Trovati i fondi per gli esodati

Sciolta finalmente la questione relativa alla salvaguardia degli esodati. Dopo le incertezze dei giorni scorsi e il dietrofront di Elsa Fornero circa le modalità del fondo, oggi sembra esserci finalmente spazio per un’adeguata copertura. Sono stati fatti ottimi passi in avanti e il Governo è consapevole dei miglioramenti sulla misura da adottare.

Lo annuncia uno dei relatori di maggioranza, Pierpaolo Baretta. Baretta è il Capogruppo del Pd nella Commissione Bilancio:

“Abbiamo presentato un emendamento che offre finalmente una copertura ampia e risolutiva per l’arco di tempo di competenza della Legge di Stabilità”. Di cosa si tratta? A spiegarlo è lo stesso Baretta:
“Con l’emendamento al Ddl Stabilità che abbiamo depositato stasera  il nodo degli esodati viene risolto non solo con i 100 milioni già previsti ma anche con i risparmi che si potranno ricavare dai 9 miliardi già stanziati per la platea dei primi 120mila salvaguardati”.
Il relatore illustra pertanto le caratteristiche e i vantaggi dell’emendamento:
“Viene così offerta finalmente  una copertura ampia e risolutiva per l’arco di tempo di competenza della Legge di Stabilità al delicato problema degli esodati. Noi relatori ci siamo assunti la responsabilità di chiudere una fase di discussione e di avviare finalmente la fase legislativa. Mi auguro, naturalmente, che la Camera e il Governo condividano il testo”.

Approvato in Grecia il bilancio 2013

Sono in arrivo nuovi tagli per la Grecia. Il panorama continua ad essere buio e il deficit è difficile da colmare. Soltanto mercoledì scorso il parlamento aveva messo a punto il pacchetto sull’Austerity valido per i prossimi due anni. Un pacchetto che prevede tagli sulla spesa pari a 13,5 miliardi di euro, nonché una sostanziosa riforma inerente al mercato del lavoro. Misure dalle quali è impossibile prescindere al fine di ottenere un aiuto pari a 31,5 miliardi dalla troika (triumvirato composto da BCE, UE e FMI).

Piove sul bagnato, perché ora il Parlamento ellenico ha altresì approvato il Bilancio dello Stato per il 2013, votato con la maggioranza. A favore di questo Bilancio si sono espressi soltanto i deputati di  Nea Dimokratia, Pasok e Sinistra Democratica, i tre partiti che compongono il Governo di colazione.

La prossima tranche ti aiuti, in mancanza dell’approvazione del bilancio, non si sarebbe sbloccata. Approvarlo era dunque fondamentale al fine di convincere i creditori internazionali. Il Paese ha un bisogno estremo dei suddetti aiuti, visto e considerato il rischio di bancarotta.

Domani, i ministri delle Finanze dei 17 Paesi dell’Eurozona si incontreranno a Bruxelles, così da poter discutere anche della situazione della Grecia. Una situazione che, in un modo o nell’altro, preoccupa tutti.

Fiscal Cliff, Obama: “Più tasse ai ricchi”. E il Dow Jones crolla.

Per evitare il Fiscal Cliff  i cittadini statunitensi maggiormente benestanti saranno costretti a dover pagare più tasse. Ad annunciarlo è il neo-rieletto Presidente americano Barack Obama. La dichiarazione era prevedibile ma immediatamente il Dow Jones è sceso giù a quota -0,05%.

Ma perché il Fiscal Cliff è così importante per l’amministrazione di Obama?

Lo United States Fiscal Cliff  si riferisce agli effetti di una serie di leggi recenti che, se non modificate, si tradurranno in aumenti delle tasse, tagli alla spesa e una corrispondente riduzione del disavanzo di bilancio a partire dal 2013. Queste leggi includono l’aumento delle imposte dovute della scadenza dei tagli fiscali di Bush e tagli alla spesa ai sensi della Budget Control Act del 2011.

Tradotto in numeri, il Fiscal Cliff sarà una scure sul popolo americano, che comporterà un aumento delle tasse e tagli automatici alla spesa per un totale di 600 miliardi di dollari solo nel 2013.

Ma il rischio non è solo per la popolazione, il Fiscal Cliff, se non giunge ad un accordo in tempi brevi, porterà l’amministrazione di Obama alla perdita della tripla A.

