siete stati in grado di farlo in fretta perché siete una istituzione indipendente. Dobbiamo essere in grado di difendere questa indipendenza”.

Per Macron addirittura Draghi è il “degno erede dei padri fondatori dell’Europa”, e rilancia la politica espansiva del presidente uscente i governi ad appoggiare la Bce nel continuare su questa strada per aiutare l’economia europea:

“Quello che celebriamo oggi è l’azione di un uomo che ha portato molto in alto il sogno europeo. Spetta ora a noi, cari leader portare avanti questo compito”.