E’ arrivata dall’Europa una sonora bocciatura della tassa comunale sugli immobili che quest’anno ha portato un bel gettito di denaro nelle casse dello stato ma ha alleggerito di non poco il portafoglio degli italiani.
► L’Ue precisa sulle critiche all’Imu
Secondo l’Europa si tratta di una tassa poco equa e per questo è necessario mettere di nuovo le mani nella normativa fiscale per renderla idonea alla situazione dei contribuenti del Belpaese. I miglioramenti, però, devono essere graduali.
Sicuramente la bocciatura dell’UE ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai cittadini italiani che da tempo si lamentano della reintroduzione di questa imposta. Anzi, l’IMU sembra diventata un tema da mettere al centro della campagna elettorale in atto.
A calmare gli animi surriscalda dati dalla questione del’impatto delle imposte sulla povertà, ci ha pensato l’UE precisando che il report sull’impatto della tassa sugli immobili era riferito al 2006, anno in cui c’era l’ICI. L’IMU, invece, non sembra aver avuto effetti negativi sulla povertà o sulla distribuzione dei redditi.
Un colpo al cerchio ed uno alla botte ma l’IMU va pur sempre modificata, insistendo su due temi: il primo la base imponibile che, misurata sui valori catastali che non sono in linea con i valori di mercato, contribuisce alla penalizzazione di chi vive negli immobili meno pregiati ma magari rivalutati di recente. Il secondo punto da affrontare sono gli sconti finora concessi senza tener conto del reddito ma che invece a quest’ultimo andrebbero vincolati.