Spendere molto, per una pubblica amministrazione, non è sempre negativo se questa spesa equivale all’erogazione di un maggior numero di servizi. A guardare la spesa pubblica italiana, però, si resta di stucco visto che in 15 anni l’aumento dei costi a carico dello stato è aumentato quasi del 70 per cento.
►Spread e borsa italiana da record
Il riferimento è al periodo che va dal 1997 ad oggi. Le uscite dello stato sono contabilizzate in 300 miliardi di euro. Fortuna che le entrate fiscali sono aumentate un po’, sono in crescita precisamente del 52,7 per cento e per questo il gettito fiscale è salito di 240 miliardi di euro. Se poi si vanno a considerare soltanto le imposte locali allora s’inizia a parlare di aumenti vertiginosi del 204 per cento.
In generale a pubblica amministrazione italiana spende tantissimo ed è molto difficile che di questo passo si approdi al famoso federalismo fiscale. L’Italia, in generale, ha due grandissimi problemi che si chiamano: debito e conti pubblici. Il nostro paese, in questi 15 anni, non è stato in grado di ridurre la spesa e tanto meno di ridurre il debito pubblico.
►Il debito pubblico italiano sale a 2.075 miliardi
Secondo un’analisi recente fornita dalla CGIA, la spesa pubblica è cresciuta del 68,7 per cento che in euro equivalgono a ben 296 miliardi. Alla fine di quest’anno la situazione potrebbe essere ancora più grave con la spesa pubblica che crescerà fino a 726,6 miliardi di euro.