Ieri la volatilità dei mercati è stata abbastanza sostenuta, se confrontata con la media degli ultimi tempi, con le borse americane a fare da traino ai mercati con dei tentativi di discesa che hanno trascinato con sé anche le borse europee .
Gestione portafoglio
L’euro rimane al centro dell’attenzione degli investitori
La volatilità non è certo mancata sul versante borse americane, a conferma dei nostri pensieri che vedono un allontanamento dell’attenzione dalle banche centrali ai dati macro, almeno fino a quando non arriveranno i prossimi appuntamenti con i Board di BoE, BCE e Fed, ed uno shift sulle release dei dati macroeconomici. Ma non tutti i dati ricoprono la stessa importanza. Cerchiamo di capire perché.
Argentina assicura che saranno ripagati i debiti
Il governo dell’Argentina ha intenzione di porre in essere i passi necessari “per pagare il debito ristrutturato in Argentina e sotto la legge argentina”. È quanto ha reso noto il ministro dell’Economia Axel Kicillof, specificando che invece al contrario i ‘fondi avvoltoi’ “no pasaran” e non ce la faranno a “buttare giu la ristrutturazione” già fatta sull’indebitamento.
Le quotazioni deI dollaro Usa in discesa
Dopo il non evento rappresentato dalle comunicazioni provenute dalla Federal Reserve con le seguenti dichiarazioni del Governatore Yellen, ieri i mercati si sono mossi mantenendo le medesime logiche di debolezza generalizzata di dollaro americano e forza di Borse. Ciò ha permesso non solo di avere una tematica di fondo che legasse tutti i movimenti intra ed inter market, ma di sfruttare quadri grafici piuttosto tecnici.
Forex, continua la debolezza del Dollaro Usa
Come avevamo previsto ieri il FOMC ha deciso di lasciare invariate le strategie monetarie in essere (tassi d’interesse su livelli bassi 0-0,25% e tapering di 10 mld di dollari). Dal prossimo mese gli acquisti mensili da parte della banca centrale del paese a stelle e strisce di Treasuries e MBS (Mortgage Backed Securities) passeranno da 45 a 35 miliardi di dollari (20 miliardi in titoli di stato e 15 miliardi in titoli legati ai mutui).