Il mercato immobiliare italiano è in crisi da circa 10 anni, anche se negli ultimi tempi abbiamo assistito ad un acutizzarsi di questa condizione.
Le cause sono tante, da un lato la crisi economica generale dell’economia del paese, la mancanza di lavoro e quindi di garanzie da dare alla banche per vedersi concedere un prezzo e, in conseguenza ai tanti immobili rimasti invenduti, l’aumento del prezzo degli stessi (in teoria, secondo la legge della domanda e dell’offerta, dovrebbe accadere il contrario, ma il mercato immobiliare può essere considerato un caso a parte).
Sono soprattutto i prezzi troppo alti degli immobili a bloccare il mercato, ma una possibilità per risparmiare c’è: sono le aste immobiliare, ovvero la vendita delle case sottoposte a sequestro giudiziario, su cui mediamente si può ottenere un prezzo anche del 30% più basso rispetto a quello di mercato.
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Secondo lo studio di Confesercenti, lo ‘sconto’ sul prezzo degli immobili all’asta può arrivare anche fino al 50%, un’occasione quindi da non sottovalutare né se si sta cercando un immobile da adibire a propria abitazione sia nel caso in cui si vogliano fare degli investimenti nel settore.
Lo sconto sul prezzo delle case, poi, cresce proporzionalmente al tempo in cui la casa è rimasta sul mercato. Infatti, la legge prevede che ad ogni tornata di asta i prezzi a cui vengono proposti gli immobili devono abbassarsi del 25%.
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Per questo Confedilizia consiglia di puntare sulla case che sono da più tempo invendute, ma sempre facendo attenzione ad alcuni dettagli che possono influire sul prezzo e sul pagamento dell’immobile: per accedere ad un’asta immobiliare, infatti, bisogna versare una cauzione, pari al 10% dell’immobile che si intende acquistare, e, se si riesce ad aggiudicarselo, il pagamento dell’intera somma deve avvenire entro 30 o 60 giorni dall’asta.