In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto che il tasso di interesse di un mutuo è uno degli elementi cardine da prendere in considerazione prima di decidere quale finanziamento scegliere per l’acquisto o la ristrutturazione della propria abitazione, perché è proprio il suo valore a determinare o meno la convenienza del mutuo stesso.
> Come scegliere il tasso di interesse del mutuo
In questo post vedremo quindi quali sono i fattori da cui dipende il valore del tasso di interesse in modo tale da avere gli strumenti giusti per calcolare in fase preliminare la sua entità e dunque operare le proprie scelte finanziarie con maggiore consapevolezza.
Il tasso di interesse di un mutuo viene di norma determinato da due elementi fondamentali:
- I parametri e gli indici di riferimento fissati dai mercati monetari e finanziari internazionali
- La maggiorazione costituita dallo spread.
Per quanto riguarda il primo elemento, quindi, è necessario prendere in considerazione quelle oscillazioni fisiologiche degli indici internazionali che vengono di norma usati per la determinazione dei tassi. Il parametro usato per il tasso fisso è l’Eurirs – Euro Interest Rate Swap o Irs, tasso interbancario definito a livello europeo specifico per i mutui a tasso fisso, mentre i parametri utilizzati per il tasso variabile sono i parametri di riferimento possono essere l’Euribor – Euro Interbank Offered Rate, altro tasso interbancario definito a livello europeo e specifico per questa tipologia di mutuo, a tasso variabile, o il tasso ufficiale fissato dalla Banca d’Italia.
> Prima di accendere un mutuo – Scegliere la tipologia di mutuo
Per quanto riguarda invece il secondo elemento, invece, il cosiddetto spread è costituito dalla differenza esistenza tra il parametro di riferimento e il tasso di interesse effettivamente applicato.
La considerazione di questi fattori che abbiamo illustrato, dunque, risultano necessarie per il calcolo preliminare del valore del tasso di interesse che verrà applicato dall’intermediario al finanziamento.