L’indice europeo, FTSE (UK100) a parte, è senza dubbio quello più simile ai listini azionari USA per caratteristiche cicliche; ebbene quest’ultimo sta facendo registrare fra tutti più preoccupazioni al ribasso e le motivazioni possono essere diverse, in parte legate alle aspettative sugli utili delle aziende tedesche, in parte alle dinamiche del mercato obbligazionario dei paesi core dell’Eurozona, e “forse”, ad un riequilibrio dei flussi di capitale tra esso e gli indici dei paesi periferici.
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Centre for Economics and Business Research, previsioni su Italia
Previsioni di lunga data e non certo – solo – di fine anno per il Centre for Economics and Business Research, che ha tracciato un quadro macroeconomico dell’Italia e dell’Europa nei prossimi anni all’interno del suo annuale rapporto sull’economia degli altri paesi, compresi quelli emergenti.
> Saldo positivo per le imprese italiane nel 2013 tra aperture e cessazioni
All’interno di questo rapporto si prevede che nei prossimi anni, quelli che vanno fino al 2018 e poi ancora oltre, le sorti dell’Italia all’interno del contesto europeo non si riprenderanno del tutto. La causa di questa continua recessione dell’Italia deve essere addotta non solo alla congiuntura negativa, ma anche al proseguimento del declino dell’economia dell’Europa, che non permetterà al prodotto interno lordo di prosperare.
> L’export dei distretti industriali italiani segna un nuovo record nel 2013
Così l’Italia sarà costretta a scivolare, piano piano, a livello di PIL, dal nono posto attuale nella classifica mondiale, al quindicesimo posto. Negli stessi anni, tuttavia, alcune nazioni, come la Gran Bretagna, secondo queste previsioni, saranno destinate a guadagnare ulteriori posizioni in classifica.
I Paesi emergenti, però, in questo quadro, continueranno a crescere. Tra questi la Cina, che entro il 2028 conquisterà la prima posizione a livello di PIL mondiale, superando anche gli Stati Uniti, che rimarranno secondi in classifica. Sul podio, insieme ai grandi, andranno quei paesi che applicano un modello economico simile a quello USA, che continuerà a tenere anche nei prossimi anni: India, Brasile e Giappone. Il modello europeo, invece, e l’euro, soffriranno, anche se tra le prime posizioni in classifica compariranno almeno Gran Bretagna e Germania.
Telecom, risultati operativi in crescita
E’ stato approvato dal Cda del gruppo Telecom il risultato della Società al 31 dicembre 2013. I dato 2013, anche in presenza di una persistenza di un quadro economico nazionale ancora debole e dalla forte compagine competitiva nel settore, hanno messo in evidenza un’inversione di tendenza rispetto ai precedenti esercizi.
Italcementi, risultati operativi in crescita
Il consiglio di amministrazione di Italcementi ha approvato i risultati consolidati al 31 dicembre 2013. I risultati operativi del quarto trimestre 2013 registrano un significativo incremento (+17,4% il Mol corrente) rispetto all’ultimo trimestre del 2012, pur scontando un effetto cambi sfavorevole.
Fondi Comuni, la gestione passiva del portafogli
Tra le varie tecniche di gestione dei Fondi Comuni troviamo anche quella chiamata appunto gestione passiva. Vediamo in cosa consiste.
Nuovo record nei listini di Wall Street
Sara’ stata l’esiguità del progresso (+0.17%), ma ennesimo record di Wall Street ieri sera (S&P 500 a 1877 ) non ha ispirato la seduta asiatica. Unica star, Bombay galvanizzata dai sondaggi che favoriscono l’attuale opposizione alle prossime elezioni. Anche Tokyo è salita (+0.9%), ma l’incremento era già presente nelle quotazioni dei future ieri.
L’impatto sulla Politica Monetaria dei dati odierni
Dal punto di vista dell’impatto che le release di oggi potranno avere sulle decisioni di politica monetaria della Federal Reserve, è bene questa volta essere più cauti nel senso che la Yellen, in tutte le sue prime uscite da neo governatore, ha ribadito con buona chiarezza che l’istituto centrale non sarà rispetto al famoso thresold fornito del 6,5 di unemployement; nell’ultimo speech alla Banking Commission del Senato.