In questi giorni l’America di Barack Obama sta vivendo uno scontro interno accesissimo per fare in modo che questo non accada.  Le due controparti della politica americana, purtroppo, sono in completo disaccordo sulla questione legata alla riduzione del deficit di bilancio del paese (che è arrivato a toccare 1,09 miliardi di dollari), e quindi difficilmente riusciranno a trovare una intesa sul mezzo che porterà l’America a superare questo delicato obiettivo.

La proposta di Obama è quella di tagli alle spese (soprattutto sulla Difesa) compensati dall’aumento del prelievo fiscale sui redditi più alti:

«Non possiamo tagliare la nostra strada verso la prosperità. Se siamo seri sulla riduzione del deficit dobbiamo combinare i tagli alla spesa con le entrate e questo significa chiedere agli americani più ricchi di pagare un po’ più di tasse».

Di avviso contrario i repubblicani che per risparmiare propongono lo smantellamento del welfare.

Le trattative al Congresso inizieranno il 13 novembre e, se non si arriverà ad un accordo, non si potrà evitare il Fiscal Cliff e, come previsto dal Congressional Budget Office, l’economia cadrà in recessione nel 2013.

Draghi su Spagna e Grecia e gli aiuti comunitari

 Nella conferenza di ieri a Francoforte sul Meno il presidente della BCE Mario Draghi ha lungamente parlato della situazione economica attuale dei paesi dell’Eurozona e delle difficoltà che si dovranno ancora affrontare in vista di un risanamento dell’economia.

Siam o di fronte ad un periodo difficile che potrebbe protrarsi anche per tutto il 2013 in cui sarà necessario agire con decisione soprattutto sui paesi che si trovano in maggiore difficoltà, come la Spagna e la Grecia.

Per questi due paesi l’argomento principale è quello degli aiuti comunitari. Se, da un lato, Draghi si è detto soddisfatto delle decisioni prese dall’attuale esecutivo della Grecia – in particolare si riferisce all‘approvazione del pacchetto di austerity che prevede tagli per 13,5 miliardi da effettuarsi nel biennio 2013-2014 – dall’altro, esprime minore soddisfazione per la questione spagnola.

Il governo spagnolo è molto in difficoltà, con un’economia in recessione e alti tassi di disoccupazione, ma ancora non è giunta richiesta di aiuto alla Comunità Europea. Draghi, pur partendo dal presupposto che sono i singoli paesi a dover valutare la reale esigenza o meno di ricorrere agli aiuti comunitari, si è detto pronto ad intervenire con tutti gli strumenti necessari già predisposti.

Tra questi l’OMT (Outright monetary transactions) rivelatisi una garanzia molto efficace per rimuovere i rischi principali dell’Eurozona.

Produzione e distribuzione dei nuovi euro

Appare opportuno fornire alcune informazioni circa il modo in cui i nuovi euro, rilasciati nel 2013, saranno prodotti e distribuiti. Attenendoci al Comunicato Stampa ufficiale inerente alla Serie “Europa”, possiamo suddividere in tre micro-argomenti le notizie da sapere.

RIPARTIZIONE DELLA PRODUZIONE PER UNA MAGGIOR EFFICIENZA

“L’eurosistema stabilisce il fabbisogno di produzione annuo di banconote e assegna i rispettivi volumi alle BCn. Queste provvedono quindi a una determinata quota di produzione per uno o più tagli, sia direttamente, sia affidando questo compito a fornitori accreditati”.

PRODUZIONE DELLE BANCONOTE IN EURO

“La serie ispirata a europa, proprio come quella corrente, sarà stampata su carta di cotone, che dona una particolare sonorità e consistenza. Alcune caratteristiche di sicurezza, quali la filigrana o il filo di sicurezza, sono integrate nella carta stessa durante il processo di fabbricazione. La carta è poi distribuita alle officine carte valori ubicate in europa che producono le banconote. Le officine sono protette da sofisticati sistemi di sicurezza. nel processo di fabbricazione sono impiegati diversi tipi di lastre e inchiostri speciali, nonché varie tecniche: stampa offset e calcografica, applicazione dell’ologramma e stampa serigrafica per il numero di colore cangiante.”

SICUREZZA

“Un sistema comune di controllo della qualità assicura standard identici per tutte le banconote. Centinaia di test, manuali o automatizzati, sono eseguiti in ogni fase del processo produttivo. una volta effettuati i controlli di qualità e accertata l’aderenza alle specifiche tecniche, i biglietti sono confezionati in base al taglio e custoditi in camere blindate prima della distribuzione”.

