Dopo la pausa estiva anche l’associazione dei commercianti torna a stilare le proprie statistiche in merito all’andamento del commercio in Italia. E i dati che descrivono la fotografia del Paese reale non sono affatto incoraggianti. Secondo l’Osservatorio della Confesercenti, infatti, tra il mese di luglio e il mese di agosto 2013 in Italia altri 3000 negozi hanno calato per sempre le saracinesche, facendo precipitare un’altra volta sotto il segno meno la bilancia delle imprese attive.
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Nello stesso periodo, infatti, le imprese che hanno iniziato una nuova attività commerciale sono state 2.656, mentre quelle che hanno cessato la propria attività sono state 5.574. Da queste cifre si evince facilmente un saldo negativo pari a 2.918 negozi.
Il commento degli esperti della Confesercenti è stato quindi quello secondo cui gli ultimi andamenti estivi sono bastati ad annullare la ripresa che si era potuta invece rilevare nei due mesi precedenti l’inizio dell’estate.
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Se si vanno invece a guardare i dati relativi ai primi otto mesi dell’anno si vede che il numero delle nuove aperture di esercizi commerciali è stato di 18.208 unità mentre quello delle chiusure è stato pari a 32.454 negozi, con un saldo finale negativo che ammonta a 14.246 imprese. Il dato annuale, tuttavia, in confronto con quello del 2012, è leggermente migliore.
Nel corso del 2013, infine, sono aumentate le imprese commerciali ambulanti, che hanno subito un incremento di 1.972, dal mese di gennaio, soprattutto ad opera di imprenditori stranieri, che oggi rappresentano il 67% del totale.