La scadenza per effettuare il versamento per il pagamento della rata mini Imu imposta da alcuni comuni sulla prima casa è stata posticipata dal 16 al 24 gennaio. L’emendamento alla Legge di Stabilità ha stabilito quali contribuenti dovranno pagare il mini saldo di gennaio 2014. > Diminuisce il costo dell’elettricità per le aziende
L’emendamento che ha fatto slittare la scadenza per il pagamento della mini Imu sulla prima casa, dal 16 gennaio al 24 gennaio è stato presentato al disegno di legge di stabilità 2014. Il decreto legge del 30 novembre 2013 n. 133 ha di fatto ordinato la cancellazione del pagamento della rata dell’Imu sulla prima casa, sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali ma i possessori di tali immobili saranno in ogni caso tenuti a pagare per la rata per la prima casa se residenti in quei comuni dove è stato deciso in relazione all’anno 2013 di aumentare l’aliquota rispetto a quella di base prevista dalla legge, vale a dire il 4 per mille.
> Borse Usa sono in una bolla o continueranno il rialzo?
Da Milano, a Torino, Bologna, Firenze, Genova, Napoli, Roma, e ancora Bergamo, Como, Ancona, Avellino, Bari, Reggio Calabria, Caserta, Ferrara, Messina, Lecco, Palermo, Pisa, Treviso, Verona, Venezia, sono in tutto 50 i capoluoghi di provincia tra i Comuni che hanno che hanno aumentato le aliquote per la seconda rata Imu 2013. Per i residenti in questi comuni, il pagamento dovrà essere effettuato nella misura del 40% rispetto alla differenza che deriva tra l’aliquota del 4 per mille e quella decisa dal comune. Secondo il ministero dell’Economia, non è prevista nessuna aggiunta: “l’effetto sui singoli contribuenti dipende dalle modalità specifiche di applicazione delle aliquote e delle detrazioni, che sono lasciate all’autonoma determinazione dei Comuni”.