DALLE OFFICINE CARTE VALORI ALLE TASCHE DEI CITTADINI

“Le banconote sono trasportate presso le BCn e custodite nei caveau. nel maggio 2013 le banche e gli istituti analoghi inizieranno a immettere in circolazione i nuovi biglietti da €5 attraverso i canali consueti (sportelli o casse prelievo contanti). Si prevede che entro l’autunno 2013 le nuove banconote da €5 saranno più diffuse di quelle della prima serie”.

Attivato il portale per conoscere il nuovo Euro

Le nuove banconote Euro saranno introdotte nel 2013. Tutto è pronto per il grande lancio e ovviamente BCE e BCN stanno pensando alla migliore forma di promozione e comunicazione dei biglietti.

La sicurezza, nonché le caratteristiche e le regole che ruotano intorno alle banconote della nuova serie dell’Euro sono fattori fondamentali, da divulgare correttamente alla popolazione europea.

Per queste ragioni, il comunicato stampa ufficiale rilasciato dalla Banca Centrale Europea e riguardante la serie “Europa” recita:

“Le nuove caratteristiche di sicurezza saranno efficaci soltanto se facilmente riconoscibili dagli utilizzatori. Per conseguire questo obiettivo, nel 2013 la BCe e le BCn dell’eurosistema condurranno in tutta l’area dell’euro una campagna di informazione sulla serie ispirata a europa.Il compito di assistere la BCe è stato assegnato, a seguito di una gara d’appalto pubblica, all’agenzia creativa Havas Worldwide e a Media Planning Group (MPG) del gruppo Havas Media. È attualmente in preparazione una campagna per il lancio della serie “europa” e della nuova banconota da €5 che sarà condotta attraverso vari canali”.

Gli utilizzatori, dunque, devono conoscere e riconoscere le caratteristiche di sicurezza delle banconote della nuova serie. Nel prossimo anno, pertanto, BCE e BCN daranno il via a una campagna di informazione atta alla diffusione dei materiali.

Tre cose da sapere sull’Euro

L’euro è entrato in vigore il I gennaio del 2002, momento dal quale sono passati quasi undici anni. Pian piano la moneta unica è entrata a far parte della nostra vita quotidiana, soppiantando gradualmente le monete precedenti dei diversi paesi.

Se per un primo periodo molti cittadini dei paesi coinvolti nell’introduzione della moneta unica europea si sono sentiti in difficoltà, dopo qualche tempo la situazione si è normalizzata e l‘utilizzo dell’euro è divenuto facile e regolare. Ora abbiamo molta più conoscenza della nostra moneta, ma sicuramente ci sono delle cose ancora da scoprire.

Quelle che trovate di seguito sono tre informazioni interessanti e curiose di cui, quasi sicuramente, non eravate a conoscenza. Le riportiamo in occasione della presentazione di Europa, la nuova serie di euro che entrerà in circolazione nei prossimi anni e che, gradualmente, soppianterà le banconote attualmente in circolo.

Ogni cittadino di ogni paese dell’Unione Europea effettua mediamente tra le 300 e le 400 transazioni in contanti ogni anno.

Se si disponessero in successione tutte le banconote da 5 euro attualmente in circolazione si potrebbe coprire quasi cinque volte la circonferenza del nostro pianeta.

Con le banconote da 5 euro presenti sul mercato nel 2012 si potrebbe coprire la distanza tra la terra e la luna.

Euro, le nuove banconote sono ispirate da Europa

Nel 2013 verrà introdotta la serie di banconote Euro ispirata all’Europa. Si tratta di un’operazione interna al continuo processo di sviluppo dei biglietti in euro, votata a migliorare il profilo della sicurezza. La BCE e BCN devono salvaguardare l’integrità delle banconote in euro, mediante un processo di aggiornamento e perfezionamento delle regole dei elementi di sicurezza. Di fatto, considerando il tempo e le risorse necessarie al fine di mettere a punto nuovi biglietti, i lavori di preparazione per la nuova serie sono stati iniziati già poco dopo l’introduzione della prima serie. Ora sono in procinto di venire a compimento.

