In questi giorni si rincorrono le ipotesi dedicate al Regno unito ed alla sterlina ed in particolare oggi sarà il turno della Bank of England che alle ore 10.30 divulgherà le minute relative all’ultima riunione del board e, allo stesso tempo, ci verrà detto il tasso di disoccupazione, probabilmente in linea con la precedente rilevazione del 7.1% e che, in caso di miglioramento, potrebbe spingere a rapidi aumenti della sterlina, dopo i tentativi falliti ieri mattina di rottura dei supporti di breve periodo.
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Commodity, tentativo di ripresa delle quotazioni
Passata in secondo piano l’euforia che ha inebriato i listini nelle prime ore della mattinata di ieri, a seguito della scelta della Bank of Japan,che ha raddoppiato i piani di stimoli al segmento bancario per di migliorare il trasferimento del credito all’economia reale, tutto si è come d’un tratto fermato. Ma una crescita di volatilità è vicina.
Nikkey festeggia la decisione della BoJ
Il dato del GDP, il prodotto interno lordo, di ieri è non ha soddisfatto il Board della Bank of Japan, che di conseguenza non ha ritoccato i target di politica monetaria rimasti invariati (incremento della base monetaria di 60-70 trilioni di Yen all’anno) e gli acquisti di asset, ma ha votato all’unanimità il raddoppio gli ammontari di 2 schemi di lending ( la ” Stimulating Bank Lending Facility” e la “Growth-Supporting Funding Facility”), allungandone la scadenza e la durata di un anno.
Quando conviene investire in fondi comuni
Questi strumenti di investimento vengono considerati come dei mezzi di intermediazione finanziaria il cui scopo è di consegure una raccolta di liquidità da più risparmiatori, in modo tale da ottenere un gain sia per gli investitori, sia per i gestori del fondo, attraverso una gestione di una serie di portafogli.
Alcune Banche potrebbero fallire
Danièle Nouy, direttrice dell’ente di supervisione del credito dell’Eurozona, lancia la sua idea in un’intervista al Financial Times. “Dobbiamo accettare l’idea che alcune banche non hanno futuro”, dice in accordo con Mario Draghi. Necessario che “scompaiano in modo ordinato”, no a fusioni a tutti i costi
Continua il deflusso dall’azionario verso altri segmenti
Ormai si tratta della quindicesima settimana consecutiva, da cui gli investitori continuano irrefrenabilmente a trasferire un’ingente quantità di investimenti dai fondi azionari ai bond, continuando in questo modo a fuggire dal mercato azionario dei mercati dei paesi emergenti. Questo è il dato che emerge da una ricerca effettuata da Citigroup.