Altice acquisisce Suddenlink

Altice ha un obiettivo molto chiaro: mira agli operatori via cavo statunitensi. Dopo Portugal Telecom e Oi, la società francese di proprietà del miliardario franco-israeliano, Patrick Drahi, ha acquisito il 70% di Suddenlink Communications, settimo operatore statunitense via cavo, che ha un valore pari a 9,1 miliardi di dollari.

Borse, si attendono le decisioni della Fed

L’attenzione delle Borse europee è rivolta verso gli Stati Uniti. Questa sera, come annunciato saranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione di aprile della Fed.

Fmi: Pil Italia in crescita dello 0,7%

L’Fmi prevede una buona crescita per il Pil del nostro Paese. Una crescita pari allo 0,7% durante il 2015 e pari all’1,2% durante il 2016, in accordo con quanto statuito dal Def per quest’anno e leggermente sotto per il prossimo.

Grecia, accordo entro il 21 maggio?

La Grecia continua ad essere al centro dei pensieri più tormentati degli analisti di mercato. A seguito delle discussioni sul rimborso al Fondo monetario internazionale, un nuovo indicatore-limite viene contemplato dagli stessi analisti come termometro per misurare l’avvicinarsi del default di Atene: si tratta del collaterale che le banche possono recuperare per ottenere la liquidità della Banca centrale europea.

Le banche e il rischio della ‘turbofinanza’

Il comparto finanziario, che per anni ha scritto assegni per esercitare pressioni, adesso sta cambiando strategia: circa una ventina di grandi banche, compagnie di assicurazioni, investitori e altri operatori di primo piano di quel magma meglio noto come “i mercati” si sono accordati per esigere più regolamentazione.

Le compagnie aeree del Golfo hanno ricevuto sussidi?

Il mercato aereo sta cambiando e stanno progressivamente prendendo piede le compagnie aeree del Golfo come Emirates, Qatar Airways, Etihad Airways e Turkish Airlines. In che modo queste compagnie possono impensierire le compagnie occidentali?

Tangenti in Nigeria, pioggia di accuse su Saipem

Si mette male per Saipem. Snamprogetti, di concerto con gli “altri tre soci” del Consorzio Tskj che si occupava di costruire un impianto di stoccaggio e trasporto del gas a Bonny Island nel meridione della Nigeria, dietro la voce “costi culturali” avrebbe nascosto i “versamenti seguiti agli accordi corruttivi” al fine di agevolare politici e funzionari nigeriani e ottenere quei lavori.