In queste ore l’isola di Cipro è al centro di un forte scossone politico ed economico perché per la prima volta nella storia d’Europa gli aiuti forniti al paese per evitare il default, sono stati vincolati ad una riforma fiscale considerata discutibile.
Che poi non si può certo parlare di riforma fiscale, quanto piuttosto di applicazione di un’imposta: il famoso prelievo forzoso sui conti deposito che scontenta i cittadini ma ha lasciato a bocca aperta anche il governo. La tensione è tale da estendersi in tutta Europa.
►Commerzbank e il prelievo forzoso in Italia
I cittadini ciprioti, però, non ce l’hanno mica con tutta l’UE che alla fine l’aiuto di 10 miliardi di euro ha anche deciso di darlo, ma ce l’hanno con la Germania e con la sua Cancelliera, per una serie di fatti che cominciano già ad additare come “strane coincidenze”.
Il ragionamento è semplice: l’Europa vuole dare 10 miliardi di euro a Cipro ma Cipro deve promettere di fare un prelievo forzoso sui conti deposito che vale 5,8 miliardi di euro. Questa cifra rappresenta esattamente il valore dell’esposizione finanziaria delle banche tedesche nei confronti di Cipro.
L’idea di sostituire gli interventi strutturali nel paese con questo prelievo, dunque, insospettisce molti. Ma le coincidenze non si fermano qui: per esempio è stato scelta la misura sui risparmi proprio quando la settimana cominciava con una festa e proprio nell’anno in cui l’isola torna al voto.