Quando viene a mancare un parente, gli eredi dello stesso, per poter entrare in possesso dei beni (mobili e immobili) che questi ha lasciato, devono provvedere alla domanda di successione. Si tratta di uno dei tanti adempimenti richiesti dalla burocrazia italiana che non sempre è di facile comprensione.
Qui proponiamo una guida che ha l’intento di semplificare la comprensione dei passaggi e degli adempimenti da effettuare per subentrare nella disponibilità dei possedimenti del defunto.
Chi deve presentare la domanda di successione?
La domanda di successione, necessaria per entrare in possesso dei beni, mobili e immobili, contenuti nel testamento di una persona deceduta, deve essere presentata dagli eredi del defunto, dai legatari e dai loro rappresentanti legali.
Oltre a queste figure, sono tenuti a presentare la domanda di successione anche gli amministratori dell’eredità, gli esecutori testamentari e i curatori delle eredità giacenti.
In caso di morte presunta o di assenza del defunto devono presentare la domanda di successione anche gli immessi in possesso dei beni.
Quando si deve presentare la domanda di successione?
La domanda di successione deve essere presentata entro un anno (12 mesi) dalla data di apertura delle pratiche di successione che solitamente coincide con la data del decesso. Dopo la presentazione della domanda di successione è necessario, entro il termine di trenta giorni, presentare anche la domanda di voltura degli immobili presenti nel testamento.
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