Ora la Grecia uscirà dall’Euro?

Se ne parla ormai da diversi mesi di una possibile Grexit, ovvero di una decisione da parte della Grecia di abbandonare la moneta unica.

Cosa succede se vince il No in Grecia

Il referendum proposto alla popolazione greca sta spaccando la popolazione e non soltanto in merito alla permanenza nell’euro o al rifiuto dei dettami europei, ma già a partire dal quesito che non sarebbe troppo chiaro. Ma cosa succede se vince il No?

Cosa succede se vince il Sì in Grecia

Tsipras ha chiesto alla popolazione di decidere se restare o meno nell’euro, o meglio ha chiesto al suo popolo di capire se è ancora doveroso e necessario sottostare ai dettami economici e finanziari dell’UE invece di ripartire dalla vecchia moneta. Il referendum è previsto per domani. E se vincesse il sì?

L’incertezza del referendum greco

Il referendum indetto da Tsipras potrebbe trasformarsi in un boomerang per il suo governo stando alle prime indagini, che vedono il Paese spaccato in due tra i sostenitori del premier e coloro che invece valutano l’opportunità economica di restare nell’euro.

Il voto si terrà dopo che il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso. Sembra però che alla fine il risultato della consultazione elettorale non sia così scontato, nel senso che i sì sono al 44,8% . In realtà l’81% degli intervistati non vuole tornare al dracma e questo potrebbe far pendere la bilancia verso gli europeisti.

> Cosa dice la lettera di Tsipras all’Europa

Il premier fa il suo ultimo appello in tv chiedendo di rifiutare gli ultimatum, di non decidere soltanto se restare nell’euro ma se “sottostare” all’Europa. Intanto le banche fanno sapere che ci saranno liquidità fino a lunedì. Poi si potrà parlare ufficialmente di default e lavorare in tal senso.

Mancano meno di 48 ore al voto di domenica e i greci sembrano aver già deciso di restare nell’euro. Il FMI ha spiegato che alla Grecia serviranno più di 50 miliardi di euro per pagare il debito che ormai è diventato insostenibile per il Paese. Certo è che sia che si voti sì, sia che si voti no, la posizione di Atene resterà in bilico. Junker per precauzione, ha imposto a tutti i commissari di tacere fino al voto.

Tsipras da parte sua rifiuta il piano dei creditori e spiega che soltanto riducendo il debito con un taglio del 30% è possibile che la Grecia sopravviva ancora per 20 anni. Peccato che gli altri leader europei non si fidino troppo di Tsipras.

I buoni pasto elettronici avranno un valore di sette euro

I buoni pasto saranno più ricchi, a patto che siano elettronici. Dal primo luglio, infatti, un emendamento alla legge di Stabilità ha sancito l’aumento del valore esentasse del buono pasto elettronico di 1,71 euro, portandolo dunque da 5,29 a 7 euro.

Video e Adv: Facebook sfida YouTube

Il consumo di video si scatena su Facebook e il social network ha intenzione di monetizzare la tendenza sperimentando inserzioni in grado di funzionare come break pubblicitari tv, offrendo ai creatori di contenuti una parte dei ricavi guadagnati dalle inserzioni sui loro filmati.

Europa in ripresa, vendite in aumento a maggio

Continua, anche se in maniera molto lenta, la ripresa dell’economia europea. Il trend, anche se flebile, puo’ divenire costante nel tempo e confermare quanto previsto a inizio anno: il 2015 potrebbe in altri termini configurarsi come l’incipit di un ritorno alla crescita e di una definitiva uscita dalla crisi.