Profitti Facebook, 2015 da record

Il 2015 è stato un anno da record per Facebook. Il Social Network lo archivia con utili che per la prima volta hanno sfondato la barriera del miliardo: quanto basta affinché l’azione del social network venga coperta d’ordini d’acquisto nelle sale operative.

Bce, nuovi interventi per favorire la ripresa

Sono numerose le nubi che si addensano sull’economia globale, in termini di prospettive, anche in questo 2016. Nell’area dell’euro, la sfida della Bce è assicurare che il sentiment mondiale non influisca negativamente sulla ripresa interna. Il rischio sarebbe un suo deragliamento.

Calo petrolio, Shell in crisi

Il calo del petrolio continua inesorabilmente a mietere vittime. Ieri la francese Total ha mandato in archivio un allarme sugli utili, quello che nelle sale operative viene chiamato un ‘profit warning’ e Royal Dutch Shell a stretto giro segue la stessa sorte: la compagnia ha annunciato un forte calo dell’utile nel 2015, con profitti lordi che, stando alle prime indicazioni, oscilleranno tra i 10,4 e 10,7 miliardi di dollari, circa la metà dei quasi 20 miliardi di dollari del 2014.

Borse europee, tensione in attesa di Draghi

Si tratta di un’eterna altalena. I mercati europei non trovano stabilità. Piazza Affari prosegue la seduta tra alti e bassi facendo fatica a prendere posizione e guadagna l’1% a seguito di una serie di passaggi in territorio negativo e dopo aver lasciato ieri sul terreno il 4,8% (i listini del Vecchio continente hanno bruciato 233 miliardi di capitalizzazione).

Lotta a evasione fiscale, Germania in soccorso della Grecia

La lotta agli evasori in Grecia riparte sotto il segno di una strana alleanza tra Atene e Berlino. Il governo regionale della Renania Westfalia (un po’ provocatoriamente, aveva insinuato qualcuno) ha girato qualche settimana fa alle autorità elleniche un elenco di 10mila cittadini greci con conti in Svizzera.

Export e Made in Italy, sarà un Natale da record

Sarà un natale da ricordare a lungo per quanto riguarda il made in Italy che trionfa sulle tavole estere durante le festività grazie all’export di vini, spumanti, grappa e liquori, panettoni, formaggi, salumi e pasta.

La Fed spinge alla crescita le Borse europee

I mercati si fidano delle parole di Janet Yellen e della Federal Reserve. L’operazione avviata dall’istituto centrale di Washington sembra essere dunque più che convincente.

Eni scopre il più grande giacimento del Mediterraneo

Un mare di gas nell’offshore dell’Egitto

 Con un potenziale che può arrivare a 850 miliardi di metri cubi di gas in posto e un’estensione di circa 100 chilometri quadrati, il sito di Zohr rappresenta la più grande scoperta di gas mai effettuata in Egitto e nel Mar Mediterraneo e può diventare una delle maggiori scoperte di gas a livello mondiale. Zohr è uno dei due nuovi blocchi esplorativi nell’offshore egiziano del Mediterraneo (l’altro è Nidoco West) che hanno consolidato la posizione di Eni in Egitto, paese di importanza storica e strategica per la società, e rilanciato ulteriormente l’attività esplorativa nell’offshore del paese.

Questo successo esplorativo offrirà un contributo decisivo nel soddisfare la domanda egiziana di gas naturale per decenni e conferma come il paese sia ancora oggi al centro delle strategie internazionali del gruppo, come lo è ormai da oltre 60 anni.

Il Presidente della Repubblica dell’Egitto, Abdel Fattah Al-Sisi, e l’AD, Claudio Descalzi, si sono incontrati il 19 ottobre, al Cairo, per discutere delle attività di Eni nel Paese.

Durante l’incontro l’AD di Eni ha presentato il piano di sviluppo programmato per il campo di Zohr, confermando l’impegno congiunto per accelerare la messa in produzione.

È un giorno davvero importante per la nostra società e le persone di Eni. Questo importante risultato è la conferma delle nostre competenze e delle nostre capacità di innovazione tecnologica con immediata applicazione operativa, e dimostra soprattutto lo spirito di forte collaborazione tra tutte le componenti aziendali che sono alla base di questi grandi successi. La strategia che ci ha portato a insistere nella ricerca nelle aree mature di paesi che conosciamo da decenni si e’ dimostrata vincente, a riprova che l’Egitto presenta ancora un grande potenziale. Questa scoperta storica sarà in grado di trasformare lo scenario energetico di un intero paese, che ci accoglie da oltre 60 anni. L’esplorazione si conferma al centro della nostra strategia di crescita: negli ultimi 7 anni abbiamo scoperto 10 miliardi di barili di risorse e 300 milioni negli ultimi sei mesi, confermando così la posizione di Eni al top dell’industria. Questa scoperta assume un valore ancora maggiore poiché fatta in Egitto, paese strategico per Eni, dove possono essere sfruttate importanti sinergie con le istallazioni esistenti permettendoci una rapida messa in produzione.”

L’AD Claudio Descalzi è poi intervenuto, il 9 settembre 2015, durante un’Audizione al Senato presso gli Uffici di Presidenza delle Commissioni Industria del Senato e Attività produttive della Camera sulla recente scoperta e sull’impatto che potrà avere sui piani industriali del gruppo:

http://webtv.senato.it/webtvcomm_hq?video_evento=1981

Per maggiori info sui giacimenti in Egitto è possibile consultare il seguente dossier:

http://www.eni.com/it_IT/media/dossier/dossier-egitto.html