Bankitalia ha fornito i dati sui prestiti del nostro Paese spiegano dove sono in aumento quelli rivolti al settore privato e dove sono in flessione. In generale possiamo sintetizzare che aumentano di poco quelli alle famiglie e diminuiscono un po’ di più quelli alle imprese.
Confesercenti, riportando i dati di Bankitalia, fa questi commenti.
Il punto di partenza
I prestiti al settore privato in Italia segnano -0,5% a ottobre rispetto a un anno prima, come nel mese precedente, a fronte di un aumento dello 0,6% per le famiglie (0,4 per cento a settembre) e di un calo dell’1,3% alle imprese non finanziarie (-0,9 per cento a settembre).
La situazione italiana
Anche a ottobre in lieve calo i tassi di interesse sui mutui. Bankitalia indica che i tassi sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, sono stati pari al 2,87 per cento (2,92 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,37 per cento (8,50 nel mese precedente). I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 2,86 per cento (2,82 per cento nel mese precedente); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all’1,34 per cento (1,26 per cento a settembre). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,54 per cento.
I crediti in sofferenza del settore bancario, a ottobre, sono scesi a 198,975 miliardi di euro, dopo aver superato la soglia dei 200 miliardi segnando un massimo storico a settembre.
A ottobre il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari al 5,3 per cento (3,4 per cento a settembre). La raccolta obbligazionaria, incluse le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è diminuita del 16,2 per cento su base annua (-17,9 per cento nel mese precedente).