Le aziende chiudono e quelle che vengono aperte sono sempre meno. Facile dire che è colpa della crisi. Banale e scontato. Il problema è che è quasi impensabile sapere che nel 2012 ne sono state chiuse ben 1000 al giorno. Una ogni minuto e mezzo. Facendo un calcolo, c’è da mettersi le mani nei capelli.
Il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, interviene sulla questione dichiarando che il tempo è finito e che a breve la politica tornerà ad avere le redini del Paese.
Per il Presidente di Unioncamere, il primo obiettivo in lista deve essere la rimessa al centro dell’attenzione dell’impresa. Il lavoro prima di tutto, in altri termini.
Come si fa? Occorre ridurre la pressione fiscale, avvicinando in termini di tassi l’Italia e le economie europee più equilibrate.
Nel 2012 sono nate circa 384.000 imprese. Sono ben 7.427 in meno rispetto a quelle nate del 2011.
Hanno chiuso definitivamente le saracinesche, invece, 1000 imprese al giorno. 24.000 imprese in più rispetto al 2011.
I dati parlano da soli, al punto che non hanno bisogno di essere commentati.