L’Osservatorio della Confesercenti, una delle più grandi associazioni di categoria del settore del commercio, ha diffuso gli ultimi dati relativi all’andamento delle imprese italiane nel corso dei primi 8 mesi del 2013. L’indagine ha infatti analizzato come nei primi otto mesi dell’anno in Italia abbiano chiuso in totale 50 mila imprese afferenti ai settori del commercio e del turismo, con il saldo tra aperture e chiusure che è rimasto ancorato ai numeri negativi per un totale di 20 mila unità.
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Per gli esperti della Confesercenti, tuttavia, il fenomeno della chiusura delle imprese appartenenti al settore del commercio al dettaglio potrebbe addirittura peggiorare nel corso del 2013. Entro la fine dell’anno, infatti, l’associazione prevede la perdita in totale di 90 mila posti di lavoro.
Ma se le imprese commerciali di stampo tradizionale soffrono pesantemente dei rovesci della crisi economica, che si fanno sentire anche dal punto di vista dei risvolti occupazionali, la stessa cosa non si può dire del settore del commercio online, che in questo periodo sembra godere di ottima salute.
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Negli ultimi due anni, infatti, le attività di commercio al dettaglio sul web sono aumentate del 24,5%, passando, solo tra il 2012 e il 2013 da 9.180 a 11.430 unità. Secondo gli ultimi dati, quindi, mentre nel commercio di stampo tradizionale le chiusure sono superiori alle nuove aperture, in quello via Internet aprono quattro imprese in più ogni giorno.
Una nota positiva del periodo, infine, è la percentuale discretamente alta di giovani under 35 che per reagire alla disoccupazione diventano imprenditori aprendo una nuova attività commerciale nel settore del commercio, del turismo o della ristorazione.