Lo sviluppo edilizio che si è avuto in Cina negli ultimi anni e che l’ha portata a divenire la seconda economia al mondo potrebbe ora, stando agli economisti, diventare il rischio maggiore per la sua crescita.
Stando alla CNN otto economisti su 10 sostengono che proprio il mercato immobiliare sta rappresentando la più grande minaccia per l’economia. “La preoccupazione principale è l’eccesso di offerta. La costruzione immobiliare è cresciuta a un ritmo insostenibile, con il ritmo di urbanizzazione ad aver raggiunto il picco”, ha detto Wang Qinwei di Capital Economics, “il settore immobiliare sembra destinato a rimanere un peso per l’economia”.
> Il recupero del mercato immobiliare nel primo trimestre del 2014
JPMorgan dice che il comparto rappresenta circa il 20% del PIL e gli investimenti immobiliari da soli rappresentavano oltre il 15% della crescita economica dello scorso anno. Quello di cui oggi si ha paura è un’improvvisa caduta dell’ immobiliare che potrebbe estendersi verso altro, mettendo in ginocchio l’economia, soprattutto il settore bancario. Per di più, il settore immobiliare è strettamente legato ai settori manifatturieri e dei servizi. Un mercato immobiliare statico potrebbe anche ripercuotersi sull’obiettivo fondamentale di Pechino, cioè la crescita del PIL del 7,5% per il 2014.
Alcuni analisti però ritengono che il punto di non ritorno è già passato. Secondo molti la bolla è scoppiata nel mese di maggio e l’economia cinese, ora, potrebbe frenare drasticamente a meno che Pechino non intervenga con nuove misure di stimolo. Per combattere il comparto immobiliare fermo ci si aspetta che il governo continui a pressare le giurisdizioni locali per diminuire le restrizioni sugli acquisti multipli di casa.