PROFILO DELLE NUOVE BANCONOTE

I ritratti raffigurati sulle banconote sono tradizionalmente usati per il disegno delle banconote in tutto il mondo e alcune ricerche dimostrano che il riconoscimento dei volti è un processo per lo più immediato. L’eurosistema ha optato per l’apporre nella filigrana e nell’ologramma della nuova serie di biglietti in euro un ritratto di Europa, figura della mitologia greca. La sua effige è tratta da un vaso di oltre 2.000 anni fa rinvenuto nell’Italia meridionale e custodito al Louvre di Parigi. Il ritratto è stato selezionato perché ha un chiaro legame con il nostro continente e, inoltre, dona un tocco umano alle banconote.

Nella mitologia greca Europa è la figlia di un re fenicio e fu sedotta dal dio zeus, che nelle sembianze di un toro la rapì portandola a Creta. Questo mito ha indotto gli antichi greci a utilizzare “europa” come termine geografico.

Europa: come saranno le nuove banconote da 5 euro

 La motivazione principale al lungo lavoro fatto dalla Banca centrale europea per la creazione di nuove banconote che andranno a sostituire i vecchi euro attualmente in circolazione è l’adeguamento della moneta unica a nuovi standard di sicurezza per proteggere i cittadini dalla contraffazione delle monete.

La progettazione delle nuove banconote è stata affidata, per quanto riguarda la parte grafica, a Reinhold Gerstetter, bozzettista di Berlino e, per la parte tecnica, ad un team di esperti che, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie nella riproduzione delle immagini, è riuscita a creare una serie di banconote che assicurano una continua protezione dei biglietti dalla falsificazione. I tre cambiamenti principali che si potranno vedere sulla prima banconota a entrare in circolazione, quella da 5 euro, sono l’ologramma, la filigrana e il numero.

L’ologramma dei 5 euro della serie Europa

 

L’ologramma con ritratto dei nuovi 5 euro è visibile muovendo la banconota. La striscia argentata rivela il volto della dea greca Europa, lo stesso che si trova sulla filigrana. Sulla striscia è presente anche una finestra e la cifra del valore.

 

 

La filigrana dei 5 euro della serie Europa

 

 

La filigrana delle nuove banconote da 5 euro è visibile se si guarda la banconota in controluce. Così facendo apparirà l’immagine sfumata che mostra il ritratto di Europa, la cifra del valore e una finestra.

 

 

La cifra del valore dei 5 euro della serie Europa

 

La cifra del valore delle nuove banconote da 5 euro è di colore verde smaltato e si può vedere muovendo la banconota. La cifra brillante produce l’effetto di una luce che si sposta in senso verticale passando dal verde smeraldo al blu scuro.

 

 

Telecom: migliorano gli utili nel terzo semestre

I primi 9 mesi del 2012 sono positivi per Telecom, che li ha chiusi con un utile netto di 1.926 milioni di euro, e con un monte ricavi per 22.061 milioni. L’azienda conferma, dunque, i buoni risultati del 2011.

Inoltre, scende a 29,485 mld l’indebitamento finanziario netto rettificato, in linea con i risultati del 2011, sceso a 29,485 mld, calando di 929 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2011.

DATI ULTIMO TRIMESTRE

Telecom conferma dunque gli obiettivi per il 2012. Il terzo trimestre, tuttavia, fa registrare una frenata. Gli analisti se lo aspettavano. Ecco i dati:

– Utilizzo del periodo: – 13,4%;

– Ricavi: 7,26 miliardi (- 3,3%);

– Margine operativo lordo:  3 miliardi (-5,7%);

– Risultato operativo: 1,69 miliardi (-9,5%);

DATI GENNAIO – OTTOBRE

– Margine operativo lordo: 8,86 miliardi (-3%);

– Risultato operativo di 4,9 miliardi(-0,6%).

Il presidente  Franco Bernabé, successivamente all’approvazione dei conti conferma gli obiettivi per il 2012:

“Telecom prosegue il percorso di difesa della redditività e riduzione dell’indebitamento che insieme allo sviluppo dei ricavi consolidati sono le priorità nel piano industriale di gruppo. La buona generazione di cassa ha più che compensato il fabbisogno per il pagamento dei dividendi e delle imposte e ci consente di confermare gli obiettivi”.

E sull’anno in corso afferma:

“Il 2012  è condizionato dall’aggravarsi della recessione che caratterizza l’economia italiana in questa fase e dal rallentamento dell’economia nei paesi latinoamericani. Nonostante questo per Telecom la redditività si conferma solida e tra le migliori del comparto, grazie al continuo miglioramento dell’efficienza operativa che consente di sostenere lo sviluppo delle reti di nuova generazione”.